mercato auto
Dacia, +24% nel primo semestre del 2023: Sandero trascina le vendite
Non ¨¨ pi¨´ solo il rapporto fra la qualit¨¤ e il prezzo, ma anche il design e l'essenzialit¨¤ a caratterizzare il successo di Dacia che, nel primo semestre del 2023, ha fatto registrare una crescita del 24,2% rispetto a un anno fa, per un totale di 345.432 unit¨¤ vendute (nei primi sei mesi del 2022 erano state 277.885). Si tratta di una tendenza confermata anche da?Xavier Martinet, direttore marketing e vendite della casa romena, nel corso di un incontro organizzato per parlare del presente e del futuro del marchio. "Per la prima volta nella sua storia, il nostro brand sale sul secondo gradino del podio europeo delle vendite a privati - afferma il manager francese, sottolineando il raggiungimento di una quota di mercato del 4,7% nel suo perimetro di commercializzazione - Un risultato che dimostra quanto la nostra strategia sia in linea con le esigenze dei clienti. Questa performance rispecchia un brand in costante evoluzione, come dimostrano i nostri recenti impegni decisamente outdoor: il rally-raid con carburanti sintetici a partire dal 2025 e la partnership con l'Utmb World Series. Complessivamente, per quanto riguarda i nostri modelli, ritengo che ci sia un equilibrio positivo a livello di performance. La nostra missione, o vision, resta quella di essere i campioni della mobilit¨¤ abbordabile".
bilancio e difficolt¨¤ logistiche
¡ª ?Anche nel primo semestre del 2023 l'Italia si ¨¨ confermata, insieme alla Francia, uno dei mercati di riferimento per Dacia. In Europa il marchio ha raggiunto l'8,4% sul mercato retail, con una crescita dello 0,8% dettata, anche, dal successo riscontrato da Sandero (138.978 i veicoli immatricolati). A seguire Duster (111.891 unit¨¤), Jogger (50.569) e Spring (27.438). Anche nel Vecchio Continente, per¨°, le problematiche non mancano, soprattutto sul fronte della logistica. "Nei primi sei mesi del 2023 abbiamo registrato un lieve miglioramento, ma la situazione ¨¨ ancora complessa - ha sottolineato Martinet - In particolare, per i clienti, diventa frustrante sapere che la vettura ¨¨ pronta ma che si trova ferma in un porto, a 100 chilometri dal concessionario, senza la possibilit¨¤ di arrivare alla consegna, via camion o treno, in tempi celeri. A livello di produzione, poi, posso dire che nel 2022 abbiamo perso oltre 20mila Sandero a causa della mancanza di pezzi". Nel quartier generale di?Pite?ti, invece, non si registrano preoccupazioni significative per l'inflazione ("Vale per tutto il mercato, con Dacia che continua a guadagnare delle quote: non sono preoccupato, se faccio un raffronto con gli altri marchi") e per l'imminente arrivo dei marchi cinesi che stanno arrivando in Europa. "Sicuramente hanno e proporranno delle offerte forti - ha spiegato Martinet - Noi ci batteremo con i nostri asset. Offriamo il miglior valore per il prezzo che il veicolo costa. ? per questo che stiamo aumentando le quote, seppur con alcune differenze tra un mercato e l'altro. In linea di massima siamo pi¨´ economici, rispetto ai concorrenti, del 10%, e contiamo di rimanere su questa linea. Il posizionamento della nuova Duster (in arrivo nel 2024, ndr), sar¨¤ fondamentale".
strategia di successo e diversificazione
¡ª ?Il rapporto qualit¨¤/prezzo, sempre nell'ambito della cosiddetta filosofia best value for money, dunque, ma anche il design delle vetture. "? uno dei fattori del successo riscontrato dalla nostra strategia - ha evidenziato Martinet - Noi vogliamo continuare su questa strada.?Non stiamo pensando di abbassare i prezzi, pensiamo sempre di mantenerci sempre sul posizionamento attuale. Il prezzo medio di una Dacia ¨¨ di circa 18 mila euro, sul mercato europeo un altro marchio costa quasi il doppio. Saremo coerenti anche quando le nuove normative (Euro7 o Adas) imporranno un'ulteriore crescita dei prezzi. Intendiamo, inoltre, continuare a vendere i motori termici fino all'ultimo giorno possibile e consentire l'accesso alla mobilit¨¤ elettrica a prezzi abbordabili". Su questo fronte, per¨°, si registra un lieve calo (rispetto al 2022) per quanto riguarda gli ordini della Spring (che ha raggiunto le 120 mila unit¨¤ vendute dal lancio sul mercato). "L'aumento del prezzo dell'elettricit¨¤ e la riduzione degli incentivi per i veicoli elettrici in vari Stati, tra cui Francia e Germania, ha prodotto questo risultato - precisa Martinet - Ma noi abbiamo investito parecchio e crediamo davvero nel potenziale di questo modello. Si tratta del veicolo elettrico pi¨´ abbordabile sul mercato. In media, i nostri clienti europei che acquistano la Spring, perlopi¨´ come seconda vettura da utilizzare in citt¨¤, percorrono 31 chilometri e ricaricano l'auto due o tre volte a settimana". Nessuna novit¨¤ significativa sul fronte dell'assemblaggio delle vetture, che al momento avviene in Cina. Non ¨¨ escluso che, in futuro, la produzione possa essere trasferita in Europa.
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extreme, outdoor e dakar
¡ª ?In ottica futura Dacia intende incrementare sia la gamma, con il debutto delle versioni Extreme, sia l'offerta complessiva (relativa alla diversificazione della mobilit¨¤), fra elettrico, ibrido e motore termico. Un business model varato in sinergia con il gruppo Renault, sempre nell'ambito del progetto Renaulution. "Nel gruppo c'¨¨ una complementariet¨¤ nei vari brand - ha ribadito Martinet - Manterremo la sinergia con Renault, la piattaforma Cmf ¨¨ ottima, magari differenzieremo il design dei prodotti, nell'ottica di un'ottimizzazione del marchio". In prospettiva, per la casa romena, c'¨¨ anche la partecipazione ai rally-raid. "Come gi¨¤ annunciato prenderemo parte alla Dakar a partire dal 2025 per mostrare a tutti che i nostri veicoli sono robusti - ha concluso Martinet - Per noi ¨¨ una caratteristica importante, che i modelli devono avere, ma non ci saremmo andati senza i carburanti sintetici".?
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