L¡¯evasione dell¡¯imposte sui veicoli usati importati dall¡¯estero ¨¨ una delle pratiche pi¨´ utilizzate. Permette ai rivenditori di incassare somme importanti, mettendo nei guai gli ignari acquirenti
L¡¯evasione dell¡¯Iva sulle auto usate d¡¯importazione genera ogni anno un buco nelle casse dell¡¯erario di diverse centinaia di milioni di euro. Non solo: la truffa, messa in atto da venditori disonesti che evadono l¡¯imposta sfruttando le debolezze del sistema di controllo, altera il mercato danneggiando chi opera secondo le regole. Infine, elemento troppo spesso sottovalutato, mette nei guai tutti quegli acquirenti che vi incappano, anche se assolutamente ignari. La teoria di risparmiare scegliendo un¡¯auto usata proveniente da uno dei Paesi dell¡¯Unione si scontra con una pratica decisamente diversa, perch¨¦ in Germania, Francia o Spagna non ¨¨ che regalino auto usate ai commercianti italiani, neppure agli acquirenti privati. Eppure, sembra piacere sempre di pi¨´: secondo Fleet&Mobility, che ha elaborato i dati del ministero dei Trasporti e dell¡¯Aci, le immatricolazioni di veicoli usati provenienti dall¡¯estero sono passate da dalle 44 mila del 2016 alle 155 mila nel 2018. Un giro d¡¯affari da oltre 3 miliardi di euro.
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AUTO NUOVA O USATA?
¡ª ?Come beni registrati, le automobili devono seguire procedure ben precise per poter essere immatricolate in Italia, procedure che, per¨°, presentano maglie piuttosto larghe nei controlli. Prima di capirne il funzionamento bisogna fare una distinzione di natura burocratica: per il fisco europeo sono auto nuove quelle immatricolate da meno di sei mesi o che non hanno percorso pi¨´ di 6.000 km. In questo caso, chi acquista deve versare l'Iva nel Paese in cui immatricola l'automobile ¨C l¡¯Italia - secondo l¡¯aliquota vigente, il 22%. Qualora, invece, l¡¯auto abbia pi¨´ di sei mesi o pi¨´ di seimila chilometri ¨¨ fiscalmente usata ¨¨ l¡¯applicazione dell¡¯Iva dipende dal tipo di acquirente: se ¨¨ un privato che compra direttamente dal rivenditore estero viene applicata quella locale in ¡°regime del margine¡±; se invece, come succede nella maggior parte dei casi, ¨¨ un operatore professionale che intende rivenderla in Italia, l¡¯Iva va versata in Italia prima dell¡¯immatricolazione cos¨¬ come avviene per le auto nuove.
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LA PROCEDURA PER IMMATRICOLARE IN ITALIA
¡ª ?Ovviamente, c¡¯¨¨ qualcuno che sfrutta i punti deboli della rete di controllo per delinquere. A meno di non recarsi fisicamente nel Paese estero, seguire personalmente sia le procedure di acquisto che quella di radiazione, di esportazione e di nuova immatricolazione in Italia, si presume che chi acquista un¡¯auto usata d¡¯importazione si rivolga ad un professionista che, come tale, ¨¨ tenuto a versare l¡¯Iva nel nostro Paese. Secondo le procedure stabilite dal ministero dei Trasporti ¨¨ necessario che l¡¯importatore presenti il censimento telematico dell¡¯atto di importazione (con i dati di chi effettua l¡¯operazione e quelli del venditore estero, insieme ai documenti del veicolo). Prima dell¡¯immatricolazione deve poi versare l¡¯Iva tramite l¡¯apposito F24, operazione che viene confermata dal numero di protocollo telematico. L¡¯Agenzia delle Entrate deve verificare la correttezza delle informazioni riportate nel fascicolo entro 30 giorni, altrimenti la pratica viene accettata d¡¯ufficio salvo verifiche da tenersi successivamente.
L¡¯EVASIONE DELL¡¯IVA
¡ª ?Ma perch¨¦ le auto d¡¯importazione sono in alcuni casi oggetto di evasione delle imposte? La sostanziale impossibilit¨¤ di verificare in tempo reale la correttezza dei documenti e l¡¯effettiva esistenza del venditore estero da parte dell¡¯Agenzia delle Entrate, rende lenti i controlli. Lenti ma non inesistenti, poich¨¦ vengono svolti anche a distanza di molti mesi. I venditori disonesti falsificano le fatture di acquisto all¡¯estero facendo risultare la compravendita effettuato da un privato, operazione che non presuppone il versamento dell¡¯Iva. Per correre meno rischi, spesso si utilizzano ¡°societ¨¤ cartiera¡± (ovvero esistenti solo sulla carta) in modo da aggiungere passaggi di mano e fatturazioni dei veicoli pi¨´ difficile risalire alla natura dell¡¯operazione. In alcuni casi, poi, facendo firmare all¡¯acquirente un¡¯autocertificazione viene fatta passare l¡¯operazione come una compravendita tra un concessionario estero e un privato italiano in totale esenzione d¡¯Iva, che cos¨¬ diventa profitto illecito per l¡¯organizzazione di truffatori.
LE CONSEGUENZE PER L¡¯ACQUIRENTE
¡ª ?? opinione diffusa che, in caso di truffa come quella appena descritta, la responsabilit¨¤ ricada sull¡¯importatore o sul rivenditore disonesti. Vero solo in parte: anche l¡¯acquirente, bench¨¦ ignaro del raggiro, viene considerato legalmente responsabile in solido. Solitamente, a seguito dell¡¯accertamento del mancato versamento dell¡¯Iva, l¡¯Agenzia delle Entrate procede con il sequestro delle targhe e del libretto del veicolo. Per poterlo reimmatricolare (a sue spese), il proprietario dovr¨¤ versare l¡¯Iva mancante. Se poi dovesse aver firmato un¡¯autocertificazione nella quale asserisce di aver effettuato l¡¯acquisto all¡¯estero di persona, sar¨¤ chiamato a dimostralo. E in caso di dichiarazione mendace, a pagarne le conseguenze.
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