Come avvenuto anche per il mercato nazionale, le immatricolazioni di auto nuove in Europa sono cresciute del 3,1% nel mese di settembre 2020. Nel saldo da inizio anno, per¨°, la flessione ¨¨ del 28,8%, quasi tre milioni di auto in meno
A settembre 2020 il mercato auto in Europa ha registrato 933.987 nuove immatricolazioni, il 3,1% in pi¨´ rispetto allo stesso mese del 2019. Un risultato in linea con le tendenze di molti mercati nazionali, incluso quello italiano che ¨¨ volato a +9,54%, e che riflette il rimbalzo che segue la fase di lockdown legata all¡¯epidemia di coronavirus. Da gennaio, tuttavia, il dato ¨¨ negativo: 7.058.090 registrazioni di nuove auto contro i quasi dieci del periodo gennaio-settembre 2019. Il 28,8% in meno secondo i dati diffusi da Acea, l¡¯Associazione dei costruttori europei. Tutti i Paesi dell¡¯Unione mostrano dati negativi, effetto della pandemia in corso e in alcuni casi di vendite in affanno per ragioni locali. I passivi pi¨´ pesanti da inizio anno si registrano in Croazia (-45%), Portogallo (-39,3%) e Spagna (-38,3%); risultati comunque negativi ma meno pesanti in Finlandia (-16,5%), Danimarca (-18,1%) e Svezia (-18,2%). Per quanto riguarda il mercato italiano, da gennaio perso il 34,2% di immatricolazioni.
LO SCORPORO
¡ª ?Se prendiamo il solo dato di settembre, le immatricolazioni complessive nei paesi Ue sono state 933,987 contro le 906,197 dello stesso mese del 2019. Tra i mercati pi¨´ importanti, nel nono mese dell¡¯anno in Germania 265.227 immatricolazioni (-25%), in Francia 168.289 (-28,9%) e in Italia 156.132 (+9,5%). Dati decisamente positivi in Romania (10.878, +79,9%), Irlanda (5.669, +65,9%), Slovacchia (6.350, +31%) e Grecia (7.107, +20,5%).
I RISULTATI DEI GRUPPI
¡ª ?Inevitabilmente negativi i dati sulle immatricolazioni del periodo gennaio-settembre suddivise per i gruppi automobilistici, tutti accusano il colpo. Nella sola Unione europea - senza Regno Unito e Paesi Efta ¨C il gruppo Volkswagen ha visto le proprie vendite diminuire dello 26,8% - da 2.476.556 a 1.812.437 - rispetto ai primi nove mesi del 2019. La quota di mercato del gruppo di Wolfsburg ¨¨ per¨° cresciuta dal 25 al 25,7 percento. Il gruppo Psa ha lasciato sul terreno il 35,8%, passando da 1.682.309 a 1.079.589 e vedendo la propria quota scendere dal 17 al 15,3%. Il gruppo Renault registra -30,8% con 812.554 immatricolazioni rispetto a 1.173.422 di un anno fa; quota di mercato in leggera discesa da 11,8 a 11,5 percento. Le 508.368 immatricolazioni di Hyundai group rappresentano il 21,6% in meno rispetto alle 648.382 del 2019, ma la quota dei coreani cresce dal 6,5 al 7,2 percento. Non sorride neppure un gruppo premium come Bmw: le 564.341 immatricolazioni sono il 18,7% in meno rispetto alle 458.890 del 2019; market share in crescita dal 5,7 al 6,5 percento. Fca segna 691.728 immatricolazioni contro 458.744, il 33,7% in meno e una quota di mercato che si contrae da 7 a 6,5 percento. Daimler ha registrato 583.807 nuove auto contro le 431.046 del 2019, sul -26,2% complessivo pesa il crollo di vendite di Smart (-82%) che ha rinunciato del tutto ai motori termici; market share in leggera crescita dal 5,9 al 6,1%. Pi¨´ contenuta la contrazione di Toyota che lascia sul campo il 18,1% delle immatricolazioni e passando da 490.663 a 401.919 e aumenta la propria quota dal 5 al 5,7% del mercato. Ford, invece, perde il 33,5% registrando 357.362 nuove immatricolazioni contro le 537.729 di un anno fa; in calo anche il market share ridottosi dal 5,4 al 5,1 percento. Volvo in discesa da 190.511 a 154.119 targhe (-19,1%) e quota di mercato che passa da 1,9 a 2,2 percento. Nissan da 221.658 a 152.168 (-31,4); Mazda da 144.133 a 81.890 (-43,2%); Mitsubishi da 94.888 a 68.173 (-28,2%) e il gruppo Jaguar-Land Rover da 79.395 a 48.563 (-38,8%). Chiude Honda che passa dalle 55.650 immatricolazioni di un anno fa alle 35.734 di oggi (-35,8%).
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