Conseguenze pesanti per la filiera automobilistica europea dell¡¯auto dalla crisi coronavirus: sarebbero 14 milioni i posti di lavoro a rischio secondo l¡¯Acea che chiede ai vertici europei misure concrete per evitare danni irreversibili
L¡¯automotive europeo chiama in causa la Commissione europea per adottare le misure necessarie a evitare una crisi in grado di provocare danni irreversibili al comparto auto del Vecchio continente, inclusa la perdita di quattordici milioni di posti di lavoro. L¡¯allarme arriva direttamente dall¡¯Acea ¨C l¡¯associazione di categoria dei costruttori europei ¨C per bocca del suo direttore generale Eric-Mark Huitema. Nei primi due mesi dell¡¯anno, le vendite di auto in Europa hanno subito un calo del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, ora per¨° gli effetti della pandemia ¨C che hanno portato al blocco completo della produzione ¨C rischiano di abbattersi come un macigno sul settore. ¡°? chiaro che questa ¨¨ la peggiore crisi dell'industria automobilistica¡±, ha dichiarato Eric-Mark Huitema. ¡°Con l'arresto di tutta la produzione e l'effettiva chiusura della rete di vendita, sono in gioco i posti di lavoro di circa 14 milioni di europei. Chiediamo azioni forti e coordinate a livello nazionale e dell'Ue per fornire un sostegno immediato alla liquidit¨¤ delle case automobilistiche, dei loro fornitori e dei rivenditori¡±. In tutta l'Unione europea, i produttori di veicoli gestiscono 229 impianti di assemblaggio e produzione di veicoli, impiegando direttamente 2,6 milioni di cittadini europei. Allargando il discorso ai fornitori e all¡¯indotto, il settore automobilistico garantisce posti di lavoro diretti e indiretti a 13,8 milioni di persone all¡¯interno dell¡¯Unione Europea. Il fatturato generato dall'industria automobilistica rappresenta oltre il 7% del Pil dell'Ue.
Crisi mercato auto da coronavirus: Acea, EVITARE DANNI IRREVERSIBILI
¡ª ?I costruttori automobilistici apprezzano le prime misure adottate dai singoli Paesi e quelli a pi¨´ ampio respiro in discussione da parte dei vertici europei, finalizzati a garantire liquidit¨¤ al sistema produttivo del Vecchio continente: ¡°Apprezziamo le misure politiche che sono gi¨¤ state annunciate e che forniranno il supporto immediato tanto necessario per dipendenti e aziende¡±, scrive l¡¯Acea nella nota diffusa alla stampa. Ci¨° nonostante tutto questo non basta, serve fare di pi¨´ e in fretta: ¡°Abbiamo anche bisogno di un dialogo urgente con il Presidente della Commissione europea per fare due cose - scrive il diretto generale Huitema -. In primo luogo, adottare misure concrete per evitare danni irreversibili e fondamentali al settore, con una perdita permanente di posti di lavoro, produzione, innovazione e capacit¨¤ di ricerca. In secondo luogo, l'Europa dovrebbe prepararsi a stimolare la ripresa del nostro settore, che contribuir¨¤ in modo decisivo alla ripresa accelerata dell'economia europea nel suo insieme¡±. In ballo, quindi, non c¡¯¨¨ solo la capacit¨¤ di costruire auto, ma anche gli investimenti nell¡¯innovazione e la capacit¨¤ stessa della filiera automobilistica europea di generare valore aggiunto attraverso la capacit¨¤ di fare ricerca. Una questione altamente strategica, che non pu¨° essere sottovalutata. Eric-Mark Huitema conclude affermando: ¡°Siamo pronti a collaborare con la Commissione europea, i governi nazionali e le altre parti interessate ad affrontare questa crisi che ci coinvolge¡±.
GARANTIRE LE FORNITURE DI RICAMBI
¡ª ?L¡¯allarme lanciato da Acea non riguarda solo la produzione di veicoli nuovi: lo stop alle fabbriche mette e a rischio anche le forniture di parti di ricambio, alcune delle quali destinate ai mezzi di soccorso, a quelli delle forze dell¡¯ordine e del personale medico. Senza dimenticare i ricambi necessari a garantire il trasporto delle merci, fondamentale per garantire i servizi essenziali come le forniture di genere alimentari e di medicinali. ? ancora un una volta il segretario generale dell¡¯associazione costruttori a mettere nero su bianco la proposta: ¡°Il libero flusso di medicinali, alimenti, carburanti, attrezzature e parti di approvvigionamento in tutta l'Ue deve essere garantito in ogni circostanza¡±, scrive Huitema.
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