Terminati sul sito del Mise i 170 milioni a disposizione delle auto con motorizzazioni termiche piccole e poco inquinanti
Si ¨¨ esaurito ufficialmente il fondo 2022 per gli incentivi auto per le vetture di piccola cilindrata, ibride leggere e full hybrid. Sono finiti i 170 milioni di euro a disposizione per l'acquisto di macchine nuove con emissioni di anidride carbonica comprese tra 61 e 135 g/km. Ci¨° non significa che ancora per un certo periodo non possano essere disponibili sconti nelle concessionarie per una serie di ragioni che vanno dalla rinuncia del cliente a un finanziamento non approvato cui si sommano un'altra serie di motivi. Lo dimostra lo stesso contatore sulle disponibilit¨¤ del ministero dello Sviluppo economico che fluttua con le cifre a causa delle ragioni elencate in precedenza.
il cuore del mercato
¡ª ?La fascia di vetture con emissioni tra 61 e 135 g/km di emissioni di CO2 rappresenta il cuore del mercato in Italia, mettendo insieme auto con motori termici di piccola cilindrata, ibridi leggeri (mild hybrid) e full hybrid. Ovvero si tratta di auto che hanno costi di listino pi¨´ contenuti rispetto alle elettriche e alle ibride plug-in. Per queste ultime due categorie di motorizzazione rimangono invece buone dotazioni dei fondi previsti per il 2022. Sempre al momento della stesura di questo articolo per le elettriche (fascia 0-20) sono disponibili 187,3 milioni mentre per le plug-in (fascia 21-60) 202,6 milioni.?
quasi 11 milioni al giorno
¡ª ?Il meccanismo di incentivazione delle 61-135 prevede un contributo di 2 mila euro, per il consumatore si traduce in uno sconto, a fronte della rottamazione contestuale di un'auto con omologazione compresa tra Euro 0 ed Euro 4. Guardando al bicchiere mezzo pieno quindi questo significa che con gli incentivi nei prossimi mesi verranno tolte dalla strada 85 mila auto vecchie a fronte di altrettante in circolazione con lo standard di emissione pi¨´ aggiornato. La parte del bicchiere mezzo vuoto ¨¨ l'evidente insufficienza della misura per questa fascia di macchine. Considerando i 16 giorni lavorativi che sono trascorsi tra il 25 maggio (ma i precontratti validi potevano essere firmati dal 16 maggio) e il 13 giugno sono stati consumati 10,625 milioni di euro al giorno di incentivi. Un numero che dice poco per¨°. Ben pi¨´ significativo ¨¨ stato l'andamento delle prenotazioni nel solo primo giorno utile con 93,5 milioni consumati dalla mattina al pomeriggio. Si tratta di indicazioni chiare sull'attuale funzionamento del mercato.
soldi in calo
¡ª ?Con il fondo da 8,7 mliardi di euro per l'automotive stanziato dal governo lo scorso inverno ¨¨ stato previsto un piano triennale di incentivi all'acquisto di macchine nuove. Dal 2022 al 2024 saranno 650 i milioni di euro l'anno per sostenere la domanda. Il meccanismo previsto dall'esecutivo per¨° ¨¨ strutturato con una quota crescente nel tempo che vada ad elettriche e plug-in a scapito delle 61-135. Quindi nel 2023 il fondo per quest'ultima fascia sar¨¤ di 150 milioni e nel 2024 scender¨¤ a 120, secondo quanto stabilito dal decreto del 6 aprile 2022.
il nodo consegne
¡ª ?Sul beneficio degli incentivi erogati nel 2022 rimane per¨° il problema dei tempi in cui l'auto arrivi nelle mani dell'acquirente. Infatti il decreto prevede che tra la prenotazione e la consegna effettiva della macchina debbano passare al massimo 180 giorni, pena la decadenza dell'incentivo. Una condizione assai difficile dati i continui rallentamenti produttivi, se non stop, che le fabbriche auto stanno vivendo dall'inizio del 2020 per una somma di fattori: scarsit¨¤ di semiconduttori e materie prime, conseguenze dei lockdown provocati dalla pandemia da Covid-19 e da ultimo gli effetti della guerra in Ucraina. Gli addetti ai lavori dell'automotive hanno chiesto al governo una deroga, da 180 a 360 giorni per la consegna della vettura. Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha ipotizzato una misura in tal senso che ad oggi non si ¨¨ ancora vista.?
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