Gli ultimi mesi sono stati impegnativi per il gruppo Fca: prima Renault e dopo Psa. Poi le grane con il fisco italiano e la causa di Gm
Il 2019 che sta per chiudersi hanno visto il gruppo Fca impegnato su pi¨´ fronti, e non solo dal punto di vista del prodotto automobilistico, ma soprattutto sul piano industriale - con la ricerca di un partner di caratura globale ¨C e legale, soprattutto negli Stati Uniti. Nodi che restano aperti e che il gruppo italo-americano dovr¨¤ necessariamente affrontare nel 2020, senza dimenticare l¡¯imperativo di sfornare nuovi modelli. Le sfide dei prossimi anni sono impegnative per qualsiasi costruttore: l¡¯elettrificazione della gamma, che drena molti soldi da destinare alla ricerca e allo sviluppo della tecnologia cos¨¬ come la guida autonoma. Senza sottovalutare i trend del mercato, che vedono le utilitarie sempre meno redditizie in termini di margini mentre Suv e crossover conquistano sempre maggiore apprezzamento da parte degli automobilisti.
IL FALLIMENTO DEL MATRIMONIO CON RENAULT
¡ª ?Quello della fusione con il gruppo Psa ¨¨ indubbiamente un elemento fondamentale per Fca, sul quale si sta lavorando fin dal fallimento dell¡¯ipotetico matrimonio con Renault, non sbocciato sia per diverse ragioni, secondo quanto ¨¨ noto, tra cui le resistenze di Nissan ¨C membro dell¡¯alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi sia per il ruolo del governo francese, che non ha supportato la fusione preoccupato dai rischi di cannibalizzazione dei marchi e dai timori per l¡¯occupazione.
LA POSSIBILE FUSIONE CON PSA
¡ª ?Da Renault a Psa nel giro di pochi mesi, questa ¨¨ la traiettoria descritta dalla parabola Fca nei mesi successivi. Alla fine dello scorso ottobre un¡¯indiscrezione del Wall Street Journal ha svelato i colloqui in corso tra Fca e Psa, il gruppo francese che raggruppa i marchi Peugeot, Citroen, DS, Opel e Vauxhall Motors.
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LA CAUSA DI GENERAL MOTORS
¡ª ?L¡¯autunno ¨¨ stato un periodo caldo per Fca, perch¨¦ dopo l¡¯annuncio delle trattative con Psa si sono aperte due ¡°grane¡± di non poco conto, una proveniente da oltreoceano e una dall¡¯Italia. La prima ¨¨ la causa intentata da General Motors contro Fca, accusata di aver corrotto lo United Auto Workers, il potente sindacato dei metalmeccanici americano. Gm chiama punta il dito contro Sergio Marchionne - accusato di essere ricorso a tangenti per corrompere le trattative sul contratto di lavoro fra il Uaw e le tre case di Detroit fra il 2009 e il 2015.
LA RICHIESTA DEL FISCO ITALIANO
¡ª ?Un¡¯altra bordata contro Fca ¨¨ arrivata negli ultimi giorni dall¡¯Agenzia delle Entrate, secondo cui il gruppo automobilistico avrebbe sottostimato di 5,1 miliardi di euro il valore per l'acquisizione di Chrysler, nel 2014. Come conseguenza, il fisco chiede a Fca di restituire circa un miliardo e 300 milioni di euro.
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UNA GAMMA DA RINNOVARE
¡ª ?A quanto detto in precedenza si aggiungono i nodi tipici di un costruttore di automobili: avere una gamma sempre aggiornata di modelli, da vendere nel pi¨´ ampio numero possibile di mercati. Un tasto a tratti dolente per Fca, che presenta una situazione molto eterogenea dei marchi posseduti. Se Jeep fa da traino agli utili aziendali, Alfa Romeo e Maserati hanno un disperato bisogno di nuovi modelli, al passo con i tempi e con le tecnologie.
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