Nella prima puntata di #Riaccendiamoimotori, il vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport Gianni Valenti ha parlato di mercato auto e di ripartenza con Gaetano Thorel (Ceo di Psa Italia), Michele Crisci (Ceo di Volvo Italia e presidente di Unrae) e Andrea Alessi (direttore di Volkswagen Italia)
Convivremo con il coronavirus e vinceremo la battaglia contro la pandemia; nel frattempo, per¨°, l¡¯Italia come sistema-paese si rimette in moto per affrontare una sfida decisamente ardua. Da parte sua, il settore auto riaccende i motori, un comparto che conta nella sola filiera distributiva 1.400 aziende e 250.000 addetti. Uno di quelli maggiormente toccati dalla crisi, ma che al tempo stesso contribuisce al 9% del Pil nazionale. I paragoni tra i mesi di lockdown e quanto registrato nel 2019 sono pesanti: -85% di immatricolazioni a marzo e addirittura -97% ad aprile. Una crisi senza precedenti riscontrabile ¨C seppur con numeri diversi ¨C un po¡¯ ovunque nel mondo. C¡¯¨¨ da ricostruire, ripensare il settore auto e i suoi modelli di business, pur con la tempesta ancora in corso.
La Gazzetta dello Sport, attraverso il verticale editoriale Gazzetta Motori vuole supportare questa ripartenza fornendo al mondo automotive e agli appassionati elementi interessanti, spunti e idee su cui riflettere, tutto condensato nell¡¯iniziativa #Riaccendiamoimotori. Nel primo dei talk motori, ospiti di Gianni Valenti - vicedirettore vicario di Gazzetta ¨C sono Gaetano Thorel (Ceo di Psa Italia), Michele Crisci (Ceo di Volvo Italia e presente di Unrae, associazione che raggruppa i costruttori auto esteri che operano in Italia) e Andrea Alessi (direttore di Volkswagen Italia).
L¡¯AUTO PER UNA MOBILIT¨¤ SICURA
¡ª ?Per come si ¨¨ sviluppata la pandemia di coronavirus e per quelle che sono le misure elaborate per contrastare l¡¯emergenza ¨C in attesa di cure e vaccini ¨C la mobilit¨¤ privata appare come la modalit¨¤ pi¨´ sicura di trasporto: auto e moto permettono un totale isolamento e il mantenimento del distanziamento personale. Una evidenza che diventa una grande opportunit¨¤ per le case auto.
Crisci. ¡°Questa emergenza ci d¨¤ l¡¯opportunit¨¤ di confermare la sicurezza dell¡¯auto come mezzo di trasporto e la flessibilit¨¤ nell¡¯utilizzo. Come costruttori siamo impegnati a sviluppare veicoli sempre pi¨´ puliti ed efficienti, per una maggiore efficacia nel contesto urbano ci aspettiamo che le istituzioni facilitino l¡¯integrazione tra mobilit¨¤ classica e la micromobilit¨¤¡±.
Thorel. ¡°La micromobilit¨¤ ¨¨ importante, si diffondono soluzione interessanti come i monopattini elettrici, ma l¡¯auto mantiene la propria centralit¨¤, anche nel contesto urbano. In Italia, le citycar rappresentano il 15% del mercato rispetto al 5% della media europea, da questo punto di vista come Psa siamo ben posizionati per dare un ampio ventaglio di soluzioni, anche con diverse tipologie di propulsioni: dal termico all¡¯elettrico¡±.
Alessi. ¡°Ci aspettiamo che nel breve periodo una fetta importante di clienti che si approcceranno all¡¯auto come strumento ¡°sicuro¡± per la mobilit¨¤ urbana. Le citycar, poi, coniugano l¡¯agilit¨¤ e la facilit¨¤ di guida con prezzi d¡¯acquisto e costi di gestione bassi¡±.
ONLINE E OFFLINE INSIEME NEL PROCESSO DI VENDITA
¡ª ?In questa fase, uno dei problemi principali ¨¨ quello di riavvicinare le persone ai concessionari. C¡¯¨¨ naturale titubanza, anche per i timori dal punto di vista sanitario. La parte digitale ¨¨ un asset da sviluppare, che ¨¨ stato utilizzato durante la chiusura degli showroom e che servir¨¤ anche dopo, quando ci saremo lasciati alle spalle la pandemia.
Crisci. ¡°Dal punto di vista sanitario, tutti i concessionari hanno sviluppato protocolli di sicurezza che prevedono la sanificazione degli ambienti e delle vetture ¨C sia quelle esposte, sia quelle utilizzate per i test drive ¨C e l¡¯utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda il web, ci ha aiutato molto durante la fase di lockdown a mantenere i contatti con i clienti e con i potenziali acquirenti. Offline e online non sono due binari separati ma viaggiano affiancati, sia adesso che in futuro¡±.
Alessi. ¡°Questa crisi ha aumentato in maniera esponenziale l¡¯utilizzo degli strumenti online da parte di tutti noi. Si tratta di strumento che gi¨¤ avevamo ma che utilizzavamo poco, basta pensare alle piattaforme che abbiamo usato per videochiamare non solo colleghi ma anche parenti ed amici. Il virus ci lascer¨¤ maggiore familiarit¨¤ con queste nuove modalit¨¤ di contatto, che rendono pi¨´ efficienti tutti i processi professionali e commerciali¡±.
