Lo stabilimento diventa sede del nuovo polo per i veicoli commerciali e si prepara a produrre la nuova versione della citycar, ma in vista c¡¯¨¨ la crisi: ¡°Abbiamo preso molte decisioni impopolari per evitare la situazione di Volkswagen¡±
Non poche le parole scelte da Carlos Tavares in occasione dell¡¯inaugurazione a Torino del nuovo polo globale per i veicoli commerciali al Mirafiori Automotive Park 2030. Nasce cos¨¬ un centro di coordinamento unico e globale tra marketing e sviluppo di nuovi prodotti: "Il nostro obiettivo ¨¨ quello di diventare leader mondiali in un segmento molto redditizio, che rappresenta un terzo del nostro fatturato". Resta per Tavares comunque una giornata che lo chiama a commentare anche?scenari automobilistici, di stretta attualit¨¤. L¡¯argomento naturalmente non ¨¨ lo stop al progetto di realizzare una gigafactory per la produzione di batterie con la riconversione dello stabilimento di Termoli, con un contributo statale che sembra ormai sfumato. Sul tavolo c¡¯¨¨ l¡¯intero ruolo del gruppo in Stellantis in Italia, con la necessit¨¤ di nuove scelte strategiche capaci di adeguarsi al generale rallentamento della domanda di auto elettriche.
Ancora Italia
¡ª ?"L'arrivo della Fiat 500 ibrida a Mirafiori ¨¨ confermato a inizio 2026¡± ha sottolineato il Ceo del gruppo. "Ci piacerebbe produrre di pi¨´ a Mirafiori, in particolare la nostra tecnologia mild hybrid, perch¨¦ permette di ridurre le emissioni. Vogliamo produrre pi¨´ cambi eDct a Mirafiori" ha ribadito. All¡¯altro volto dello stabilimento che parla invece del marchio Maserati, Tavares dedica parole oggettivamente pi¨´ difficili da comprendere: "Abbiamo fatto miglioramenti significativi in termini di qualit¨¤ e portato la giusta tecnologia. Ora abbiamo anche il motore Folgore, un Bev puro. Abbiamo ancora lavoro significativo da fare sul marketing perch¨¦ quello che vedo ¨¨ che abbiamo una struttura dei costi che dovrebbe permetterci di garantire la sostenibilit¨¤ di Maserati. Non credo che abbiamo fatto abbastanza per posizionare Maserati sul segmento del lusso". Queste parole sembrano cos¨¬ silenziare le polemiche sulla mancata cessione del marchio del Tridente a Ferrari.
Troppa Europa
¡ª ?Dopo mesi di polemiche, la discussione sull¡¯utilizzo delle fabbriche italiane Stellantis riparte proprio da Mirafiori, inattiva fino all¡¯11 ottobre prossimo per mancanza di ordini dell¡¯attuale modello di 500 elettrica. Ma c'¨¨ di pi¨´. Secondo i dati forniti da Fim-Cisl, dal 30 giugno 2021 al 30 giugno 2024 il numero degli operai impiegati?da Stellantis nei suoi stabilimenti ¨¨ sceso da 26.175 a 21.172, segnando dunque un arretramento netto?, risultato principalmente di esodi volontari, prepensionamenti, pensionamenti, che ¨¨ coinciso con la nascita di Stellantis. "Abbiamo preso molte decisioni impopolari per evitare la situazione di Volkswagen che non sono state ben capite, forse perch¨¦ a volte non le abbiamo spiegate bene" ha puntualizzato Tavares, facendo riferimento alla situazione che vive il gruppo di Wolfsburg, con la ventilata possibilit¨¤ della chiusura di un significativo numero di fabbriche e il licenziamento di un sensibile numero di addetti. "Continueremo a costruire un modello di business sostenibile in Italia, un modello che richiede il sostegno dei sindacati, dei fornitori e delle istituzioni", ha aggiunto Tavares, che sul fronte europeo deve comunque convivere con la sgradita eventualit¨¤ di una revisione dei limiti massimi di anidride carbonica concessi alle vetture. ¡°Gli obiettivi fissati dall'Unione europea sulla riduzione di emissioni per il settore automotive al 2025 sono stati imposti dall'alto e sono stati brutali, noi abbiamo lavorato molto per attenerci alla regolamentazione e la rispettiamo. ? stata fissata la cornice entro la quale si deve competere e noi competiamo".
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