Nella sola Unione europea la diminuzione ¨¨ stata del 76,3%. In Italia il calo peggiore: vendite dimezzate nel primo quadrimestre. Le conseguenze sui gruppi auto
Ad aprile nell¡¯Unione europea le immatricolazioni di auto sono calate del 76,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si tratta del primo mese intero con le restrizioni (il cosiddetto lockdown) nei 27 Paesi membri imposte dall¡¯epidemia di coronavirus, spiega l¡¯Acea, l¡¯associazione europea dei costruttori. Si tratta del maggiore calo da quando i dati sono registrati su base continentale. Il paragone numerico ¨¨ ancora pi¨´ impietoso. Nell¡¯aprile 2019 furono vendute 1.143.046 automobili nuove nella Ue; lo scorso mese invece le immatricolazioni si sono fermate a 270.682 unit¨¤. Il dato peggiora se si tengono in considerazione Ue, Regno Unito e Paesi Efta, ovvero Norvegia, Islanda e Svizzera. In questo caso il calo di aprile ¨¨ del 78,3%: lo scorso anno furono immatricolare 1.345.181 macchine, quest¡¯anno 292.182.
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aprile: cos¨¬ i paesi
¡ª ?I 27 Paesi dell¡¯Unione europea hanno registrato cali a doppia ma la situazione in Italia e Spagna ¨¨ la peggiroe. Come ¨¨ noto nel nostro Paese le vendite si sono quasi azzerate con un -97,6% (4.279 targhe nuove); situazione simile in Spagna con il -96,5% (4.163). Passando agli altri grandi mercati continentali la Germania ¨¨ calata del 61,1% con 120.840 immatricolazioni; e la Francia registra un calo del 88,8% con 20.997 unit¨¤. Al di fuori dell¡¯Unione europea nel Regno Unito la diminuzione ¨¨ stata del 97,3% con appena 4.321 vetture immatricolate. Sempre tra i Paesi non Ue il calo percentuale pi¨´ contenuto ¨¨ quello della Norvegia, -34%.
Il quadrimestre: cos¨¬ i paesi
¡ª ?L¡¯impatto del Covid-19 sui primi quattro mesi del 2020 nell¡¯Unione europea ¨¨ stato di una diminuzione del 38,5%, influenzato, ovviamente, dall¡¯andamento di marzo e aprile. Tra gennaio e aprile il mercato italiano ¨¨ calato del 50,7%, quello spagnolo del 48,9%, quello francese del 48%, quello tedesco del 31%. Per quanto riguarda il Regno Unito il calo su quadrimestre ¨¨ stato del 43,4%.
oltre 2 milioni in meno
¡ª ?Quello che forse colpisce di pi¨´ ¨¨ il dato delle mancate immatricolazioni di auto. Prendendo in considerazione i 27 Paesi dell¡¯Unione europea, il Regno Unito e i tre Paesi Efta, ovvero Norvegia, Islanda e Svizzera, tra gennaio e aprile del 2019 erano state immatricolate 5.492.003 vetture. Nello stesso periodo di quest¡¯anno il numero si ferma a 3.346.193 auto nuove. Il calo percentuale ¨¨ del 39,1%, il volume perso ¨¨ di ben 2.145.810 vetture.
L¡¯impatto sui gruppi auto
¡ª ?Per quanto riguarda l¡¯impatto del coronavirus sui principali gruppi automobilisti nell¡¯Unione europea ad aprile: Volkswagen ha lasciato sul terreno il 72,7% delle immatricolazioni; Psa l¡¯81,2%; Renault il 79%; Hyundai il 76,1%; Bmw il 65,3%; Fca l¡¯87,7%; Toyota il 74%; Daimler il 78,8%. Cambiando il periodo di riferimento temporale al quadrimestre questa ¨¨ la situazione: Volkswagen -32,9%; Psa -44,4%; Renault -47%; Hyundai -31%; Bmw -27,3%; Fca -48%; Toyota - 24,4%; Daimler -37,2%; Ford - 47,4%; Nissan - 40,3%.
dl rilancio, ¡°auto ignorata¡±
¡ª ?¡°La causa principale di questi risultati catastrofici ¨¨ naturalmente l¡¯emergenza coronavirus - commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - anche se va sottolineato che il mercato auto dell¡¯Europa Occidentale era gi¨¤ debole anche prima del manifestarsi della pandemia. Come si ¨¨ accennato, la situazione peggiore ¨¨ quella dell¡¯Italia e le prospettive per i prossimi mesi restano cupe. E ci¨° per il fatto che il decreto Rilancio ha completamente ignorato l¡¯esigenza, avvertita ovunque in Europa, di rilanciare la domanda di autovetture con incentivi alla rottamazione che prevedano pure l¡¯acquisto di vetture nuove di ultima generazione con alimentazione tradizionale¡±. ¡°L¡¯Anfia (che rappresenta i costruttori in Italia, ndr) con le altre associazioni dei costruttori Acea e Clepa ha rivolto un appello alla Commissione europea - spiega il presidente Anfia Paolo Scudieri - affinch¨¦ si assista a un allineamento dei maggiori Paesi sulla priorit¨¤ di un robusto piano di rilancio coordinato del settore automotive, in primis agendo con interventi di sostegno al mercato e per il rinnovo del parco, per riattivare le attivit¨¤ produttive e mantenere l¡¯occupazione¡±.
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