Classiche sportive
Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce: come si guida lĄŻauto storica italiana
La Seconda guerra mondiale ha lasciato lĄŻEuropa con le ossa letteralmente rotte; tutti gli stati, chi pi¨´ chi meno, hanno faticato a rimettersi in sesto e riprendere la vita normale. LĄŻItalia, come se fosse tornata a respirare dopo anni di stretta, fu tra i Paesi pi¨´ vivaci nel secondo dopoguerra, le industrie rifiorirono e numerosi tra i marchi italiani si distinsero nel mondo per i loro prodotti. ? il caso di Alfa Romeo, la gi¨¤ celebre casa milanese che negli anni Cinquanta decise di entrare nella cerchia delle aziende in grado di produrre industrialmente le proprie vetture, potendo quindi incrementare la propria attivit¨¤. Cos¨Ź nacque il progetto della Giulietta, che avrebbe dovuto essere presentata al Salone di Torino del 1954; tuttavia, a causa di alcuni rallentamenti in progettazione vide la luce per prima la versione sportiva della berlinetta, la Sprint. Come gi¨¤ suggerisce il nome, si trattava di un modello accattivante, voluto dalla direzione per riavvicinare lĄŻimmagine del brand a quella delle grandi vittorie di Nuvolari prima della guerra; poi, nel 1955, arriv¨° finalmente la Giulietta, soprannominata Ą°brutto anatroccoloĄą e infine, nel 1956, la Sprint Veloce, la versione ancora pi¨´ sportiva di un modello sportivo in partenza.
Giulietta Sprint Veloce, colpo di fulmine
ĄŞ ?LĄŻimpatto sul mercato dellĄŻepoca fu grandissimo, sia per la bellezza della Giulietta, sia per la sua innovativit¨¤, la facilit¨¤ nella guida e soprattutto lĄŻemozione di guidare unĄŻAlfa Romeo che somiglia ai bolidi di qualche decennio prima. Inoltre, poich¨Ś la prima serie era ancora battuta a mano, capitava spesso che clienti non soddisfatti portassero le proprie Sprint da altri carrozzieri, come per esempio Zagato, che diedero vita ad alcune versioni stupende di Giulietta.
Per quanto riguarda la pista, la Giulietta Sprint Veloce, al pari della Sprint, correva nella categoria delle Gt fino a 1.300 cc, trovandosi come avversaria anche la Porsche 356; nel corso dei suoi oltre dieci anni di carriera si ¨¨ imposta in tutti i continenti, vincendo anche numerosi campionati poi, una volta appese le gomme da corsa al chiodo, la Giulietta Sprint Veloce si ¨¨ confermata sempre di pi¨´ come icona di stile e di eleganza, raggiungendo per altro valori di mercato altissimi. La vettura in video ¨¨ quella della Scuderia Giudici, con la quale il patron Gianni ha corso e vinto numerose gare del Trofeo Giulietta e la stessa con cui, nella stagione 2020, avrebbe dovuto affrontare la Classic Speed Cup del Gruppo Peroni Race.
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ComĄŻ¨¨ fatta lĄŻAlfa Romeo Giulietta Sprint Veloce
ĄŞ ?Quando si parla di Giulietta Sprint ¨¨ facile confondersi con la Veloce; spesso la gente per indicare questĄŻultima si dimentica di riportare lĄŻaggettivo imprescindibile, Veloce. Tuttavia le due non sono cos¨Ź diverse: il disegno della carrozzeria, condiviso da entrambe, fu affidato a Mario Boano dello studio Bertone e poi portato avanti proprio da questĄŻultimo quando il primo se ne and¨°; si differenziano infatti perch¨Ś il peso della Veloce ¨¨ stato abbassato a 770 kg grazie alla rimozione dei finestrini e degli alzacristalli, in luogo di pannelli di plexiglas scorrevole, allĄŻutilizzo di alluminio per cofano, portiere e cerchi (soluzioni che torneranno buone anche sulla Giulia Ti Super e sulla Giulia Gta) e alla rimozione dei coprimozzi e di tutti gli inserti puramente estetici. Per quando riguarda il motore, ¨¨ lo stesso prodotto dallĄŻAlfa Romeo, il 4 cilindri in linea da 1.290 cc, tuttavia equipaggiato con due carburatori Weber Dcoe (ingresso laterale dellĄŻaria) da 40 mm in luogo di quello singolo della Sprint; in questo modo le potenze della versione stradale passavano da 65 a 90 cavalli.
