4x4
Fuoristrada: Mercedes Unimog, la storia del tuttofare che viaggia a 7.000 metri di quota
Con la cabina singola o doppia, in allestimento da lavoro oppure attrezzato per i viaggi e i carichi eccezionali. Pneumatici tassellati adatti a fango, neve e situazioni complicate, spesso estreme. L¡¯immagine di Unimog, il mezzo 4x4 lanciato nel 1946, sinonimo di fuoristrada senza compromessi, ¨¨ variegata. Del resto in 74 anni di carriera l¡¯autocarro Unimog ha pi¨´ volte cambiato ¡°pelle¡± (circa 30 serie, oltre 350 mila unit¨¤ vendute) rimanendo un punto di riferimento del settore. Per la sedicesima volta consecutiva, nel 2020 Unimog - prodotto da Mercedes-Benz - ¨¨ eletto fuoristrada dell¡¯anno nella categoria ¡°Veicoli speciali¡± dai lettori della rivista ¡°Off-Road¡±.
IL PROTOTIPO E LA PRODUZIONE IN SERIE
¡ª ?La storia di Unimog? Il nome ¨¨ l¡¯abbreviazione, dal tedesco, di ¡°veicolo universale a motore¡±, e l¡¯origine data 1946. Allora venne creato il prototipo del mezzo industriale equipaggiato con motore Daimler a benzina da 1,7 litri da 25 cavalli. Progetto firmato dall¡¯ingegner Albert Friedrich (gi¨¤ responsabile dei motori aeronautici di Daimler-Benz), che dal foglio bianco ide¨° l¡¯Unimog in collaborazione con la societ¨¤ Erhard & S?hne di Schw?bisch Gm¨¹nd. Questa azienda (fatto curioso) era il fornitore dei posacenere montati sulle berline della Stella di Stoccarda. L¡¯obiettivo? Creare una macchina destinata all¡¯agricoltura. Un mezzo alternativo ai comuni trattori, pi¨´ pratico e adatto anche alla strada (il prototipo raggiungeva i 50 km/h, il doppio rispetto a un trattore agricolo).
LE INNOVAZIONI MECCANICHE
¡ª ?Diverse e sostanziali le novit¨¤ sul piano meccanico e degli allestimenti. Unimog era dotato di assali smorzati e molleggiati; trazione integrale e bloccaggi dei differenziali (all¡¯anteriore e al posteriore); freni non solamente al retrotreno, ma anche sull¡¯asse anteriore. Inoltre, la cabina di guida (a due posti) montava sedili imbottiti e capote chiusa. La capacit¨¤ di carico? Straordinaria. Unimog aveva una superficie di carico ausiliaria sopra l¡¯assale posteriore con una portata di 1 tonnellata, e poteva montare attrezzi tanto sulla parte anteriore, quanto al centro e su quella posteriore. La ripartizione statica del peso prevedeva il 66% della massa sull¡¯asse anteriore e il 33% sul posteriore. A completare il quadro le prese di forza anteriore, centrale e posteriore, e le prese di forza per attrezzi.
IL SECONDO DOPOGUERRA
¡ª ?Nel 1949 venne avviata la produzione di serie negli stabilimenti Maschinenfabrik Boehringer di G?ppingen, a quaranta chilometri da Stoccarda, del modello 70200, che montava il motore da 25 cavalli. Tra le principali serie prodotte nel corso dei decenni la 404.1 (U 82) costruita tra il 1955 e il 1977, il primo Unimog a passo lungo, che montava un motore benzina da 2,2 litri 6 cilindri da 82 cavalli derivato dalla produzione automobilistica della Stella. L¡¯autocarro era lungo 5 metri per 2,15 in larghezza e 2,29 in altezza, con un passo di 2,9 metri.
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GLI EPISODI CURIOSI
¡ª ?Tra le tante applicazioni recenti (e non) la possibilit¨¤ d¡¯utilizzare Unimog come motrice di convogli ferroviari. L¡¯Unimog in versione bimodale (dotato di serie sia di pneumatici sia di cerchi speciali per l¡¯esercizio su rotaia), infatti, si pu¨° impiegare anche in questo modo, sfruttando l¡¯elevata coppia del motore diesel (che oggi ¨¨ Euro 6) e le ridotte emissioni rispetto a una tradizionale motrice a gasolio. Una tipologia d¡¯impiego che gi¨¤ nei primi anni Sessanta era stata testata con alcune consegne in Germania del modello 411a che poteva rimorchiare sino a 800 tonnellate di carico.
I RECORD
¡ª ?Un mezzo che non conosce confini. Tanto che Unimog ancora oggi detiene un record per veicoli a combustione termica, avendo viaggiato nel dicembre 2019 a quota 6.694 metri su un vulcano cileno, l¡¯Ojos del Salado, per installare alcune radio d¡¯emergenza; oltre a essere sistematicamente impiegato in tante localit¨¤ montuose in Europa e non.
UNIMOG OGGI
¡ª ?L¡¯attuale generazione di Unimog ¨¨ ampiamente utilizzata nella manutenzione della rete stradale e nelle localit¨¤ di montagna anche per attivit¨¤ sulla neve, oltre che nelle esigenze legate al pronto intervento e al soccorso. Basato su un telaio a longheroni e traverse, Unimog ¨¨ proposto in diversi allestimenti e dimensioni (di base, una gamma a passo corto, pari a 2,9 metri, e una a passo lungo, di 3,9 metri, che misura 6,2 metri in lunghezza), con motorizzazioni Euro 6. Al top di gamma il 6 cilindri in linea da 299 cavalli che consente al modello di punta, l¡¯U 530, di viaggiare su strada a 90 km/h.
ALTEZZA DA TERRA DA RECORD
¡ª ?L¡¯attuale generazione di Unimog ha una capacit¨¤ di guado di 1,2 metri e un¡¯altezza libera dal suolo fino a 50 centimetri. Sul piano meccanico, trazione integrale con tre bloccaggi al 100% dei differenziali; sospensioni con molle elicoidali; una capacit¨¤ di salita del 100% (pari a 45¡ã) con il rapporto fuoristrada; un cambio manuale automatizzato a 8 marce con rapporto fuoristrada. E una capacit¨¤ torsionale di ben 600 millimetri. L¡¯asse posteriore sterzante ¨¨ un plus di particolare interesse. Inalterata l¡¯anima fuoristradistica, grazie agli assali a portale (assi e trasmissione hanno cos¨¬ un¡¯altezza dal suolo maggiore). E l¡¯innovativa trazione sinergica EasyDrive, che combina la trazione idrostatica con i vantaggi del cambio manuale. In sostanza, Unimog si pu¨° muovere durante il lavoro a una velocit¨¤ regolata in modo continuativo, da 0 a 50 km/h, indipendentemente dal regime del motore. Cos¨¬, tramite la funzione Tempomat, si regola la velocit¨¤ di lavoro evitando di usurare la frizione. All¡¯occorrenza il conducente pu¨° commutare la trazione da idrostatica a meccanica.
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