Thorel. ¡°Credo poco ad un processo di vendita auto completamente online. Il prodotto automobile ¨¨ molto particolare, sicuramente diverso da un elettrodomestico tanto che anche a livello europeo la sua commercializzazione ¨¨ regolamentata in maniera specifica. Il contatto umano ¨¨ determinante, oggi i venditori incaricati di concludere le trattative commerciali sono affiancate dai cosiddetti Bdc ¨C Business development center ¨C che seguono il potenziale cliente nella fase della racconta informazioni. Una soluzione interessante offerta dal web ¨¨ la vetrina virtuale, popolata di auto subito disponibili e di offerte reali alle quali il cliente pu¨° attingere¡±.
IL VIRUS NON RALLENTER? L¡¯ELETTRIFICAZIONE
¡ª ?Gli ultimi mesi precedenti il coronavirus hanno visto una cavalcata ¨C se non in termini di vendite almeno in chiave di interesse ¨C verso l¡¯auto elettrica e quella ibrida, per ragioni ambientali e di consumi di carburante. Questa sorta di ¡°cavalcata¡± verso l¡¯elettrificazione ha comportato investimenti massicci da parte dei costruttori auto, c¡¯¨¨ il dubbio che le conseguenze economiche della crisi possano metterla in forse.
Alessi. ¡°Gli enormi investimenti nell¡¯elettrificazione dei veicoli hanno un orizzonte molto lungo e questa crisi ¨C che pure ha un impatto sull¡¯immediato ¨C non fermer¨¤ questo processo che ¨¨ determinato anche dalla necessit¨¤ di ridurre le emissioni di CO2. Al massimo causer¨¤ qualche ritardo, con slittamenti di qualche mese, ma rimane valido il percorso tracciato dalle normative. All¡¯interno del gruppo Volkswagen non ci saranno cancellazioni: a cavallo dell¡¯estate arriver¨¤ la Id.3, la prima auto esclusivamente elettrica VW¡±.
Crisci. ¡°Nel mondo automotive i tempi industriali sono piuttosto lunghi: i modelli che guidiamo oggi sono frutto del lavoro di progettazione svolto come minimo quattro anni fa. Dunque, nessun ritardo. In Volvo abbiamo puntato sull¡¯ibrido plug-in e a breve arriveranno i primi modelli totalmente elettrici. Questa crisi non influenzer¨¤ la marcia verso l¡¯auto elettrica, ma ¨¨ necessario che le istituzioni investano nelle infrastrutture necessarie, ad esempio le colonnine in autostrada, indispensabili se si vuole pensare ad una mobilit¨¤ elettrica a 360 gradi¡±.
Thorel. ¡°Psa ha imboccato la via dell¡¯elettrificazione quattro anni fa, facendo una scelta radicale. La ragione per la quale l¡¯auto sta iniziando una fase rivoluzionaria paragonabile all¡¯inizio della mobilit¨¤ a motore ¨¨ quella di diventare una industry nella quale il petrolio non sia pi¨´ necessario. Per un reale beneficio ambientale, per¨°, ¨¨ necessario che l¡¯energia elettrica venga prodotta da fonti rinnovabili. Su questo in Italia siamo ben messi, ma sogno un Paese che non sia l¡¯ultimo in Europa, capace di accelerare la transizione investendo sulle infrastrutture di ricarica¡±.
INCENTIVI CHE SI RIPAGANO IN 18 MESI
¡ª ?In questa fase di riavvio si parla molto di incentivi auto e si discute sulla possibilit¨¤ di estendere quelli gi¨¤ esistenti ¨C l¡¯Ecobonus varato con la legge di Bilancio 2019 ¨C anche a categorie di auto che abbiano emissioni di CO2 superiori ai 60 grammi per chilometro che per ora ne limitano l¡¯applicabilit¨¤ solo ad auto elettriche ed ibride plug-in. Per ora sono solo proposte, ma le case auto si aspettano un intervento in questo senso".
Alessi. ¡°In una situazione normale sarei contrario agli incentivi, perch¨¦ il mercato deve essere dimensionato alle proprie effettive capacit¨¤. Stavolta per¨° siamo di fronte ad un fenomeno esterno potenzialmente devastante che rende necessario agevolare un rapido ritorno alla normalit¨¤. Bene, quindi, l¡¯idea di estendere i benefici degli attuali bonus anche a veicoli termici, con una condizione per¨°: prima farlo e poi comunicarlo. Una lunga discussione provocherebbe una dannosa incertezza tra i consumatori¡±.
Crisci. ¡°Proprio in questi giorni ¨C come Unrae ¨C stiamo discutendo con il Governo la possibilit¨¤ di ampliare la platea delle auto interessate dagli incentivi con l¡¯estensione oltre i 60 g/km di CO2. Anche perch¨¦ l¡¯attuale Ecobonus interessa solo il 2,5% del mercato, troppo poco per dare un forte impulso alla ripresa. Inoltre, bisogna agire sulla fiscalit¨¤ delle auto aziendali allineandola a quella degli altri paesi europei, per permettere alle aziende di avere un parco auto sempre aggiornato ed efficiente¡±.
Thorel. ¡°Questa ¨¨ una crisi di dimensioni epocali e i settori maggiormente colpiti non possono farcela a riprendersi da soli. Le proposte avanzate da Unrae, oltre ad essere molto efficaci e di buon senso, si ripagano da sole. Un provvedimento che pu¨° costare circa 3 miliardi, che rimette in piedi il settore ed evita fallimenti, cassa integrazione e licenziamenti e che si ripaga da s¨¦ in circa 18 mesi grazie alle entrate fiscali¡±.
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