La piattaforma Cmp ¨¨ una delle chiavi di volta produttive del matrimonio. Cosa succeder¨¤ dalla 500 alla Giulia? Ecco lo scenario e le ipotesi
? un passaggio tecnico nei rituali che accompagnano alla fusione tra societ¨¤, quando hanno a che fare con la quotazione in borsa su tre diversi mercati, con l¡¯amministrazione di nuove risorse congiunte, e perfino con la ricerca di un nuovo nome, che non sar¨¤ Psa-Fca. Con la firma del Combination Agreement scatta l¡¯accordo che prepara la fusione entro 12-15 mesi, ma le operazioni del gruppo che nasce sono gi¨¤ cominciate. Il problema di dover affrontare la coesistenza di ben 14 marchi automobilistici diversi nella stessa azienda ¨¨ stato gi¨¤ affrontato. Ma nel mondo reale quali novit¨¤ porter¨¤ nei listini?
LUSSO E LOW COST
¡ª ?Le stime delle sinergie della fusione tra Fca e Psa ¡°non prevedono alcuna chiusura di stabilimenti in conseguenza dell¡¯operazione¡±, ¨¨ questa una delle prese di posizione politiche pi¨´ importanti nel comunicato congiunto che annuncia l¡¯accordo. Cominciamo da qui ma con una prospettiva diversa, quella dell¡¯Italia, raccontando che oggi le produzione Alfa Romeo e Maserati sono basate a Mirafiori e Grugliasco, con il nuovo Suv del marchio del Tridente destinato a prendere la via dello stabilimento di Cassino, mentre Jeep punta su Melfi per i modelli Renegade e Compass. Pomigliano D¡¯Arco ¨¨ stata destinata alla produzione del nuovo B-Suv dell¡¯Alfa Romeo, ma attualmente accoglie la catena di montaggio di Panda.
500 e panda
¡ª ?Come cambier¨¤ lo scenario? In un modo gi¨¤ scritto, che vedr¨¤ proprio sacrificare le vetture pi¨´ piccole, quello che gli addetti ai lavori classificano come ¡°Segmento A¡±. Le nuove norme sulle emissioni di anidride carbonica in vigore dal primo gennaio sono cos¨¬ stringenti da metterle fuori mercato, perch¨¦ adeguarle farebbe lievitare il prezzo oltre quello logico per una utilitaria. ? il feudo di Fiat, che appare destinata a sdoppiarsi. Tutti gli analisti del settore ammettono da tempo l¡¯opportunit¨¤ di trasformare 500 in un marchio a se stante, una gamma premium seguendo la falsariga di quanto accaduto con Mini, ma con una connotazione ancora pi¨´ ecologica. Partendo, peraltro, da un progetto comunque gi¨¤ avviato come quello della nuova 500 elettrica, la cui produzione dal primo trimestre 2020 nello stabilimento di Mirafiori ¨¨ stata gi¨¤ annunciata. Discorso molto pi¨´ complesso per Panda, una vettura che telaisticamente risale ai primi anni 2000 e che ragionevolmente si avvia alla pensione.
verso un modello Dacia?
¡ª ?La sinergia con Psa dovrebbe basarsi invece sulla piattaforma del nuovo Peugeot 1008, un mini crossover da citt¨¤ atteso per il prossimo anno. Fiat ne avr¨¤ presumibilmente una versione con dotazioni alleggerite, perch¨¦ in ballo c¡¯¨¨ ora c¡¯¨¨ ora il ¡°posizionamento¡± del marchio, destinato ad occupare fasce di prezzo inferiori rispetto ovviamente a Peugeot, ma anche a Citroen e Opel. ? presto per parlare di una Fiat che diventa la low cost del gruppo, ma aiuta ricordare che il Ceo Carlos Tavares, ai tempi ai vertici Renault, fu uno degli inventori della rinascita di Dacia. Fu lui a puntare sul Nord Africa come sede produttiva principale per l¡¯ex marchio romeno, e non a caso Psa possiede un polo industriale a Kenitra, in Marocco, e presto un secondo in Algeria. Entrambi sono potenzialmente pronti a dedicarsi al ritorno della Punto, da realizzarsi su quel pianale modulare Cmp su cui sono destinati a lavorare.
le compatte
¡ª ?Oltre due terzi dei volumi a regime del gruppo che nascer¨¤ dalla fusione tra Fca e Psa sar¨¤ concentrato su due piattaforme, con volumi annuali di circa tre milioni di veicoli sia su quella small che su quella compact/mid-size. Quello che precisa il comunicato dei due gruppi non ¨¨ una novit¨¤, ma porta conseguenze immediate. Come noto, le piattaforme modulari permettono di creare vetture totalmente diverse per stile, dimensioni e tipologia, utilizzando per¨° una stessa base meccanica, intervenendo sulla distanza tra le ruote anteriori e posteriori anche con una variazione di decine di centimetri da modello a modello. La geometria delle sospensioni resta stabile, gli organi meccanici possono essere collocati con ingombri standard, la gestione dell¡¯assetto di marcia e dei pesi resta affidata completamente ad una struttura con uno sviluppo verticale ridotto al minimo e su cui agganciare giro-porte, tetto, montanti e traverse ogni volta diversi. La pi¨´ recente ¨¨ la piattaforma Cmp gi¨¤ destinata a Peugeot 208, Opel Corsa e Ds3 Crossback, una vera architettura ¡°multi energy¡± per auto compatte in grado di ospitare motorizzazioni tradizionali o 100% elettriche. Con un netto rilancio anche tra i crossover urbani, come la Peugeot 2008 appena lanciata, presto accompagnata dalla nuova Opel Mokka e da varianti Citroen, oltre al gi¨¤ annunciato B-Suv Alfa Romeo. Nessun ostacolo poi al ritorno in grande stile di Lancia, rinnovando Ypsilon, modello attualmente commercializzato solo in Italia.
le medio-grandi
¡ª ?Tassello altrettanto importante ¨¨ la piattaforma modulare Emp2 (Efficient Modular Platform 2), sulla quale Psa realizza ora berline come Peugeot 508 ma soprattutto una intera gamma di Sport Utility medi e grandi declinati in tutti i suoi marchi, a partire da Peugeot 3008, fino a Opel Grandland X e DS7 Sportback. L¡¯abbinamento con le ambizioni di Alfa Romeo ¨¨ evidente: pu¨° finalmente nascere il Suv medio, la Tonale. Inutile precisare che piattaforma modulare Emp2 pu¨° ospitare gi¨¤ molte varianti di motorizzazioni ibride. Orizzonte opposto per Giulia e Stelvio, basate sul pianale Giorgio, sviluppato da Fca e riconosciuto come una eccellenza meccanica a livello mondiale. Pu¨° fare da base a molte nuove vetture Psa, soprattutto guardando ad un potenziamento della gamma negli Stati Uniti. E proprio dagli States vengono in dote a Psa le piattaforme del marchio Ram, con un tassello cruciale nel settore dei pick-up. Quanto a Jeep, ne parliamo come del marchio pi¨´ globale della nuova Fca-Psa, che potr¨¤ riconfigurare la gamma di Sport Utility medi con pianali modulari di origine francese, ma mantenendo la forza evocativa di modelli come il nuovo Wrangler. Quanto alla piccola Renagade, anche la sua seconda generazione dovrebbe convergere sul pianale modulare Cmp, e dunque il lavoro fatto finora con la multinazionale di componentistica Gkn per ricavarne una variante ibrida plug in ¨¨ da considerarsi in dubbio.
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