Da questĄŻanno i test per rilevare le emissioni dei motori a gasolio sono pi¨´ severi e i limiti pi¨´ stringenti. Si tratta del nuovo standard Euro 6d Isc-Fcm (Wltp 3.0), ¨¨ stato sviluppato per simulare al meglio le condizioni di guida reale attraverso un pi¨´ fedele alla guida reale, con consumi di carburante ed emissioni di ossido di azoto pi¨´ contenuti
Motori diesel sempre pi¨´ efficienti e meno inquinanti. Questo ¨¨ lo scopo del nuovo standard di omologazione per i veicoli a gasolio Euro 6d Isc-Fcm (Wltp 3.0), introdotto a partire dallo scorso 1Ąă gennaio per le nuove immatricolazioni. La Acea ¨C lĄŻassociazione che raggruppa i costruttori auto attivi in Europa ¨C aveva chiesto uno slittamento di sei mesi per bilanciare gli effetti nefasti del coronavirus, ma la Commissione europea ha respinto la richiesta facendo presente che i piani di ripresa dell'Ue e gli aiuti messi a disposizione dai singoli Stati membri agevoleranno la resilienza del settore e ne aiuteranno la ripresa. LĄŻaggiornamento comporta una riduzione tanto dei consumi quanto delle emissioni di Co2.
IL NUOVO STANDARD EURO 6D ISC-FCM ¨C WLTP 3.0
ĄŞ ?Come ¨¨ noto, le autorit¨¤ europee hanno definito nel tempo degli standard di omologazione dei nuovi autoveicoli che contengono le indicazioni sulle prove e sulle misurazioni da effettuare in merito alle emissioni di gas inquinanti e di quelli climalteranti. La normativa Euro 6, attualmente in vigore fino al 2026, quando debutter¨¤ la Euro 7 - limita le emissioni di sostanze inquinanti come l'ossido di azoto, il monossido di carbonio o il particolato fine. Lo standard Euro 6d Isc-Fcm ¨¨ stato introdotto per replicare fedelmente durane i test le condizioni di guida reale, con una particolare attenzione nel limitare le emissioni di ossido di azoto (NOx) dei motori diesel, con una soglia massima di 80 milligrammi per km, sia su strada, sia sul banco di prova. Attualmente il nuovo protocollo consente un margine di errore, pari ad un massimo di 1,43 volte della quantit¨¤ di NOx rilevata dai sistemi portatili di misurazione delle emissioni (Pems) delle agenzie di controllo rispetto a quella rilevata in laboratorio dai costruttori. Per tale margine, per¨°, ¨¨ prevista una graduale cancellazione entro il 2023.
GLI EFFETTI DELLĄŻOSSIDO DI AZOTO (NOX)
ĄŞ ?Perch¨Ś tanta attenzione verso lĄŻossido di azoto emesso dai motori degli autoveicoli? Perch¨Ś contribuisce alla formazione del Pm10 secondario, che a sua volta potrebbe essere anche pi¨´ della met¨¤ del totale. Gli ossidi di azoto, in particolar modo il biossido di azoto sono sostanze inquinanti dell'atmosfera e aggravano le condizioni dei malati di asma, bambini e chi soffre di malattie respiratorie croniche o di malattie cardiache. Tra il 1990 e il 2018 la riduzione delle emissioni di NOx ¨¨ stata notevole: da due milioni e 123 mila tonnellate a 669 mila, il 69% in meno. La principale fonte di emissioni ¨¨ il trasporto su strada (circa il 43% nel 2018), che segna per¨° una riduzione del 71% nellĄŻarco dei ventotto anni presi in esame. Tra i settori interessati, lĄŻunico che evidenzia un aumento delle emissioni ¨¨ rappresentato dal riscaldamento (+36%, pari al 13% del totale).
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