Secondo Elon Musk i prototipi del Tesla Cybertruck sono facili da produrre, ma le difficolt¨¤ aumentano in modo esponenziale a causa della nuove batterie 4680
La Tesla ha consegnato le prime unit¨¤ del futuristico pick-up elettrico Cybertruck. Il Ceo Elon Musk ha dichiarato che molto probabilmente la produzione solo nel 2025 raggiunger¨¤ quota 250 mila unit¨¤. Tesla attualmente ¨¨ ancora molto lontana da questo ritmo poich¨¦ uno dei principali colli di bottiglia ¨¨ rappresentato dalla velocit¨¤ di produzione delle batterie 4680 utilizzate nel Cybertruck che si distinguono per la nuova tecnologia di rivestimento a secco degli elettroliti.
la produzione delle batterie 4680
¡ª ?Secondo la Reuters, che cita alcune fonti vicine all¡¯azienda americana, lo stabilimento Tesla di Giga Texas sta attualmente producendo celle 4680 a un ritmo sufficiente solo per alimentare circa 24.000 Cybertrucks all'anno (vengono prodotte circa 32,5 milioni di celle all'anno). Le batterie 4680 del Cybertruck comprendono circa 1.360 celle singole. La Tesla, per equipaggiare 250.000 pick-up elettrici, dovrebbe produrre 340 milioni di celle all'anno, quasi un milione al giorno. La possibilit¨¤ di aumentare la produzione di batterie con il rivestimento a secco degli elettrodi, anzich¨¦ con il pi¨´ lento e costoso rivestimento a umido, ¨¨ uno dei fattori chiave per il dimezzamento dei costi delle batterie. La societ¨¤ attualmente non ¨¨ ancora riuscita a risolvere il problema del rivestimento a secco su scala industriale, propedeutico per produrre le batterie 4680 in modo sufficientemente rapido da raggiungere i volumi previsti. Secondo le fonti, il rivestimento a secco dell'anodo delle celle 4680 non ha creato problemi; a creare difficolt¨¤ ¨¨ l'applicazione della stessa tecnica per il catodo, il componente pi¨´ costoso della batteria. Secondo Yuan Gao, consulente per la tecnologia delle batterie, il rivestimento a secco di anodi e catodi ¨¨ collaudato in laboratorio, cos¨¬ come per i dispositivi di accumulo di energia pi¨´ piccoli, come i supercondensatori, e persino per alcune piccole batterie. Questa la sua dichiarazione: "Finora nessuno lo ha fatto per le batterie EV di grandi dimensioni su scala di massa e a una velocit¨¤ sufficientemente elevata. La Tesla ¨¨ la prima a cercare di commercializzarlo. La sfida non ¨¨ solo quella di scalare e accelerare il processo, ma anche di sviluppare le proprie attrezzature e i propri strumenti. ? a dir poco scoraggiante".
Le difficolt¨¤
¡ª ?Secondo le fonti la casa americana sta incontrando difficolt¨¤ nel mescolare i materiali del catodo, che includono litio, manganese e nichel, con un legante e incollarli a una lamina metallica per produrre un catodo. Il tutto senza usare l'umidit¨¤. Il processo funzionerebbe per piccole quantit¨¤, ma quando l¡¯azienda ha provato a scalarlo, si ¨¨ generato molto calore che ha sciolto il legante, che dovrebbe essere il Teflon. Altrettanto problematici per la Tesla sarebbero i macchinari utilizzati per rivestire il foglio metallico per produrre gli elettrodi delle batterie. Si tratta di apparecchiature simili a enormi macchine per la stampa di riviste e giornali con grandi rulli. Per accelerare la produzione di celle, la casa automobilistica starebbe cercando di rivestire pi¨´ strisce di pellicola magnetica con materiali attivi per batterie contemporaneamente e ad alta velocit¨¤. Questo processo per¨° richiede rulli grandi e larghi e l'applicazione di una enorme forza per imprimere i materiali sul foglio. Secondo le fonti, poich¨¦ i rulli sono grandi e larghi, applicare la pressione in modo uniforme si sta rivelando una sfida.
c'¨¨ fiducia
¡ª ?La Tesla vuole utilizzare le batterie 4680 anche per alimentare altri veicoli, in particolare l'auto da 25.000 dollari che dovrebbe essere pronta nel 2025. Alcune persone vicine alla questione ritengono che la casa capitanata da Elon Musk possa compiere dei concreti passi in avanti nello scalare la produzione di 4680, soprattutto una volta raggiunta la stabilit¨¤ con il know-how di produzione su una linea di produzione. La Tesla si ¨¨ concentrata sulla creazione di un solido know-how per produrre batterie senza difetti al primo tentativo. Si tratta di un processo che richiede tempo, ma una volta decifrato il ¡°codice¡± e fissata la stabilit¨¤, il risultato dovrebbe essere garantito. Il responsabile delle batterie di Tesla, Drew Baglino, in ottobre ha dichiarato che l'azienda stava producendo celle 4680 su due linee di produzione ad Austin e prevedeva di installare un totale di otto linee in due diverse fasi, con le ultime quattro che avrebbero dovuto essere attive alla fine del 2024.
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