Sono 256,6 milioni di euro. Lo ha annunciato il ministro Adolfo Urso. Carlos Tavares: "Nella regione europea c'¨¨ caos regolatorio". Sindacati pronti alla mobilitazione
La fabbrica di Termoli designata per la costruzione di batterie per auto elettriche perde i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta di poco pi¨´?256,6 milioni di euro per la realizzazione della nuova gigafactory. Lo stanziamento complessivo per la creazione del nuovo impianto, che sarebbe dovuto essere pronto nel 2026, ¨¨ di 2,09 miliardi di euro. Il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato il ritiro dei fondi Pnrr al tavolo che si ¨¨ tenuto nella sede del dicastero in via Molise a Roma con il presidente della regione, i rappresentati della Acc (l'alleanza tra Stellantis, Mercedes e Total tramite la Saft), di Stellantis e dei sindacati.?
incertezza
¡ª ?Secondo quanto si apprende dalla riunione, Acc avrebbe manifestato incertezza sui tempi di realizzazione delle gigafactory di Termoli e di Kaiserslautern, a causa della necessit¨¤ di sviluppare una tecnologia pi¨´ performante capace di rendere le batterie elettriche pi¨´ efficienti e con minori costi di produzione. Di fonte ad una "incertezza sui tempi di realizzazione delle gigafactory di Termoli" il ministro Adolfo Urso, facendo seguito a quanto gi¨¤ detto ad agosto al Meeting di Rimini, "ha comunicato che proceder¨¤ a ricollocare i fondi Pnrr (che devono essere collocati entro il 2026, ndr) destinati alla gigafactory verso altri investimenti coerenti con la transizione energetica del comparto" ma "ha assicurato che da parte del governo c'¨¨ la disponibilit¨¤ a valutare di destinare ulteriori fondi, di altra natura, quando Acc sar¨¤ in grado di presentare il nuovo piano industriale per Termoli comprensivo della nuova tecnologia".?
caos in europa
¡ª ?"Nella regione europea c'¨¨ caos regolatorio" e "siccome vediamo indecisione, non solo nelle normative, adattiamo la capacit¨¤ produttiva in base alle vendite di Bev. Se la domanda c'¨¨, aumentiamo la produzione, altrimenti sarebbe un bagno di sangue" ha replicato il Ceo di Stellantis Carlos Tavares. Su Termoli sottolinea che "riprogrammeremo le tempistiche fino a quando sar¨¤ necessario. Quando le vendite di Bev in Europa saranno prevedibili - ha ribadito - investiremo e lo faremo nei Paesi di riferimento, Italia e Germania, ma dipende dalle capacit¨¤ dei governi europei. Noi stiamo facendo la nostra parte". E ancora: "I governi si stanno tirando indietro nel sostegno alla classe media e quindi, nonostante stiamo portando auto sotto i 25mila euro, i clienti esitano, forse anche per i punti di ricarica".
mobilitazione
¡ª ?I sindacati?Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uilm e Associazione Quadri hanno aggiunto che il prossimo incontro al ministero su Termoli ¨¨ previsto a ottobre ma nel frattempo ci sar¨¤ una mobilitazione. "Stellantis ha assicurato in linea di principio che con la produzione degli attuali motori garantir¨¤ la continuit¨¤ dello stabilimento di meccaniche di Termoli, tuttavia non ha individuato nuovi prodotti in grado di compensare il progressivo calo dei volumi e la preannunciata fine del Fire e oggi si ricorre in maniera massiccia all'utilizzo di ammortizzatori sociali".
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