I dati relativi al primo semestre 2020 sulle vendite delle auto ad alimentazioni alternative sono positivi e in controtendenza rispetto al crollo di benzina e diesel ma dipendono strettamente dagli incentivi pubblici e dalle limitazioni contro i veicoli tradizionali
Rispetto ai numeri negativi determinati dal Covid-19 nel settore automobilistico in generale, sono in controtendenza quelli relativi alle alimentazioni alternative: ovvero auto a gas, ibride ed elettriche. I numeri diffusi da Acea (l'associazione dei costruttori europei) ed elaborati da Anfia (filiera automobilistica italiana) dicono +20,6% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre benzina e diesel insieme sono crollate a -46%. Vanno forte soprattutto elettriche (+34,8%) e ibride (+15,7% mild e full unite, +114,3% le plug-in). L'inizio del boom? Non proprio. Perch¨¦ non si deve dimenticare mai di afferrare le statistiche con un paio di pinze.
VENDITE AUTO EUROPA: LE ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE
¡ª ?Il rapporto Acea analizza le auto alimentate non a sola benzina o gasolio e immatricolate da gennaio a giugno 2020 nelle nazioni Ue tranne Bulgaria, Croazia e Malta, in quelle Efta (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e nel Regno Unito. Su un mercato che ha raccolto complessivamente 5,08 milioni di nuove immatricolazioni (-39% sul 2019), le alimentazioni alternative incidono per il 19,5%, pari a 988.550 unit¨¤. La loro crescita del 20,6% cattura l'attenzione, se paragonata ai devastanti -45,4% e -46% rispettivamente per le auto a benzina e diesel. Perch¨¦? Le ragioni sono due, strettamente interconnesse: decisioni politiche (incentivi e non solo) e sensibile aumento nell'offerta di modelli, il secondo fattore segue da vicino il primo. La questione ¨¨ nota: le recenti normative europee in fatto di emissioni di CO2 hanno costretto i produttori ad orientarsi verso forme pi¨´ o meno spinte di elettrificazione, da qui l'aumento dell'offerta. Ma questi veicoli, i cui prezzi non sono certo inferiori alle corrispondenti versioni solo termiche e, per quanto riguarda le auto alla spina, comportano anche difficolt¨¤ nei rifornimenti a causa di infrastruttura scarsa e tempi di ricarica lunghi, avrebbero avuto uno sviluppo differente se le autorit¨¤ continentali, nazionali e locali non fossero intervenute attraverso incentivi pi¨´ o meno consistenti e limitazioni sempre pi¨´ stringenti alla circolazione delle termiche tradizionali.
AUTO ELETTRICHE ED ELETTRIFICATE PARI NON SONO
¡ª ?Tuttavia nello studio Acea i veicoli a ricarica esterna sono raggruppati e chiamati semplicemente auto elettriche: nella stessa statistica ci sono auto elettriche e ibride plug-in. Si tratta di veicoli dalla diversa tecnologia, diverso impatto energetico, diversa gestione tecnica ed economica, diverse fasce di prezzo. La statistica include perfino i veicoli ad idrogeno, numericamente irrilevanti ma dotati di tecnologia radicalmente diversa). Vengono inseriti anche gli elettrici con range extender. Insieme le vendite dei veicoli elettrificati a ricarica esterna sono aumentate nel primo semestre del 61,5%.
AUTO IBRIDE E IBRIDE QUANTO BASTA
¡ª ?Altra avvertenza, nel rapporto vengono messi nella stessa voce i veicoli ibridi autoricaricabili (noti anche come full hybrid) e gli ibridi leggeri, cio¨¨ i mild hybrid. Insieme hanno registrato un bel +15,7% da gennaio a giugno. Fatto sta che un veicolo full hybrid ha una vera catena di propulsione elettrica in grado di sostenere la marcia, sebbene per pochi chilometri: motore pi¨´ potente e batteria pi¨´ capace. In un'auto mild invece l'apparato elettrico pu¨° solo assistere il motore termico nelle fasi iniziali dell'accelerazione ma non pu¨° fornire indipendentemente la forza per la trazione. Entrambe le tecnologie hanno interessanti vantaggi compensati da alcuni compromessi necessari. Insieme offrono un valido aiuto verso il contenimento dei consumi e quindi delle emissioni. L'offerta di veicoli mild ¨¨ crescente per ragioni di costi.
LEGGI ANCHE
QUOTA DI MERCATO AUTO ELETTRIFICATE: L'OCEANO ¨¨ ANCORA GRANDE
¡ª ?Ma quanto ¨¨ il peso delle elettriche sull¡¯intero mercato auto? Nei primi sei mesi del 2020 le auto elettriche hanno totalizzato il 4,4% delle nuove immatricolazioni; le ibride plug-in rappresentano nello stesso periodo il 3,5%; le ibride full e mild insieme sono al 10,1%. In numeri assoluti: su 5.081.022 autovetture immatricolate, le elettriche sono state 221.171. Un aumento colossale rispetto ad un anno fa quando furono 166.678 sul totale di 8.426.190 (pari ad una quota di circa il 2%); ma sempre una goccia nell'oceano.
ABBIAMO CHIUSO IL GAS
¡ª ?In Italia, nel primo semestre 2020 ¨¨ stato venduto il 68% delle auto alimentate a gas dell¡¯intera area Ue-Efta-Uk. Nel periodo considerato sono state immatricolate nel nostro Paese solo 50.759 unit¨¤, un calo del 43%. I motivi sono molteplici; da un lato il mai veramente risolto nodo della rete di rifornimento, concentrata in alcune regioni e praticamente assente in altre. Dall'altro la concorrenza sempre pi¨´ forte delle ibride, le quali godono di agevolazioni spesso superiori e prezzi di acquisto analoghi se non inferiori. Per gli stessi motivi, i modelli nei listini sono anche molto pochi. A livello europeo le immatricolazioni (che oltre a Gpl e metano comprendono anche i veicoli ad etanolo, numericamente irrilevanti) sono state 74.610, pari al -41,4% rispetto ad un anno fa.
ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE PER NAZIONE: LOCOMOTIVE E RIMORCHI
¡ª ?In Europa (intesa come UE-Efta-UK) sono cinque i mercati di riferimento, quelli associati alle nazioni pi¨´ grandi: Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito. La Francia guida la classifica della maggior quota di mercato di auto elettriche, il 6,3%; ¨¨ quasi il doppio della Germania che totalizza il 3,7%; i britannici sono al 4,7%, Italia 1,7% e Spagna 1,5%. In assoluto il record appartiene alla Norvegia col 48,1%, si tratta per¨° di un caso non replicabile per dimensioni (5,3 milioni di abitanti contro gli 83 della Germania e i 60 dell'Italia), politiche fiscali (fortissimi incentivi) e profondi introiti dalle esportazioni petrolifere. Le ibride plug-in pesano per il 4,1% in Germania, il 2,8% in Francia, il 3% in UK, l'1,6% in Spagna e l'1% da noi. Nelle ibride full e mild guida il Regno Unito col 14%; i britannici stanno imbracciando con forza le mild, +122,4% nel primo semestre 2020, secondo i dati della Smmt, la locale associazione dei costruttori e rivenditori di auto. Seguono Spagna (13,6%), Italia (10,7%), Germania (9,1%) e Francia (8,5%). Tutto ci¨° a fronte di una quota europea del 52,7% per la benzina e del 27,9% per il diesel.
? RIPRODUZIONE RISERVATA