Quale pu¨° essere il futuro dei marchi che oggi fanno parte del gruppo italo-americano. Ecco alcune ipotesi
La fusione paritetica tra Fca e Psa ¨¨ ufficiale. Nasce un colosso dell¡¯industria automotive da 8,7 milioni di vetture prodotte in un anno, secondo gli attuali dati di vendita, che ne fanno il quarto gruppo mondiale in termini di produzione. In totale, saranno 14 i marchi rappresentati: ma quanti di essi sopravviveranno? Carlos Tavares ha lasciato intendere nelle settimane precedenti la fusione che, nonostante il suo grande amore e rispetto per i brand storici, non tutti potranno continuare a fare parte del gruppo. La volont¨¤ del manager ¨¨ quella di mantenere un significativo numero di marchi comunque inferiore al gruppo Volkswagen. L¡¯obiettivo ¨¨ quindi quello di mantenere solamente chi genera profitti e utili, in una logica atta a privilegiare l¡¯ottimizzazione di costi e investimenti piuttosto che il rilancio di marchi in difficolt¨¤ ma dalla forte e lunga tradizione. Gli occhi degli osservatori sono puntati, ad esempio, su Alfa Romeo e Lancia.
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ABARTH
¡ª ?L¡¯elaboratore ufficiale dei veicoli Fiat ha vissuto nell¡¯ultimo anno uno dei migliori periodi della sua storia: le vendite sono aumentato del 7,4% raggiungendo la considerevole cifra di 26.736 unit¨¤. Tavares ¨¨ un grande appassionato di auto sportive e durante la sua esperienza in Renault ha insistito per la rinascita del brand Alpine. Tuttavia, senza un modello elettrico o elettrificato in gamma, Abarth rischia di non essere pi¨´ sostenibile per via delle sanzioni relative alle emissioni inquinanti che l¡¯Ue far¨¤ entrare in vigore nel 2020.
ALFA ROMEO
¡ª ?Il glorioso marchio di Arese si trova ormai da diverso tempo in una situazione di incertezza. Oggi Alfa propone in gamma soltanto tre veicoli: Giulietta, Giulia e Stelvio. Nel 2018 le vendite sono aumentate del 10% raggiungendo le 119.269 unit¨¤ anno: di queste, il 69% in Europa e il 21% negli Stati Uniti. Tuttavia, a ottobre 2019 si ¨¨ registrato soprattutto nel vecchio continente un brusco calo, con solo 45.232 auto immatricolate: quasi la met¨¤ rispetto alle 74.746 dello stesso periodo di un anno prima. A fine ottobre Mike Manley ha annunciato l¡¯intenzione di ridurre gli investimenti previsti per Alfa Romeo: Giulietta non sar¨¤ sostituita; versioni plug-in hybrid di Giulia e Stelvio non arriveranno; e i due nuovi modelli, un grosso Suv per l¡¯America e una coup¨¦ ad alte prestazioni, sono stati definitivamente cancellati. L¡¯unica vettura confermata ¨¨ il Suv di piccole dimensioni anticipato dal concept Tonale presentato durante lo scorso salone di Ginevra. Tavares dovr¨¤ decidere se varr¨¤ la pena far sopravvivere uno dei marchi si pi¨´ conosciuti e affascinanti nel panorama automobilistico, ma che chiuder¨¤ il 2019 con meno di 100 mila auto vendute nel mondo.
FIAT
¡ª ?Il cuore del gruppo Fca rappresenter¨¤ dopo la fusione il secondo marchio pi¨´ importante in termine di vendite: 1,38 milioni di veicoli venduti lo scorso anno, soltanto Peugeot fa meglio. La sua presenza ¨¨ molto forte soprattutto in Europa e Sud America, dove sono basati anche diversi impianti produttivi. Pi¨´ travagliata la sua attivit¨¤ negli Stati Uniti, dove vende soltanto la piccola 500. Il 2018 ha fatto registrate un calo globale dell¡¯8,5%, in Europa, suo principale mercato, ha raggiunto il 10%. L¡¯offerta del marchio ¨¨ limitata a poche vetture; i prodotti principali sono rappresentati da Panda e 500, due utilitarie. Nel prossimo futuro, ¨¨ probabile vedere nuove vetture di piccole e medie dimensioni costruite sulla base della piattaforma Cmp di Psa. Inoltre, al prossimo salone di Ginevra, Fiat presenter¨¤ in anteprima la 500 elettrica, prima auto a zero emissioni del marchio; anche se in termini, di sviluppo e investimenti legati a questa tecnologia, il costruttore di Torino ¨¨ indietro rispetto alla concorrenza.
JEEP
¡ª ?Il 2018 ha visto per Jeep un aumento delle vendite dell¡¯11%, con un totale di 1,55 milioni di auto. Il veicolo di maggior successo ¨¨ la nuova Compass, scelta da 413 mila clienti nel mondo. Nell¡¯ultimo periodo, il brand sembra aver sofferto parecchio con un netto calo delle vendite, soprattutto in Europa, che potrebbe far finire il 2019 al di sotto delle aspettative. Un incremento alle vendite potrebbe essere garantito da un nuovo modello che si collochi al di sotto di Renegade e che Fca ha pi¨´ volte annunciato per poi posticiparne il debutto. L¡¯anno buono potrebbe essere il 2022.
LANCIA
¡ª ?Un unico modello presente in gamma, la Ypsilon, venduta soltanto in Italia. Inevitabile aspettarsi dopo la fusione che il gi¨¤ incerto futuro del marchio fondato nel 1906 sia ormai sempre pi¨´ a rischio. Nel nuovo gruppo, DS rappresenta gi¨¤ il segmento del lusso con veicoli di ultima generazione e che sembrano andare incontro al favore dei clienti. La Ypsilon resta uno dei modelli pi¨´ apprezzati e venduti sul mercato domestico, ma ci¨° non basta per assicurarne il salvataggio.
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MASERATI
¡ª ?Il tridente di Modena rappresenta l¡¯unico vero marchio premium dell¡¯intero gruppo Psa Fca. La sua gamma ¨¨ oggi composta da Ghibli, berlina di medie dimensioni, Quattroporte, berlina di grandi dimensioni e Levante, il primo Suv del brand. Da sempre famoso per la sua solida tradizione sportiva, nel 2018 Maserati ha registrato una perdita del 28%, con sole 35.238 unit¨¤; continuata nel 2019 in seguito al crollo del marchio in mercati di riferimento quali Cina e Stati Uniti. Fca ha proposto il rilancio di Maserati con sette nuovi modelli tra il 2020 e il 2023, tutti disponibili anche con una versione a batteria. Il prestigio del brand, e il fatto che sia l¡¯unico rappresentante nel segmento pi¨´ esclusivo, potrebbe contribuire al mantenimento di Maserati nel nuovo gruppo.
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