Il lussuoso marchio francese chiude in bellezza la sua storia con la propulsione endotermica sfoderando alla Monterey Car Week la prima roadster su base Chiron, un bolide dall¡¯aspetto tagliente e quasi 1.600 Cv a disposizione
L¡¯epopea dei motori endotermici sembra volgere inesorabilmente al termine e anche un marchio blasonato e ultra-centenario come Bugatti, forse il pi¨´ sfrontato di tutti nel coniugare lusso e performance, si prepara ormai ad abbracciare senza remore un futuro a zero emissioni. Tuttavia, prima di imboccare definitivamente la svolta green, la casa francese ha in serbo un¡¯ultima sfavillante hypercar con cui celebrare degnamente la fine di un¡¯epoca. Si tratta del proverbiale ¡®canto del cigno¡¯ per l¡¯acclamato propulsore W16 che ha letteralmente scandito la rinascita di Bugatti, equipaggiando tutti i suoi modelli sin da quando, sul finire del secolo scorso, il prestigioso brand transalpino entr¨° a far parte del gruppo Volkswagen.
Un'emozione per pochi
¡ª ?L¡¯auto in questione ¨¨ la magnifica W16 Mistral, modello appena svelato al prestigioso Concorso d'Eleganza californiano di Pebble Beach e che sar¨¤ prodotta in tiratura limitata a 99 esemplari, tutti gi¨¤ assegnati a facoltosi clienti capaci di staccare subito l'assegno da 5 milioni di euro necessari per piazzarsela in garage nel 2024. Si tratta di una roadster sviluppata sulla base della Chiron e al netto di alcune differenze di carattere estetico si pu¨° essenzialmente considerare come la tanto auspicata versione convertibile di quest¡¯ultima. E a giudicare dai pochi numeri sin qui divulgati da Bugatti, potrebbe anche essere la pi¨´ veloce spider del mondo.
potenza irraggiungibile
¡ª ?Alla sua ultima apparizione in un modello di produzione, l¡¯iconico W16 Bugatti scelto per la Mistral ¨¨ la stessa unit¨¤ quadri-turbo da 8.000 cc e 1.578 Cv apparso inizialmente sulla Chiron Super Sport 300+ e capace di fiondare quel modello sulla soglia dei 490 km/h di velocit¨¤ massima. Inevitabilmente l¡¯assenza del tetto ha imposto la modifica della monoscocca in fibra di carbonio, ma ha anche permesso di separare le prese d¡¯aria del motore, piazzate sopra le teste degli occupanti, da quelle per il radiatore dell¡¯olio, rimaste invece ai lati, snellendo cos¨¬ la silhouette dell¡¯auto e ottimizzando al tempo stesso i flussi. Di conseguenza anche l'aerodinamica ¨¨ stata pesantemente rivista mentre il terminale di scarico, a differenza della Chiron Super Sport, ¨¨ in posizione centrale e di forma squadrata.?
destinata al mito
¡ª ?Alla luce dell¡¯importanza storica e simbolica che la W16 Mistral rivestir¨¤ negli annali, il team di design di Bugatti ha lavorato alacremente per darle fattezze all¡¯altezza dell¡¯occasione, distanti ma non troppo da quelle della Chiron. Il frontale allungato attorno all¡¯immancabile griglia a ferro di cavallo ¨¨ probabilmente l¡¯area in cui questa differenza si fa pi¨´ marcata, con fari Led a quattro elementi distantissimi tra loro a conferirle un aspetto ancor pi¨´ predatorio. Parabrezza e finestrini formano un¡¯impeccabile e avvolgente visiera che si integra perfettamente alle linee della carrozzeria mentre il posteriore ¨¨ dominato dall¡¯enorme gruppo ottico a forma di X che lo attraversa in tutta la sua larghezza e comprende pure il nome del costruttore.
orgogliosamente roadster
¡ª ?I curatissimi interni della Mistral sono invece molto simili a quelli delle Chiron, in particolare per quanto riguarda cruscotto, strumentazione, console centrale e pure volante. La differenza maggiore sta probabilmente nella leva del cambio che include il famoso "elefante danzante" in ambra dello scultore Rembrandt Bugatti, fratello del fondatore Ettore Bugatti. In nessuna delle immagini ufficiale appare un tetto in quanto la W16 Mistral ¨¨ da considerarsi come un¡¯autentica roadster, quindi a guida permanentemente scoperta, ma Bugatti aggiunge comunque a corredo un pannello a clip per l¡¯uso temporaneo a protezione degli interni, inutilizzabile durante la marcia.
il commiato della piattaforma chiron
¡ª ?La Bugatti W16 Mistral ¨¨ ovviamente un tripudio di materiali pregiati e tecnologie sofisticate volte a ottenere il massimo delle prestazioni, ma la sua rilevanza principalmente storica non sfugge certo al Ceo del marchio Mate Rimac: ¡°Per l'ultima apparizione su strada del leggendario motore W16 di Bugatti sapevamo di dover creare una roadster. Oltre il 40% di tutti i veicoli mai prodotti da Bugatti ha avuto una configurazione open-top creando cos¨¬ una lunga stirpe di icone delle prestazioni, venerate ancora oggi in tutto il mondo. Nell'era della Chiron, almeno fino ad oggi, non c'erano mai state roadster, quindi l'introduzione della W16 Mistral intende raccogliere questa eredit¨¤ anche sulla spinta dell'enorme richiesta da parte dei nostri clienti.¡±?
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