Il capo di Stellantis contro l'Acea, l'Associazione europea dei costruttori di automobili. Sotto la lente la richiesta di posticipare di due anni (2027) l¡¯applicazione, prevista per il 2025, delle regole rafforzate sulle emissioni di CO2
Il mercato dell'auto elettrica in Europa ¨¨ in crisi. Le previsioni di vendita dei modelli a batteria non sono state rispettate, con il mercato dell'elettrico bloccato in Germania soprattutto dopo il ritiro dei sussidi. L'Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea, di cui l'ad Renault, Luca de Meo ¨¨ presidente) ha chiesto all'Unione Europea, in via non ufficiale con un documento informale, di attivare una procedura d'emergenza per rinviare di due anni l'applicazione, prevista per il 2025, delle sue norme pi¨´ severe sulle emissioni di CO2. Il risultato con l'inasprimento delle norme dello standard Cafe (Corporate average fuel economy), che dal prossimo anno prevedono emissioni medie di 93,6 g/km di anidride carbonica, ¨¨ semplice: vendere pi¨´ auto elettriche per evitare pesanti multe destinate a chi non rispetta la soglia media di emissioni di CO2 per tutti i nuovi veicoli venduti. Secondo le stime di Acea, contenute nella bozza del documento, raggiungere questo obiettivo richiederebbe alle case automobilistiche di interrompere la produzione di circa 2 milioni di auto o di essere esposte a multe che potrebbero raggiungere i 13 miliardi di euro per le autovetture e altri 3 miliardi di euro per i furgoni.
"ora di corsa"
¡ª ?A tuonare contro la richiesta di Acea (associazione da cui Stellantis ¨¨ uscita nel 2022) si ¨¨ scagliato Carlos Tavares, numero uno del gruppo italo-francese: "Sarebbe surreale cambiare le regole europee sulle emissioni di CO2 ora, come chiedono alcune case automobilistiche". L'ad di Stellantis ha dichiarato che: "Dal punto di vista della concorrenza, che ¨¨ cos¨¬ cara all'Unione europea, sarebbe surreale cambiare le regole ora". Dopo il chiaro riferimento all'apertura dell'Unione europea ai costruttori cinesi Tavares ha proseguito: "Tutti conoscono le regole da molto tempo, tutti hanno avuto il tempo di prepararsi, e quindi ora stiamo correndo". Il Ceo di Stellantis mette sotto la lente il prezzo delle auto elettriche come principale deterrente alla loro diffusione: "Siamo in un sistema in cui l¡¯autorit¨¤ di regolamentazione vuole che i consumatori comprino queste auto, e il consumatore dice no grazie, non a quel prezzo. Ma ora abbiamo le auto, ci siamo organizzati per realizzare le vendite necessarie, stiamo soffiando sul collo di Tesla. E ci viene detto che ci saranno disastri. Avrebbero dovuto pensarci prima". La gamma di Stellantis vede non solo nuovi modelli elettrici ma anche 30 nuove ibride distribuite con i suoi 15 marchi entro la fine del 2024. Stellantis non acquister¨¤ "crediti" che permettono ai produttori pi¨´ inquinanti di unire le forze con i meno inquinanti, come Tesla. "Il gruppo?si ¨¨ imposto da un punto di vista etico di non acquistare crediti perch¨¦ pensiamo di dover davvero dare un contributo alla riduzione delle emissioni" ha concluso Tavares.
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