Dalla Alfasud di Pasquale alla 131 Panorama di Furio passando per la 1100 di Mimmo e il Maggiolino cabrio di Raul. Tutte le macchine del road movie dell¡¯autore-attore romano
Bianco, rosso e Verdone ha appena spento le quaranta candeline. Un vero cult questo road movie, il preferito dalla gran parte dei milioni di appassionati dell¡¯attore-regista romano, uscito nelle sale il 20 febbraio del 1981, il secondo della sua onorata carriera a un anno di distanza da Un sacco bello, quello del debutto.
tre personaggi
¡ª ?? la storia in tre episodi che a causa di un incidente in autostrada si concateneranno tra loro nel prosieguo del film, di tre protagonisti in viaggio per andare a votare: Pasquale Amitrano, l¡¯immigrato in Germania a cui strada facendo gli viene smontata pezzo per pezzo dai ladri la sua Alfa Romeo Alfasud rossa con targa tedesca; Mimmo il nipote ingenuo, goffo e bambinone su Fiat 1100D con la nonna, la sora Lella e di Furio Zoccano (Fiat 131 Mirafiori Panorama rigorosamente bianca) il marito che ¨¨ un terrificante rompiballe con la moglie Magda (Irina Sanpiter) stremata dalle manie ossessive e ossessionanti del marito Furio, il personaggio pi¨´ esilarante del film, interpretato magistralmente da Carlo che, tra l¡¯altro, per i suoi 70 anni compiuti il 17 novembre scorso, ha debuttato pure con il libro autobiografico La carezza della memoria edito da Giunti. Tre personaggi stupendi.
L¡¯Alfasud di Pasquale Amitrano
¡ª ?A partire dal povero Pasquale immigrato a Monaco di Baviera, sfegatato tifoso juventino, che per tutto il film non pronuncia una parola. Si esprime incomprensibilmente soltanto dopo aver votato e l¡¯unica frase che si distingue ¨¨ quella finale con cui si conclude anche il film: ¡°Andatevela tutti a pija nder cu¡¡±. In questo viaggio nella sua nazione natia del resto gli accade di tutto. Iniziando dalle borchie delle ruote della sua auto, con il parcheggiatore che gli dice ¡°Lo fanno, lo fanno¡±, altra frase divenuta cult nel linguaggio degli italiani, eppoi i bagagli, la maxispesa fatta all¡¯autogrill, le ruote, e perfino il parabrezza dell¡¯Alfasud ridotta un rottame alla fine del viaggio. Un viaggio infernale, tappa per tappa, visto che ad ogni sosta gli sparisce qualcosa, fino a recarsi alla cabina elettorale sporco con la pancia di fuori e praticamente spoglio di tutto.
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la 1100 di Mimmo e la 131 di furio
¡ª ?Quindi Mimmo che fa il viaggio con la nonna (la sora Lella) che ¨¨ andata a prendere in Veneto e che poi morir¨¤ all¡¯interno della cabina elettorale. Infine il mitico Furio, marito della sventurata Magda, a cui strada facendo, con i bimbi Antongiulio e Antonluca d¨¤ i voti, prevalentemente bassi, ad ogni cosa che fa e lei poverina si sfoga quando va in bagno con i ripetuti ¡°Non ce la faccio pi¨´¡ non ce la faccio pi¨´¡¡± in spiccato accento piemontese, riferendosi agli incredibili comportamenti del marito che pi¨´ di una volta (altra frase divenuta cult) gli chiede ¡°Magda tu mi adori? Lo vedi che la cosa ¨¨ reciproca¡¡± con lei che esasperata da tutte quelle fisime, alza gli occhi verso il cielo, col morale sotto le scarpe. E ancora dal mitico Mario Brega: ¡°Sta mano po esse fero o po esse piume¡ stavorta ¨¨ stata piuma¡¡±. Insomma uno spaccato di vita di inizio Anni 80, quando andare a votare era giudicato irrinunciabile, che ha divertito e diverte tuttora ogni volta che viene riproposto, l¡¯Italia intera. Sono centinaia di migliaia gli italiani, infatti, che conservano gelosamente in libreria il dvd di questo film divenuto leggendario nel cuore di ognuno di noi.
Il suono di morricone
¡ª ?Un film che Carlo Verdone ha realizzato quando aveva appena 30 anni. Il tutto accompagnato dalla stupenda e infallibile colonna sonora composta da un vero maestro della musica: Ennio Morricone, purtroppo scomparso insieme ad altri coprotagonisti di questo film quali la sora Lella, Elena Fabrizi, sorella di Aldo, che recitava la parte della nonna di Mimmo; Mario Brega, il camionista arrestato; Angelo Infanti (indimenticabile anche in Borotalco) alias Raoul, il musicista in Maggiolino Cabrio blu scappato come pure l¡¯attrice russa Irina Sanpiter che interpretava Magda, la moglie di Furio.
la benedizione di sordi, vitti e falcao
¡ª ?Infine una curiosit¨¤: il produttore Sergio Leone aveva sempre mostrato dubbi e perplessit¨¤ sulla figura di Furio che giudicava poco idonea. Perplessit¨¤ dette e ripetute anche a Luca Verdone, il fratello di Carlo. Si ¨¨ convinto su questo stupendo personaggio, che poi tra tutti ¨¨ diventato quello di maggior successo, solo dopo la proiezione privata in anteprima a cui parteciparono tra gli altri anche Alberto Sordi, Monica Vitti e l¡¯ex calciatore della Roma, Paolo Roberto Falcao, tutti stradivertiti dalle esilaranti manie di Furio e gli sfoghi della povera moglie che poi ¨¨ scappata col musicista Angelo Infanti che l¡¯aveva corteggiata durante tutto il viaggio. E fu proprio il giudizio di Sordi a risultare decisivo sulle sorti di questo personaggio, uno dei pi¨´ belli e divertenti interpretati da Verdone nella sua lunga e gloriosa carriera. Indubbiamente tutti personaggi-caricature, ma ¨¨ proprio per questo che Bianco, rosso e Verdone, a 40 anni di distanza, ¨¨ divenuto un film praticamente immortale nella storia della cinematografia comica italiana e nel cuore di tutti noi.
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