Per il resto le Giulietta sono identiche: la trasmissione ¨¨ manuale a 4 marce (le prime avevano addirittura il cambio al volante) ed ¨¨ fondamentale fare la doppietta per non rompere il cambio o sforzare il motore; al posteriore cĄŻ¨¨ il differenziale meccanico montato sul tipico ponte rigido, utilizzato sulle Alfa fino alla Gtv 2000 (e fino alla 75 nella sua versione De Dion), mentre allĄŻanteriore le sospensioni sono indipendenti con barra stabilizzatrice. Infine, i freni sono a tamburo a tre ganasce (anche se nella versione con le piste pi¨´ larghe, quindi pi¨´ prestazionali) e i cerchi da 15 x 4Ąą1/2.
ComĄŻ¨¨ fatta la Giulietta Sprint Veloce: lĄŻabitacolo
ĄŞ ?LĄŻabitacolo di questa Veloce merita di spendere due parole: innanzitutto, il rollbar ¨¨ stato reso obbligatorio nel 1971, quindi prima tutte le vetture correvano senza; inoltre, fino agli anni Sessanta ben inoltrati, non era uso montare gli specchietti, al massimo ci si concedeva quello sul lato guidatore (per esempio, la Fiat Cinquecento degli anni Novanta aveva il secondo specchietto come optional). Per quanto riguarda il sedile e il volante, bench¨Ś il regolamento Ą°auto storicheĄą permetta di utilizzare materiale moderno, entro un certo periodo si possono scegliere pezzi originali, come il sedile Fusina e il volante Hellebor. Strumentazione, a parte i classici contatori, non ce nĄŻ¨¨, cos¨Ź rimane solo la pedaliera: a destra si vede il pedale a banana che ¨¨ diventato sinonimo di Alfa classiche. LĄŻingegner Carlo Chiti infatti, storico progettista di Ferrari e Alfa Romeo, lo aveva pensato per facilitare il raggiungimento del pedale in scalata, quando il pilota deve sfiorarlo col tacco mentre frena con la punta; da qui il termine punta-tacco, che sulla Giulietta, proprio per via della conformazione della sua pedaliera, assume un significato ancora pi¨´ chiaro.
Come si guida
ĄŞ ?Da condurre ¨¨ strana, si tratta di una vettura molto antica e lenta, ma allo stesso tempo scorbutica e imprecisa a causa delle gomme con battistrada cos¨Ź stretto e dei freni a tamburo. ? fondamentale essere pazienti e aspettare che sia la macchina a dire quando ¨¨ il momento pi¨´ giusto per agire; per quanto riguarda la meccanica, bisogna ricordare che quasi 70 anni fa le tecnologie rendevano i pezzi meno affidabili. Le cambiate devono essere lente e precise e in fase di uscita di curva bisogna cercare di sfruttare il ponte rigido, accelerando bruscamente in modo da Ą°far sedereĄą la macchina per farle guadagnare trazione.
Ma al di l¨¤ di tutto questo, condurre una Giulietta, sia essa Ą°brutto anatroccoloĄą, Sprint o Veloce, ¨¨ unĄŻemozione, si sta conducendo un pezzo di storia e un oggetto su cui migliaia e migliaia di persone hanno fantasticato e fantasticano tuttĄŻora, retaggio di un Paese che ha affrontato le difficolt¨¤ della guerra emergendo dalle proprie ceneri come una fenice. Azzurra.
Scheda tecnica Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce (1956)
ĄŞ ?Motore: quattro cilindri in linea, 1.290 cc, 2 carburatori Weber Dcoe da 40 mm; potenza massima 110 Cv
Trasmissione: quattro rapporti (+ rm) sincronizzati, trazione posteriore
Dimensioni: lunghezza 3.980 mm, larghezza 1.535 mm, altezza 1.320 mm
Prestazioni: velocit¨¤ massima 165 km/h, accelerazione 0-100 km/h in 9 secondi
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