Il Consiglio europeo ha approvato il regolamento che segna il futuro della mobilit¨¤ nei prossimi anni in direzione dei veicoli a batterie, con l¡¯unica eccezione di quelli alimentati da carburanti sintetici: l¡¯Italia si astiene
Tutto come previsto, ma non come era stato immaginato il 14 luglio 2021, giorno della presentazione del piano ¡°Fit for 55¡± che segna il blocco alla vendita di vetture con motore a combustione nei 27 Paesi della UE a partire dal 1¡ã gennaio 2035. Alla fine di un percorso che il primo marzo scorso aveva registrato un clamoroso stop, oggi il Consiglio europeo ha dato il via libera formale al provvedimento che ¨¨ destinato a trasformare la mobilit¨¤ continentale in direzione dell¡¯auto elettrica. Rispetto al testo originale, per¨°, si sono aggiunte due novit¨¤ fondamentali che possono modificarne profondamente la prospettiva. Gi¨¤ il 29 giugno 2022, nella seduta di Consiglio dei ministri dell'Ambiente dei Paesi Ue, era stata infatti inserita una Review Stage, una fase di verifica obbligatoria sui reali progressi compiuti verso la riduzione delle emissioni da svolgersi nel 2026, tenendo soprattutto conto degli eventuali ritardi nella realizzazione di una rete di ricarica capillare e funzionale per auto elettriche. Ora la Commissione si ¨¨ vista costretta a promettere alla Germania, in cambio dell¡¯approvazione pacchetto ¡°Fit for 55¡±, la presentazione di un atto specifico destinato ad istituire la nuova categoria di vetture alimentate a e-fuel, i carburanti sintetici a cui viene riconosciuto un valore nella lotta alle emissioni di CO2. La svolta ¨¨ arrivata, affida l'Europa alla mobilit¨¤ 100% elettrica, ma non pi¨´ in esclusiva.
liscio come l'e-fuel
¡ª ?Non c¡¯era solo Berlino ad attendersi un ¡°voto facile¡± al Consiglio europeo. "La Commissione lavorer¨¤ senza indugio all'ulteriore attuazione del considerando 11, la parte del regolamento sulle emissioni auto che prevede anche i combustibili neutri oltre all'elettrico. In seguito alla consultazione delle parti interessate, la Commissione proporr¨¤ inoltre un atto delegato che specifichi in che modo i veicoli alimentati esclusivamente da combustibili sintetici? contribuirebbero agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, in relazione alla regolamentazione degli standard di emissione di CO2 per autovetture e veicoli commerciali leggeri". Questa ¨¨ testualmente la dichiarazione rilasciata oggi dalla Commissione europea, che si spinge anche molto oltre nel rassicurare la Germania: "Nel caso in cui i legislatori respingano la proposta, la Commissione seguir¨¤ un altro percorso legislativo come una revisione del regolamento sul CO2 per attuare almeno il contenuto giuridico dell'atto delegato". L¡¯atteggiamento dell¡¯esecutivo guidato da Ursula von der Leyen ¨¨ fin troppo evidente nei toni, gli stessi utilizzati dal vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans su Twitter: "Con il voto finale di oggi l'Ue ha compiuto un passo importante verso la mobilit¨¤ a emissioni zero. La direzione ¨¨ chiara: nel 2035 auto e furgoni nuovi devono avere zero emissioni". Peccato che questa ultima affermazione non abbia pi¨´ certezza assoluta.
ITALIA ASTENUTA
¡ª ?Non conciliante ma interlocutoria la posizione dell¡¯Italia, che dopo l¡¯aspra contrapposizione degli ultimi giorni ha scelto la strada dell¡¯astensione. Scelta tutta politica, considerando il peso ininfluente di un eventuale voto contrario sull¡¯esito finale, ma lasciando aperta almeno la prospettiva di ottenere nuove aperture, come ha sottolineato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto: "L¡¯Italia ha apprezzato il cambiamento di direzione da parte della Commissione nell'accogliere la possibilit¨¤ di immatricolare anche i motori endotermici dopo il 2035, non pi¨´ solo elettrici. E naturalmente abbiamo apprezzato l¡¯apertura che c¡¯¨¨ stata anche da parte della Commissione e del Consiglio per una valutazione sulla neutralit¨¤ tecnologica che potr¨¤ esserci e potr¨¤ essere dimostrata in merito e anche ai biocarburanti in una valutazione anche prima del 2026¡±. Allo stato attuale i biocombustibili, di cui L¡¯Italia ¨¨ tra i produttori pi¨´ impegnati a livello mondiale, restano per¨° fuori dall¡¯accordo.
asse elettrico attrezzato
¡ª ?A margine dei lavori, Consiglio e Parlamento Ue hanno trovato una prima intesa per la realizzazione sulle principali reti stradali dei Paesi dell'Unione delle stazioni di ricarica elettriche e a idrogeno per auto e mezzi pesanti. Le stazioni di ricarica per le auto elettriche dovranno essere installate ogni 60 chilometri entro il 2026 e sui principali assi stradali indicati nelle reti prioritarie dei trasporti europee, mentre per i mezzi pesanti e gli autobus le stazioni di ricarica dovranno essere posizionate ogni 120 chilometri entro il 2028. Gli impianti di distribuzione dell'idrogeno dovranno invece essere installati ogni 200 chilometri entro il 2031. ¡°L'accordo Ue sulle infrastrutture di ricarica per veicoli green ¨¨ positivo ma potrebbe non essere abbastanza senza un maggiore impegno degli Stati¡±, questo il commento dell'Associazione europea costruttori di automobili, Acea.
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