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Autovelox, chef Marco Sacco: "Fornelli e auto elettriche? Perch¨¦ no"
Dalla passione per le moto da trial utilizzate da ragazzo per risalire i versanti della Val d¡¯Ossola, in Piemonte, al piacere di percorrere migliaia di chilometri a bordo di van trasformati in alloggi su quattro ruote. Marco Sacco, chef con due stelle Michelin, oltre all¡¯attrazione per i fornelli trasformata in una professione - il suo piatto pi¨´ noto ¨¨ la pasta alla carbonara ¡°au Koque¡± - coltiva il piacere del viaggio motorizzato. ¡°Se in cucina da diversi anni ci siamo convertiti ai fornelli elettrici, non vedo perch¨¦ non possa succedere anche nel campo delle automobili di andare in direzione dei mezzi che si ricaricano alla spina¡± racconta Sacco, in occasione dell¡¯inaugurazione della prima colonnina di ricarica rapida firmata Nhoa, nel comune di Santa Maria Maggiore (Vco) in Val Vigezzo, per il Progetto Atlante frutto della collaborazione tra Nhoa e Free2Move eSolutions.
MARCO SACCO: DAL TRIAL AI VAN
¡ª ?¡°Parto con due visioni, la mia mobilit¨¤ ¨¨ divisa in due: moto e van. Le auto, le utilitarie, non mi interessano - racconta Marco Sacco, titolare del Piccolo Lago, a Verbania - La mia prima esperienza a 14 anni fu in sella a un Bultaco Sherpa, ovviamente da trial, perch¨¦ la Val d¡¯Ossola era il mondo del trial. E poi Fantic, Beta, Montesa, insomma tutte quelle motociclette adatte ad arrampicarsi sui fuoristrada di montagna. In seguito, siccome praticavo windsurf, mi serviva un mezzo grande, e sono diventato un appassionato dei van. Non camper, ma un van personalizzato, che anche oggi utilizzo con mia moglie. Lo abbiamo personalizzato, con tanto di cucina e mobilio prodotti su misura dagli artigiani e dai noi due, qualcosa di spettacolare¡±. Negli anni recenti lo chef piemontese, classe 1965, ha continuato a preferire gli spostamenti estivi e nel tempo libero a bordo dei van. Il motivo? ¡°Mi comunicano un grande senso di libert¨¤ - spiega -, vado ovunque e mi sento a contatto con la natura¡±.
LA PASTA ALLA CARBONARA
¡ª ?Cucinare per molte persone ¨¨ un esercizio di tecnica e di passione, perizia e tenacia che i ristoratori e i cuochi conoscono alla perfezione. E negli anni alcune proposte possono fare il giro del mondo grazie agli ospiti in arrivo da ogni angolo del pianeta. Un¡¯esperienza che conosce bene Marco Sacco: ¡°Il mio piatto pi¨´ rappresentativo? La carbonara ¡®au Koque¡¯ che contiene ingredienti del territorio. La caratteristica? La salsa ha un uovo a parte e te la versi, quindi diventa giocosa. Per me questo piatto ¨¨ come un van customizzato che ti devi costruire¡±.
AUTO ELETTRICHE: I PARALLELI CON LA CUCINA
¡ª ?¡°Sin dal 2008 nelle mie cucine c¡¯¨¨ solo elettrico: se ¨¨ entrata l¡¯elettricit¨¤ nelle cucine professionali, probabilmente il futuro dell¡¯auto sar¨¤ quello, mezzi silenziosi, economici, ma dobbiamo strutturarci, altrimenti rimaniamo a piedi¡± dice lo chef piemontese, descrivendo nel dettaglio l¡¯atmosfera che si respira nel dietro le quinte di un ristorante con due stelle Michelin. ¡°La tecnologia ci ha portato a cucine asettiche dal punto di vista del rumore, quindi consentono un lavoro vivibile, di qualit¨¤, permettendo a tutta la brigata di lavorare bene e proporre piatti ben fatti¡±.
IL TIFO: DA AGOSTINI A ROSSI
¡ª ?Da appassionato di motociclette, Marco Sacco ha sempre osservato il mondo delle corse su due ruote. ¡°Ho tifato Agostini, che ha qualche anno pi¨´ di me: ricordo che venne al Piccolo Lago a mangiare quando c¡¯era ancora mio padre, e infatti conservo con cura un poster autografato da ¡®Ago¡¯ - spiega lo chef -. E poi i vari Biaggi e Rossi, che hanno fatto la storia del mondo. Cosa preparerei a Valentino Rossi? Se il dottore venisse a trovarmi gli cucinerei un Lingotto del Mergozzo, ovvero una trota affumicata che ha una forma che assomiglia alla sua moto che viaggia a pieno gas¡±.
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