Gli assalti alle navi mercantili da parte dei ribelli houthi e la risposta armata di inglesi e americani aprono nuove tensioni in un'area molto delicata. L'alternativa ¨¨ ora quella di circumnavigare l'Africa, ma gli effetti su tempi e costi sono immediati. Tesla e Volvo sospendono la produzione, mentre i prezzi dei carburanti?tornano a salire
I venti di guerra continuano a soffiare in Medio Oriente e le ripercussioni non tardano a farsi sentire in Europa. L'allargamento del conflitto tra Israele e Hamas ha avuto come conseguenza un'escalation di tensioni nel Mar Rosso e nel Canale di Suez che ha scatenato una serie di eventi che stanno influenzando significativamente molti settori economici, non ultimo quello dell'automotive. Gli attacchi dei ribelli houthi, che hanno costretto numerose compagnie mercantili a circumnavigare l'Africa per evitare rischi, con conseguenti allungamenti fino a due settimane dei tempi di consegna, stanno generando ripercussioni notevoli, con impatti evidenti sulle catene di approvvigionamento e sulla produzione delle principali case automobilistiche. Conseguentemente, anche i costi stanno subendo un aumento.?
rischio ribelli
¡ª ?La crisi nell'area si ¨¨ allargata dopo i recenti bombardamenti condotti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito in risposta agli attacchi delle milizie houthi contro navi commerciali nel Mar Rosso. Gli houthi, noti anche come Ansar Allah (partigiani di Dio), sono un gruppo ribelle yemenita di origine sciita che si ¨¨ opposto all'influenza dell'Arabia Saudita nello Yemen settentrionale. La loro ascesa al potere ¨¨ iniziata negli anni Ottanta, con la conquista della capitale Sanaa nel 2014. Sostenuti dall'Iran, i ribelli sono stati coinvolti in una guerra civile contro il governo riconosciuto a livello internazionale e una coalizione guidata dall'Arabia Saudita. Nonostante un cessate il fuoco nel 2022, i miliziani houthi mantengono il controllo su una parte significativa del territorio yemenita.
volvo e tesla in difficolt¨¤
¡ª ?Le prime aziende a subire le conseguenze di questa crisi sono state Volvo e Tesla, che hanno annunciato la sospensione temporanea della produzione a causa della mancanza di componenti provenienti dall'Asia. Se per gli svedesi le difficolt¨¤ sono per il momento circoscritte a un blocco di tre giorni dell'attivit¨¤ nello stabilimento belga di Gand, dove sono assemblate le C40 e le XC 40, pi¨´ pesanti sono i problemi per Tesla. L'azienda americana ha infatti pianificato una chiusura dal 29 gennaio all'11 febbraio dello stabilimento di Gr¨¹nheide, la Gigafactory alle porte di Berlino. Le interruzioni nella catena di approvvigionamento minacciano di prolungarsi, lasciando intravedere difficolt¨¤ future per altre aziende del settore.
passaggio obbligato
¡ª ?Il Canale di Suez ¨¨ una delle vie navigabili pi¨´ cruciali al mondo, con un traffico che ¨¨ in costante crescita. Lo scorso 13 marzo ¨¨ stato stabilito il nuovo record di transiti con il passaggio di 107 navi in 24 ore, un numero che supera di 13 unit¨¤ il limite stabilito solo quattro mesi prima. In quella giornata sono passati dal canale 6,3 milioni di tonnellaggio netto, quasi equamente ripartiti nelle due direzioni, in uscita e in ingresso dal Mediterraneo. Da questo punto nevralgico e dal Mar Rosso passa circa il 12 per cento delle merci via mare a livello globale, di cui il 9 per cento ¨¨ costituito da prodotti petroliferi e raffinati. La circolazione rallentata o bloccata a causa degli attacchi ribelli sta provocando ritardi significativi e congestionamenti nelle rotte commerciali.
rischio aumenti
¡ª ?La crisi ha inevitabilmente generato preoccupazioni riguardo all'andamento dei prezzi con effetti diretti e indiretti. Si stima infatti che possano aumentare fino al 10 per cento i prezzi alla pompa dei carburanti, considerando la dipendenza del mondo dalla fornitura di petrolio attraverso questa via. Inoltre, i costi di produzione e di trasporto delle auto potrebbero subire un incremento, con possibili conseguenze sulla competitivit¨¤ delle case automobilistiche.
rotta fragile
¡ª ?Non ¨¨ la prima crisi che ha colpito questa area. Nel corso degli anni, eventi come chiusure temporanee e conflitti hanno influito sul traffico marittimo e sul commercio globale. La prima chiusura del canale risale al 1956 durante la "crisi di Suez", ma nel tempo molti eventi hanno dimostrato quanto possa influenzata la percorribilit¨¤ delle rotte commerciali internazionali che raggiungono l'Oriente attraverso il Mar Rosso. Ripercussioni si sono avute anche in occasione di semplici incidenti che hanno avuto come conseguenza l'incagliamento di navi e il blocco del passaggio.
tre convogli al giorno
¡ª ?Ogni giorno il transito delle navi ¨¨ organizzato in tre convogli alternati, da nord a sud, da sud a nord e ancora da nord a sud, che si incrociano in prossimit¨¤ del Grande Lago Amaro e al by-pass di al-Balla. Le navi procedono distanziate tra loro di circa un miglio marino, a una velocit¨¤ intorno ai nove nodi. Il passaggio richiede mediamente circa 15 ore.
dinamiche complesse
¡ª ?L'impatto sui prezzi dei carburanti pu¨° variare in base a diversi fattori, tra cui la durata della crisi, la gravit¨¤ dell'ostacolo alla navigazione e le dinamiche di mercato del petrolio in quel periodo. Tuttavia, solitamente, eventi che possono influenzare il flusso del commercio petrolifero, come le chiusure o i rallentamenti nel Canale di Suez, possono avere un impatto significativo sui prezzi del petrolio e, di conseguenza, sui prezzi dei carburanti. Durante eventi che minacciano la libera circolazione del petrolio, gli investitori e i mercati petroliferi possono reagire con aumenti dei prezzi a causa della preoccupazione per la sicurezza delle forniture. Tuttavia, ¨¨ importante notare che le dinamiche di mercato sono complesse e possono essere influenzate anche da altri fattori globali, come la domanda e l'offerta globali, le tensioni geopolitiche, e non ultimi gli accordi tra i Paesi produttori di petrolio.
esiti imprevedibili
¡ª ?La situazione attuale nel Mar Rosso sta generando un impatto significativo sull'industria automobilistica, con conseguenze che potrebbero protrarsi nel tempo. Le case automobilistiche sono chiamate a gestire con attenzione le sfide attuali, adattando le proprie strategie di produzione e distribuzione per mitigare gli effetti negativi di questa situazione critica. L'evolversi della situazione richieder¨¤ una vigilanza costante da parte delle aziende del settore, mentre i governi e le organizzazioni internazionali dovranno collaborare per garantire la sicurezza e la stabilit¨¤ nelle rotte commerciali vitali per l'economia globale.
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