Il presidente Aniasa Alberto Viano spiega che gli aiuti sono arrivati quando il mercato era cambiato a causa della guerra e sottolinea l'urgenza dello sviluppo della rete di ricarica per auto elettriche e plug-in
"Gli incentivi devono essere pi¨´ equilibrati o ¨¨ meglio che non ci siano". Alberto Viano, presidente di Aniasa, l'associazione nazionale dell'autonoleggio, car sharing e automotive digital, ¨¨ netto sugli aiuti statali. Alla presentazione del 21¡ã rapporto sull'attivit¨¤ degli associati, in un appuntamento perlopi¨´ dedicato agli operatori del settore, argomenta quanto detto. Serve per¨° una premessa opportuna: dagli incentivi 2022, 650 milioni in totale, sono state escluse le aziende di autonoleggio, ad eccezione di un 5% del monte di 445 milioni destinato alle auto elettriche e alle ibride plug-in per il car sharing. Ad aggravare i problemi del settore, ma anche dell'intero mercato, c'¨¨ la scarsit¨¤ di offerta di auto nuove prodotte provocata da una serie di fattori: crisi dei microchip, mancanza di materie prime, costo dell'energia, inflazione.
mercato cambiato
¡ª ?"Quello che ¨¨ successo con gli incentivi - prosegue Viano - difficilmente poteva essere architettato in modo peggiore. La promessa (degli incentivi, ndr) fatta in dicembre ha generato attesa. Abbiamo avuto gli incentivi cinque mesi dopo (sono partiti ufficialmente il 25 maggio, ndr) con un mercato cambiato perch¨¦ era scoppiata la guerra" in Ucraina. Il presidente Aniasa prosegue, dati alla mano, che avere negato a un settore come quello del noleggio la possibilit¨¤ di accesso agli incentivi ¨¨, di fatto, non avere permesso di mettere su strada auto con un minore impatto ambientale. Il caso eclatante ¨¨ quello delle ibride plug-in, il cui 47% dell'immatricolato ¨¨ proprio grazie al noleggio.?
l'infrastruttura prima
¡ª ?A questo punto, prosegue Viano, sarebbe "molto meglio utilizzare quei soldi per sviluppare la tecnologia di ricarica" anche per facilitare la posssibilit¨¤ di scelta della motorizzazione da parte dei clienti privati. In realt¨¤ il decreto dello scorso 6 aprile fissa in 650 milioni l'anno la cifra degli incentivi all'acquisto anche per 2023 e 2024. Il mercato dell'auto "funziona per come ¨¨ disegnata l'infrastruttura - spiega il presidente Aniasa -. In autostrada ogni 40 km ho una stazione di servizio. Per una ricarica da almeno 150 kWh che mi consenta tempi accettabili devo uscire". Una missione, quella delle colonnine pubbliche, adesso affidata ai 740 milioni stanziati dal Pnrr: al momento i punti pubblici di ricarica sono circa 23.500 a fronte di poco pi¨´ di 247 mila tra Bev e Phev circolanti, meno di un punto ogni 10 vetture che hanno bisogno della spina. Sull'offerta delle auto elettriche "le caratteristiche di oggi non sono del tutto mature per servire l'intera popolazione". Facile pensare ai due fattori principali nella decisione di acquisto: il prezzo di listino come ragione preponderante, seguita poi, con distacco, dalla questione autonomia/disponibilit¨¤ di colonnine.?
la scelta dell'europa
¡ª ?Nonostante tutto ci¨° Viano spiega che i pilastri del suo mandato sono la "profittabilit¨¤ e la capacit¨¤ di migliorare la mobilit¨¤ di questa nazione". Per questo motivo il dialogo con i ministeri che si occupano di mobilit¨¤ e trasporti ¨¨ costante e c'¨¨, spiega, la "consapevolezza" delle questioni che riguardano la mobilit¨¤ c'¨¨ ma si pu¨° scontrare con "blocchi di carattere idelogico". E poi uno sguardo all'Europa, il cui parlamento di Strasburgo ha appena votato il bando delle auto nuove termiche dal 2035: "Sta delineando le linee guida per le auto per il prosimo secolo".?
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