L'europarlamentare Isabella Tovaglieri ha sottolineato a Strasburgo i rischi legati alla scomparsa delle vetture classiche: "Un passato illustre che non deve essere cancellato, ma difeso e valorizzato"
Il tema della mobilit¨¤ sostenibile ¨¨ ormai da tempo uno degli argomenti pi¨´ caldi e dibattuti nel mondo dell'automotive. L'obiettivo condiviso ¨¨ quello di attuare una svolta tecnologica e culturale che conduca a metodi e mezzi di trasporto pi¨´ rispettosi dell'ambiente, ma ci sono molte divergenze su modi, scadenze e passaggi da intraprendere per arrivare a realizzarla. E il recente dibattito nell'Unione Europea, che ha ratificato il?definitivo stop alle immatricolazioni di auto nuove con motore endotermico a partire dal 2035, non ha fatto altro che aumentare la confusione in materia.
auto classiche in pericolo
¡ª ?Ci vorr¨¤ probabilmente ancora tempo per conoscere le tappe di una transizione storica che sembra comunque inevitabile, prima tra tutte la revisione del regolamento prevista per il 2026, ma gli appassionati di automobili temono?il concreto rischio d'estinzione delle auto d'epoca, al momento non tutelate dai provvedimenti riguardanti la "svolta green". Diverse associazioni di settore hanno gi¨¤ reso pubbliche le proprie perplessit¨¤ sugli effetti di un cambiamento che metterebbe a repentaglio la sopravvivenza di veicoli dal valore inestimabile?e gi¨¤ oggi soggetti a numerose limitazioni. Si pensi, ad esempio, alle auto pi¨´ datate, inevitabilmente sprovviste di componenti oggi considerati obbligatori per motivi di sicurezza e quindi gi¨¤ impossibilitate a circolare in condizioni normali. E i dubbi di queste associazioni sono arrivati apertamente anche alla stessa Ue per voce di un'europarlamentare italiana.
rischi non calcolati
¡ª ?Isabella Tovaglieri, avvocato lombardo eletta nelle liste della Lega e membro di tre commissioni, ha infatti sollevato nuovamente la questione dai banchi del Parlamento Europeo di Strasburgo. Nel corso di un suo intervento, Tovaglieri ha infatti insistito sull'innegabile rilevanza che il mondo delle auto classiche?ricopre per milioni di persone, un patrimonio anche culturale che senza la dovuta tutela rischia di ritrovarsi 'strozzato' dal cosiddetto progresso: "Le auto storiche sono una ricchezza che contribuisce a promuovere il turismo e l'identit¨¤ dei nostri territori - ha incalzato - fanno?lustro al design industriale europeo attraverso raduni e iniziative benefiche che muovono un grande indotto di denaro e di persone. Lo stop ai motori endotermici rischia di disperdere questo patrimonio, tramandato di generazione in generazione con dedizione e sacrifici economici da milioni di appassionati".
Europa "miope"
¡ª ?La conversione a un futuro inflessibilmente elettrico potrebbe quindi scandire la scomparsa di alcune delle auto pi¨´ iconiche di sempre, modelli che hanno popolato i sogni di intere generazioni. Per la loro sopravvivenza sar¨¤ probabilmente necessario riadattarle in modo da "digerire" carburanti innovativi?come gli e-fuel su cui la norma ¨¨ ancora tutta da scrivere dopo l'apertura della Commissione sulla materia. Tuttavia,?se non adeguatamente protette a livello normativo, queste auto si troveranno comunque a fronteggiare enormi questioni di carattere pratico. "Combustibili e pezzi di ricambio, infatti, saranno sempre pi¨´ introvabili ¨C ha sottolineato Tovaglieri ¨C e senza il 'via libera' europeo ai bio-carburanti le auto d'epoca sono destinate a scomparire nonostante il loro impatto ambientale?sia del tutto irrisorio. L'Europa miope riesce a vedere nelle auto storiche solo il loro motore a scoppio, il 'nemico giurato' della svolta verde. Noi invece ci vediamo anche la bellezza, la cultura, le nostre radici e un passato illustre che non deve essere cancellato. Ma, al contrario, va difeso e valorizzato".
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