auto e turismo
Storia della Guida Michelin, dal gommista improvvido in poi
Tutta colpa (o merito) di un gommista con scarso rispetto della fatica intellettuale: la Guida Michelin ¨C bibbia mondiale della cucina ¨C diventa lo strumento arrivato ai giorni nostri perch¨¦ Andr¨¦ Michelin, nel 1920, entra in un negozio che vende le ¡®sue¡¯ gomme e vede il volumetto a cui teneva tanto, utilizzato come supporto per un banco di lavoro. Facciamo un passo indietro: all¡¯epoca monsieur Michelin ¨¨ un sessantenne di successo: con il fratello Eduard ha rilevato la piccola azienda del nonno, a Clermont-Ferrand, nel 1889. In pochi anni, i giovani imprenditori inventano il pneumatico smontabile prima per le biciclette e poi per le automobili. Una grande idea, accompagnata da un marketing rivoluzionario per l¡¯epoca: per aumentare la domanda di vetture (e per estensione di gomme), nel 1900 stampano la Guida Michelin. Un volumetto con la copertina rossa e di piccole dimensioni ¨C elementi mai abbandonati e fondamentali per la diffusione ¨C dove si forniscono informazioni pratiche per il viaggiatore: mappe ben disegnate, procedure per cambiare una ruota, stazioni di servizio e una lista d¡¯indirizzi in cui mangiare e pernottare. La popolarit¨¤ esplode in pochi mesi.
IL BIBENDUM
¡ª ?Un anno dopo, nella guida, compare anche il Bibendum: l¡¯omino composto da camere d¡¯aria, mascotte dell¡¯azienda dal 1898, che dietro l¡¯aspetto buffo nasconde un¡¯origine colta. Deriva dalla locuzione di Orazio Nunc est bibendum, traducibile come ¡°Ora bisogna bere¡±, che in realt¨¤ ¨¨ una sintesi dei versi del poeta greco Alceo: esprimeva l'esultanza sua e del popolo romano per la morte di Cleopatra e la fine del pericolo per l¡¯Urbe. Diventa un¡¯esortazione a festeggiare un lieto avvenimento o a brindare con un buon bicchiere, tanto che il pittogramma del volto ¨C il Bib Gourmand ¨C segnala dal 1997 quei locali informali in grado di proporre ¡°una piacevole esperienza gastronomica, con menu completo (attualmente) a meno di 35 euro¡±. Per chi non ¨¨ gourmet, diventa la parte pi¨´ importante della guida.
ISPETTORI
¡ª ?Torniamo al 1920: Andr¨¦ si arrabbia tantissimo in quel negozio, cambia visione e in base al pensiero che ¡°l¡¯uomo rispetta solo ci¨° che paga¡±, lancia una nuova Guida Michelin, al prezzo di 7 franchi ma senza inserzioni a pagamento nelle sue pagine. Per la prima volta, la guida include una lista di alberghi di Parigi e una selezione di ristoranti in base a categorie specifiche: un¡¯altra intuizione geniale, preso atto del crescente interesse per la buona tavola. Non basta: i fratelli Michelin reclutano un¡¯¨¦quipe di avventori misteriosi ¨C i primi ispettori, temutissimi a distanza di un secolo ¨C per visitare e recensire anonimamente i ristoranti. Nel 1926, ecco le prime stelle agli indirizzi di alta cucina, tutte singole. Dopo cinque anni, viene introdotta la scala attuale (una, due, tre stelle) ma solo nel 1936 ¨¨ reso noto il criterio di assegnazione, tuttora valido. La singola ¨¨ ¡°un¡¯indicazione per chi desidera approfondire la conoscenza della destinazione¡±, la doppia ¨¨ per ¡°i luoghi che meritano una deviazione durante il viaggio¡± , la terza ¡°¨¨ per gli imperdibili, ossia i luoghi di fama artistica, storica o naturale internazionale¡±. Valgono sempre il viaggio, come si dice.
IL LATO TURISTICO
¡ª ?E questo ¨¨ l¡¯elemento, sottovalutato, che rende la Rossa differente dalle altre guide gastronomiche, spesso pi¨´ attente ai nuovi locali e ai giovani cuochi ma rivolte sostanzialmente ai gourmet. Forse non sar¨¤ reattiva, preferisce il conservatorismo all¡¯avanguardia e tiene in vita ristoranti un po¡¯ decotti. Ma su una cosa non si pu¨° discutere: la Michelin arriva ovunque, segnala almeno un ristorante (e un albergo, anche questo conta moltissimo) in migliaia di localit¨¤, ¨¨ provvista di cartine regionali e di una sorta di ¡®bigino¡¯ su piatti tipici e vini nazionali. Poi, la storicit¨¤ e il fatto che dalla Francia, il Paese che ha inventato l¡¯alta cucina si ¨¨ estesa al mondo ¨C oggi ci sono edizioni anche per Bangkok, Shanghai, Taipei ¨C hanno reso la Michelin un¡¯ossessione (a volte infelice, vedendo rinunce polemiche e drammi personali) per cuochi di ogni et¨¤ e Nazione. Italiani compresi che la mattina del 25 novembre scopriranno le loro sorti nella presentazione della guida 2021, che ha in Federica Pellegrini, la Divina del nuoto azzurro, una bella e nuova testimonial. Sicuramente Andr¨¦ Michelin non avrebbe mai immaginato l¡¯attesa, gli eredi dovrebbero ringraziarlo quotidianamente. Insieme all¡¯improvvido gommista, ca va sans dire.
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