Con la notizia dell'investimento multimiliardario della Casa cinese, la nazione si candida a diventare il pi¨´ importante hub continentale per la produzione di auto elettriche. Qui gli orientali hanno gi¨¤ molte basi per l'assemblaggio di batterie agli ioni di litio, e altre grandi aziende sono in arrivo
Con l¡¯annuncio che la prossima fase dell¡¯impegno della cinese Byd in Europa prevede la costruzione di uno stabilimento che occuper¨¤ una superficie di 300 ettari a Szeged, l¡¯Ungheria rafforza la sua ambizione di diventare presto il maggiore polo per la produzione di auto elettriche in Europa. L¡¯accordo con il pi¨´ grande costruttore orientale di veicoli elettrici, che all¡¯inizio del 2023 ha strappato a Tesla il primato di vendite di auto a emissioni zero, ¨¨ arrivato al termine di 224 incontri tra l¡¯azienda e i rappresentanti del Governo ungherese. E questo passo rappresenta indubbiamente una tappa importante verso l¡¯obiettivo indicato dall'amministratore delegato europeo di Byd Michael Shu, vale a dire arrivare entro il 2030 a dominare il mercato, con una quota di un veicolo ogni dieci immatricolati.
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italia mai in corsa
¡ª ?A oggi Byd pu¨° contare sulla produzione in pi¨´ di 30 stabilimenti, che oltre a quelli nazionali sono distribuiti in Brasile, Stati Uniti, India e Giappone. Il rapporto con l¡¯Ungheria ¨¨ gi¨¤ collaudato, poich¨¦ la casa cinese dispone gi¨¤ di una base produttiva a Komarom, nel nord-ovest del Paese, specializzata nella produzione di autobus elettrici. Tuttavia per l¡¯offensiva sul territorio europeo la scelta non era scontata, sono state prese in considerazione varie soluzioni, ma mai quella di preferire l¡¯Italia. Per il primo stabilimento europeo sono infatti state in gara anche Germania, Francia, Spagna e Polonia. E a un certo punto delle trattative sembrava che si potesse arrivare a un accordo Ford per l'acquisto del suo stabilimento di tedesco di Saarlouis.
posizione e logistica
¡ª ?La Cina ¨¨ il pi¨´ grande produttore di auto molto presente con investimenti importanti nella produzione di batterie in Europa, con impianti che utilizzano tecnologia orientale per assemblaggi in Francia, Polonia, Inghilterra e, naturalmente, Ungheria. Il Governo del primo ministro Viktor Orb¨¤n ha da tempo avviato una politica di rapporti con la Cina, favorita dalla posizione geografica centrale in Europa, che agevola la logistica. A questo si aggiunge la disponibilit¨¤ a fornire incentivi finanziari a Byd per la costruzione dell¡¯impianto nella regione meridionale, che sar¨¤ raggiunta dalla nuova linea ferroviaria Belgrado-Budapest che sta nascendo da un progetto misto finanziato da aziende cinesi e locali.
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altri cinesi in arrivo
¡ª ?La zona di Szeged ¨¨ sotto osservazione anche da parte di Nio, Great Wall Motor e di altre aziende specializzate in veicoli elettrici, che presto potrebbero annunciare i loro programmi. Per quanto riguarda Byd, i piani annunciati prevedono la costruzione di un impianto all¡¯avanguardia che preveder¨¤ investimenti multimiliardari, i pi¨´ massicci nella storia economica ungherese. La casa cinese trasferir¨¤ in Europa l¡¯esperienza maturata nelle catene di approvvigionamento verticali integrate, che rendono possibile una produzione prossima ai due milioni di veicoli ogni anno. L¡¯obiettivo dichiarato ¨¨ quello di dare vita a una filiera ¡°verde¡± a livello locale che sosterr¨¤ le catene di approvvigionamento della regione.
il polo europeo delle batterie
¡ª ?L'Ungheria non ¨¨ nuova agli investimenti da parte dei maggiori partner cinesi, a cominciare da quelli specializzati nella produzione batterie per autoveicoli, che hanno portato vantaggi in termini di impiego in tutta la nazione. ? il risultato di un programma che negli ultimi anni ha posto le basi per diventare un hub globale per la produzione di batterie agli ioni di litio, non senza reazioni e resistenze da parte dei gruppi ambientalisti, preoccupati per i possibili effetti sull¡¯ambiente. Sono gi¨¤ presenti la coreana Samsung e la cinese Catl, ed ¨¨ proprio quest¡¯ultima sotto la lente con l¡¯impianto di Debrecen da 100 GWh, che a regime dovrebbe assicurare fino a 9.000 posti di lavoro.
tre novit¨¤ nel 2024
¡ª ?In Europa Byd ha rappresentato la sorpresa del 2023, visto che?nel primo anno di presenza nel nostro continente ha aperto 230 punti vendita in 19 Paesi, Italia compresa. L¡¯offensiva ¨¨ partita con cinque modelli, Tang, Han, Atto 3, Seal e Dolphin, con le ultime quattro distribuite sul nostro mercato. Si tratta di berline e Suv che appartengono ai segmenti da C a E, con prezzi da 29.990 a 69.990 euro. Ma per il 2024 ¨¨ gi¨¤ programmata la presentazione di tre nuovi modelli destinati ad arricchire la gamma.
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