Quattro ruote sterzanti e due cingoli per un modello unico del Typ 2, costruito negli Anni 60. ? stato perfettamente restaurato e si pu¨° ammirare al Museo Volkswagen di Hannover
Il Bulli occupa un posto speciale nella storia di Volkswagen. ? stato molto popolare, diventando un'icona per milioni di persone. Sul canale YouTube della casa tedesca c'¨¨ un video che ci fa dare un'occhiata alla storia di questo modello visitando la divisione vintage di Volkswagen Veicoli Commerciali in Germania, mettendo in evidenza alcuni dei Bulli pi¨´ importanti prodotti dall'azienda. Tra questi ci sono stati due esemplari dell'Half-Track Fox, ma solo uno ¨¨ giunto ai giorni nostri. Ha fatto parte in passato della collezione del museo Porsche di Gm¨¹nd, ma solo nel 2018 ¨¨ stato acquisito dalla Volkswagen Classic Commercial Vehicles che ne ha avviato il restauro integrale. Era di un signore austriaco che, nel maggio 1962, acquist¨° un classico?T1 Typ 2 per utilizzarlo in montagna, ma direttamente sui terreni innevati, motivo per il quale lo affid¨° ad un meccanico viennese che si occup¨° della trasformazione.
VELOCIT¨¤ MASSIMA 35 km/h
¡ª ?Il bravissimo meccanico in questione si chiamava?Kurt Kretzner e trascorse quattro anni tra il progetto e la costruzione di quello che sarebbe diventato noto come Half-Track Fox. Questo Bulli 'cingolato' sfoggia quattro assi: i due anteriori, con pneumatici da 14 pollici, sterzano il veicolo, mentre i due posteriori sono dotati di un meccanismo di trasmissione a catena che trasforma gli spinner da 13 pollici in cingoli. La configurazione consente al mezzo di avere un raggio di sterzata di circa 10 metri.?Non si potevano ovviamente pretendere prestazioni velocistiche, dato che il motore ¨¨ quello originale, ovvero il quattro cilindri da 1.192 cc raffreddato ad aria da 33,5 cavalli: tra aumento di peso e limiti pratici delle ruote cingolate, questo Bulli da neve non supera i 35 km/h. Per¨° pu¨° girare su stesso, ogni ruota ¨¨ dotata di un proprio freno e non manca un differenziale a slittamento limitato per assicurare fluidit¨¤ nel movimento.
IL LAVORO DI RESTAURO
¡ª ?La prima?riapparizione ¨¨ nel 1985, anno in cui, prima il Museo Porsche di Gm¨¹nd e poi il club Bulli locale, cercarono di restaurarlo, senza riuscirci.?Nel 2018 l¡¯unico esemplare sopravvissuto ¨¨ finito nelle mani di Volkswagen Classic Vehicles che non ha badato a spese per rimetterlo completamente a nuovo, sia a livello meccanico che di carrozzeria. Per quanto riguarda gli interni, mancando la documentazione dell¡¯epoca, gli ingegneri tedeschi hanno avuto mano libera, optando per rivestimenti in legno di faggio e pino. Ultimato nel 2022, il Bulli cingolato ¨¨ in esposizione nel Museo Volkswagen di Hannover ma ha fatto un'uscita ufficiale nel febbraio di quell'anno, attraversando un campo innevato e suscitando l'ammirazione di un tempo.
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