Passeggiata a Pomigliano d'Arco dove viene costruito il Suv di segmento C per vedere come nasce l'auto e chiacchierare con il Ceo della casa Jean-Philippe Imparato delle ambizioni della macchina e dei piani del marchio
L'Alfa Romeo Tonale che arriver¨¤ sul mercato a giugno ¨¨ gi¨¤ realt¨¤ nello stabilimento di Pomigliano d'Arco dove viene prodotta. Secondo Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato del marchio "se nel 2022 ne facciamo 20 mila sono contento. Per il 2023 il budget non ¨¨ ancora fatto. L'obiettivo ¨¨ avere due macchine per concessionario, una demo e una pronta" per la vendita. Risultato non trascurabile in tempi in cui l'attesa per un veicolo nuovo, mediamente, pu¨° essere di diversi mesi. Il manager in giacca e cravatta dai modi affabili, e che parla un ottimo italiano, ¨¨ in visita nella fabbrica campana dove l'area nella quale si costruiva la 147 di 40 mila metri quadri ¨¨ stata completamente riconvertita per il montaggio del Suv di segmento C del Biscione, la prima Alfa elettrificata. Dal 1972 le auto con il marchio del Biscione uscite da qui sono state 3,8 milioni, anche se Pomigliano ha una storia ben pi¨´ radicata che parte dagli Anni 30 con le costruzioni aeronautiche e poi nel 1968 fu ricostruita su spinta di Giuseppe Luraghi. Era dal 2011 che un'Alfa mancava a Pomigliano con la fine della 159. Quell'anno arriv¨° la Panda che qui sar¨¤ prodotta fino al 2026; una bella notizia per gli oltre 4.300 dipendenti. E che, con il via di Tonale, si spera escano dal contratto di solidariet¨¤ e siano pienamente occupati. Questo ¨¨ l'auspicio del responsabile dell'impianto Alessio Leonardi, plant manager del Giambattista Vico dal 2019.
organizzazione del lavoro
¡ª ?Un obiettivo che si basa su numeri e proiezioni. In questo momento, nella fase iniziale di produzione, vengono costruite 15 vetture a turno, per ora mild hybrid 48V nelle due declinazioni da 130 e 160 Cv. A regime il numero crescer¨¤ a 23 macchine l'ora, cinque giorni su sette. Saranno 350 le persone dedicate al montaggio per turno, che pu¨° essere raddoppiato. Altri 200 addetti circa sono nella cosiddetta zona mista, ovvero lavorano sia per la linea della Tonale che della Panda. L'utilitaria per¨° viene costruita in un altro gigantesco capannone a fianco di quello del Suv ma separato da un piazzale.?
volumi produttivi
¡ª ?"La produzione ¨¨ al 50% del budget" spiega Imparato. Tuttavia "la capacit¨¤ annua pu¨° essere da 40 a 80 mila macchine". Lo decider¨¤ il mercato quante Tonale vorr¨¤: l'auto verr¨¤ commercializzata in 31 Paesi, Stati Uniti compresi. La strategia di Alfa, e di Stellantis, con questa macchina ¨¨ il built to order, ossia la costruzione dell'auto una volta venduta per evitare lo stock, ovvero non avere piazzali pieni di auto ferme che poi si fatica a immatricolare, come hanno insegnato i primi mesi del 2020 con i concessionari chiusi e le attivit¨¤ ferme. La qualit¨¤, riferita alla Tonale, ¨¨ una delle parole che Imparato ripete pi¨´ spesso. L'auto deve essere impeccabile, i volumi sono in secondo piano. Ecco perch¨¦ la scelta di fare numeri importanti ma non di inseguire record produttivi. Cifre, e profittabilit¨¤, che comunque che sono necessarie per la vita di un'azienda. Lo scorso anno il marchio Alfa ha venduto 56 mila auto, Giulia e Stelvio che sono di segmento D: l'auspicio con Tonale ¨¨ di poter raggiungere le 80-100 mila unit¨¤. L'idea ¨¨ di destinare il 50% del Suv prodotto a Pomigliano ai privati e l'altro 50 a flotte e noleggio, il cosiddetto b2b.
qualit¨¤, luci e acqua
¡ª ?La dimostrazione plastica della ricerca della qualit¨¤ ¨¨ nella sala in cui si effettua il controllo statico delle vetture. E' una dimensione particolare, vuoi per l'illuminazione che evidenzia qualsiasi difetto, vuoi per il silenzio che favorisce l'ascolto dell'auto, ad esempio il rumore che fa la chiusura di una portiera. In realt¨¤ ¨¨ solo una delle quattro tappe dello Stellantis Customer Audit che porta le auto ad essere sottoposte anche a una pioggia battente artificiale per verificare la tenuta di parti e guarnizioni.?
Completamente elettrico nel 2027
¡ª ?Per la fine del prossimo anno ¨¨ atteso il lancio del Suv di segmento B che forse si chiamer¨¤ Brennero. Dove verr¨¤ costruito? Imparato elude la domanda ma nelle sue riflessioni spesso cita Cassino dove vengono prodotti Giulia e Stelvio. Tuttavia la strada ¨¨ l'elettrificazione completa. Se con il Suv di segmento C ¨¨ cominciata la metamorfosi del marchio, con due mild hybrid e un ibrido plug-in (ma c'¨¨ anche il diesel), nel 2027 le Alfa prodotte saranno solo elettriche "a livello mondo". "Abbiamo bisogno di colonnine, non di incentivi" dice Imparato. Che poi riassume i piani della casa. "Se vendo un elettrico, soprattutto nel 2025, questo deve avere la stessa facilit¨¤ di utilizzo di un termico: fare 700 km e ricaricare in 20, 25 minuti". Quindi, per deduzione, batterie a stato solido e colonnine ad alta velocit¨¤. Le tecnologie, qualunque esse siano, sono fondamentali per "pagare il prezzo giusto un'auto fantastica". E per il 2027 ¨¨ atteso un Suv di segmento E full electric. Tuttavia, aggiunge sapientemente Imparato, Alfa non sar¨¤ un marchio di soli sport utility vehicle.
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