La rapida diffusione del coronavirus ha spinto i costruttori di auto a fermare la produzione in Cina. Molti prolungano le ferie concesse ai dipendenti per il Capodanno
Il virus che si sta diffondendo in Cina, oltre all¡¯emergenza sanitaria sta progressivamente bloccando le attivit¨¤ economiche e industriali del paese del dragone. Tra queste c¡¯¨¨ la produzione di auto, con la Cina che rappresenta uno dei mercati mondiali pi¨´ importanti e che sembra destinata a bloccarsi. In realt¨¤ gli impianti produttivi dei costruttori cinesi e di quelli esteri erano gi¨¤ fermi per il periodo di vacanze connesso al Capodanno lunare, ma molte fabbriche non riapriranno nei tempi previsti prolungando le ferie concesse ai dipendenti. Una scelta presa per tentare di arginare la diffusione del coronavirus. Per contenere il temibile virus, le autorit¨¤ cinesi hanno vietato o limitato i viaggi e bloccato 17 citt¨¤ con oltre 50 milioni di persone in quarantena.
IMPIANTI FERMI
¡ª ?Molti operai e impiegati non torneranno al lavoro in fabbrica dopo la tradizionale settimana di vacanza per il Capodanno. Stesso discorso per le concessionarie, che in genere rimangono aperte durante le feste ma che hanno preferito chiudere, anche perch¨¦ i consumatori preferiscono rimanere a casa per ridurre al minimo l'esposizione al virus. Il governo cinese ha deciso di prolungare il periodo festivo ¨C e le relative chiusure ¨C fino al 2 febbraio, con l¡¯eccezione di Shanghai dove lo stop ¨¨ gi¨¤ stato esteso all¡¯ 8 febbraio. Una decisione che riguarda anche i costruttori automobilistici esteri con impianti in Cina, come Tesla, General Motors e Volkswagen. Wuhan - la citt¨¤ dalla quale il virus ¨¨ partito e che ¨¨ stata isolata - ospita gli impianti di assemblaggio del marchio cinese Dongfeng e di diverse case automobilistiche globali, tra cui il gruppo Psa, Renault, Nissan, Honda e General Motors. Shanghai ¨¨ un importante centro di produzione per Saic e le sue joint venture con Gm e Volkswagen Group.
PERSONALE EVACUATO
¡ª ?Come riporta AutomotiveNews, In accordo con il governo di Pechino e con i rispettivi governi nazionali, molte aziende auto stanno iniziando ad evacuare il proprio personale non cinese, rimpatriandolo con voli di linea e charter. Psa, che ha tre stabilimenti a Wuhan in joint-venture con Dongfeng, ha dichiarato che rimpatrier¨¤ i propri dipendenti stranieri e le loro famiglie residenti nell'area di Wuhan. Renault offre ai dipendenti stranieri del suo stabilimento di Wuhan la possibilit¨¤ di lasciare temporaneamente il Paese. Nissan ha in programma di evacuare la maggior parte dei suoi dipendenti in trasferta e dei loro familiari da Wuhan usando un aereo noleggiato inviato dal governo giapponese. Honda evacuer¨¤ da Wuhan circa 30 lavoratori e famiglie giapponesi usando un aereo charter allestito con il governo di Tokyo. Rimarranno in Cina solo poche persone necessarie al mantenimento delle operazioni locali.
SI ALLESTISCONO AMBULANZE
¡ª ?Alcuni costruttori automobilistici stanno contribuendo attivamente a fronteggiare l¡¯emergenza fornendo ambulanze e mezzi destinati al soccorso sanitario. Ford ha richiamato dalle ferie alcuni dipendenti della sua fabbrica ¨C attiva in joint-venture con la cinese Jiangling Motor - per assemblare 600 furgoni Ford Transit trasformati in ambulanze speciali destinate al trasporto di pazienti infetti, come riportano i blog gestiti dall'unit¨¤ cinese di Ford. Stanno facendo lo stesso Saic Motor e Beiqi Foton Motor, due case automobilistiche cinesi di propriet¨¤ statale, che stanno producendo senza sosta furgoni per aiutare a trasferire le vittime. I furgoni verranno spediti nella provincia cinese centrale di Hubei e nella sua capitale provinciale di Wuhan, l'epicentro dell'epidemia virale.
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