Prosegue il nostro viaggio, ricco di curiosit¨¤ e aneddoti, nel passato dell¡¯auto. Oggi parliamo delle Case del quarto produttore al mondo, il Gruppo Hyundai-Kia
Sfugge a molti che nella classifica dei produttori di auto, solo Cina, Giappone e Germania sono davanti alla Corea del Sud, Paese che non ha rivali nel rapporto tra unit¨¤ costruite per mille abitanti (96 per la cronaca). Un exploit che si deve quasi totalmente alla crescita del gruppo Kia-Hyundai che nel primo quadrimestre 2020 ha sfiorato il 9% di share sul mercato mondiale, superata solo dalla leader Toyota, dal gruppo Volkswagen e dall¡¯Alliance Renault-Nissan-Mitsubishi. Il colosso sudcoreano ¨¨ nato nel 1998, con l¡¯acquisizione di Kia - finita in bancarotta - da parte dell¡¯acerrima rivale Hyundai. Kia ha un logo molto semplice - con il nome della Casa racchiuso in un ovale - e una vocazione evidente: ki in coreano significa uscire fuori mentre la lettera a finale rappresenta l¡¯Asia. Sin dalla creazione, nel 1944, si voleva sottolineare il desiderio di aprirsi, di produrre oggetti che potevano essere venduti a livello internazionale, ben oltre i confini coreani.
lo zampino di fiat
¡ª ?Come per altre Case, prima che si decidesse di costruire auto, si ¨¨ passati per le biciclette (cos¨¬ volle il fondatore Kim Chul-ho), le motociclette, i motocarri. Nel 1970, la produzione della prima autovettura, ovvero la 124 assemblata su licenza Fiat. Tre anni dopo, il primo motore a benzina per automobili mentre nel 1974 venne realizzata la prima berlina con la quale Kia varc¨° i confini coreani. Non che Hyundai l¡¯abbia anticipata largamente: ¨¨ solo nel 1967 che nasce la Hyundai Motor Company, divisione destinata alla produzione di veicoli leggeri e pesanti, facente parte di Hyundai Civil Works Company, fondata 30 anni prima. La vettura che inaugura la storia della Casa ¨¨ la Cortina, grande berlina realizzata da Ford e prodotta su licenza.
occhio alla H...
¡ª ?Costruire auto, del resto, era il sogno di Chung Ju-yung: personaggio che ancora oggi in Corea del Sud ¨¨ considerato un simbolo del coraggio imprenditoriale. Nato povero e in campagna, inizi¨° la sua avventura comprando un piccolo garage da un amico a Seul e in tre anni si ritrov¨° 70 dipendenti: per la cronaca, oggi il gruppo ne conta mille volte tanto. La Seconda Guerra Mondiale interruppe l¡¯ascesa ma nel 1946, Chung Ju-Yung torn¨° in gioco fondando la Hyundai Civil Works Company, azienda specializzata nelle costruzioni che si ramificher¨¤ e specializzer¨¤ in numerosi settori investendo soprattutto in campo metallurgico e ingegneristico per arrivare appunto alle automobili. Perch¨¦ Hyundai? Significa era moderna in coreano. Se pensate che il logo con la H storta in un ovale - introdotto nel 1991 e mai cambiato - voglia solo richiamare l¡¯iniziale del brand, state sbagliando. In realt¨¤, si tratta di un¡¯estrema stilizzazione di due persone (la Casa e il cliente) che si stringono la mano. Cos¨¬ dicono.
i due dragoni
¡ª ?SsangYong, ora di propriet¨¤ Mahindra (che per¨° l¡¯ha messa in vendita), ha una storia ben poco lineare ma il nome pi¨´ bello tra le Case sudcoreane: significa i due dragoni senza per¨° voler richiamarne l¡¯aggressivit¨¤. Nella cultura orientale, il dragone non sputa fuoco ma al contrario viene considerato un essere benevolo, un simbolo di buona fortuna, conoscenza e salute. Va detto che il logo non li evoca in modo chiaro, anzi: un tempo, era composto da due ellissi intrecciate, mentre oggi ¨¨ pi¨´ simile alla testa di un'antilope con le sue corna: unica certezza, la stilizzazione di una simmetria, di un equilibrio raggiunto. Tecnicamente, SsangYong nasce nel 1988 quando Dong-hwan Motor Co. - ultimo anello di una catena iniziata nel 1954 - decide di cambiare ragione sociale e nome. Curiosit¨¤: la produzione iniziale era rappresentata dalla costruzione di Jeep per l'US Army mentre le prime realizzazioni autonome sono datate 1976. Chi aveva la patente gi¨¤ negli Anni Novanta si ricorder¨¤ di un altro marchio coreano, che ebbe una discreta fortuna per una decina di anni anche in Italia: Daewoo. Vi risparmiamo la storia complicatissima e sostanzialmente infelice, molto legata a quella di General Motors che la possiede tuttora dopo averla ribattezzata GM Korea. Del resto Daewoo in coreano significa grande universo, concetto che talvolta si tramuta in caos...
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