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McLaren: partnership ¡°top secret¡± con Lockheed-Martin
La nera Artura ¨¨ parcheggiata l¨¬, in mezzo alla strada che costeggia gli edifici chiari del Kelly Johnson Advanced Development Center. Dietro, la sagoma scura e affusolata del Darkstar, il finto ricognitore sperimentale portato in volo da Tom Cruise in Top Gun: Maverick, a contrastare con le forme taglienti e sgraziate di una icona (vera, questa volta) dell¡¯aviazione militare, l¡¯F-117 Nighthawk, esposto come "gate guardian" per fare gli onori di casa. Ma cosa ci fa la prima supercar ibrida di McLaren a Palmdale, California, in uno dei luoghi pi¨´ segreti d¡¯America, il quartier generale di Skunk Works??
NEL SEGNO DELLA PUZZOLA
¡ª ?Se pi¨´ o meno tutti avranno sentito parlare di Lockheed Martin, primo defense contractor del Pentagono davanti a big come Boeing, Raytheon, Northrop Grumman e General Dynamics, non si pu¨° dare per scontato che valga lo stesso anche per Skunk Works, il soprannome ufficiale attraverso cui appassionati e addetti ai lavori evitano di ricorrere al pi¨´ istituzionale Lockheed Martin Advanced Development Programs. Siamo certi, tuttavia, che basta una breve lista dei progetti pi¨´ celebri della puzzola (Skunk appunto, presente anche nel simbolo) per permettere anche ai meno esperti in campo aeronautico di capire subito di cosa stiamo parlando. Qui sono stati concepiti il rivoluzionario F-35 Lightning, il poderoso F-22 Raptor, il gi¨¤ citato F-117, l¡¯aereo invisibile che ha sovvertito le regole con cui si costruiscono ¨C e si impiegano ¨C gli aerei militari. Skunk Works ¨¨, di fatto, il cuore pulsante dell¡¯industria aerospaziale statunitense, la divisione che rappresenta il fiore all¡¯occhiello di Lockheed Martin anche e soprattutto nel campo dei progetti segreti, i cosiddetti "black projects" sviluppati nella celeberrima Area 51. Nel suo curriculum ci sono infatti anche l¡¯SR-71 Blackbird, che con i suoi 3.540 km/h ¨¨ tutt¡¯ora l¡¯aereo pi¨´ veloce ad essere mai entrato in servizio operativo, e il mitico U-2, l¡¯aereo spia della Cia che, armato soltanto di potentissime fotocamere, ¨¨ stato protagonista di alcune delle missioni pi¨´ ardite della guerra fredda. Entrambi ricognitori, entrambi figli della matita del visionario Clarence "Kelly" Johnson, una delle menti pi¨´ geniali del ventesimo? secolo nel campo della tecnologia dei trasporti.?
LA PARTNERSHIP
¡ª ?La notizia di questi giorni ¨C e torniamo alla Artura parcheggiata di fronte al mockup del Darkstar ¨C ¨¨ che Lockheed Martin Skunk Works ha sottoscritto un accordo di partnership proprio con McLaren Automotive, dunque l¡¯azienda produttrice di auto stradali e non la sorella McLaren Racing Limited, che invece si occupa delle monoposto di Formula 1. Lo scopo? "Impiegare il nuovo sistema di progettazione che Skunk Works ha sviluppato per il mondo dell¡¯aviazione" si legge nel comunicato ufficiale "anche in ambito automotive, per il design di rivoluzionarie supercar ad alte prestazioni". Il riferimento ¨¨, in particolare, ad un software sviluppato per sistemi aeronautici ad alta velocit¨¤ che consentirebbe, anche in campo automobilistico, di operare "in modo pi¨´ accurato e rapido rispetto ai metodi di progettazione tradizionali". E quindi??
TOP SECRET
¡ª ?Dalle formulazioni molto vaghe del comunicato stampa appare chiaro che n¨¦ Lockheed Martin n¨¦ McLaren intendano scendere troppo nei dettagli, rivelando la natura specifica della collaborazione. E d¡¯altra parte sarebbe quasi sorprendente il contrario, visto che in Skunk Works il "top secret" ¨¨ prassi quotidiana. "McLaren ¨¨ un¡¯azienda pionieristica che si ¨¨ sempre spinta al limite, alla ricerca di innovative e rivoluzionarie tecnologie da impiegare nella realizzazione della supercar definitiva", ha spiegato il direttore tecnico di Woking Darren Goddard. "Lavorare assieme a una company iconica e cos¨¬ rinomata per la sua visione del futuro ¨¨ una cosa quasi naturale per noi. Speriamo sia l¡¯inizio di una lunga e ancora pi¨´ profonda collaborazione di cui i nostri clienti potranno beneficiare nel lungo periodo". Insomma, bocche cucite e un velo di mistero, che, quando si parla di Skunk Works, viene quasi da s¨¦. Di una cosa per¨° possiamo essere quasi certi: non ci sar¨¤ un travaso di know-how riguardante le tecnologie stealth. Dunque no, le prossime supercar di Woking non saranno invisibili agli autovelox. Anche se, ne siamo sicuri, qualcuno ci stava gi¨¤ sperando.
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