? il dato pi¨´ alto di sempre, certificato dall¡¯Ivass. Che per¨° non ha il potere di bloccarli o oscurarli, ma pu¨° solo fare denuncia
L¡¯effetto Covid colpisce anche le assicurazioni online, da sempre pi¨´ esposte e vulnerabili alle frodi telematiche. Nel corso del 2020, infatti, l¡¯Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) ha censito 142 siti falsi. Si tratta del dato pi¨´ alto di sempre: erano 50 nel 2017, 103 nel 2018, 168 nel 2019.
pochi poteri
¡ª ?Siti che per¨° Ivass non ha il potere di chiudere, come denuncia Massimo Dona dell¡¯Unione nazionale consumatori: ¡°"All'Ivass non ¨¨ ancora stato dato un potere autonomo di oscurare e chiudere i siti irregolari senza dover ricorrere alla magistratura. Un potere invece dato ad altre Authority come la Consob. Un vuoto che il legislatore dovrebbe subito colmare¡±.
rischi
¡ª ?La piaga delle assicurazioni fasulle colpisce sempre di pi¨´ ed ¨¨ difficile da arrestare, senza una conoscenza adeguata del mercato. Eppure sono molte le persone che, in buona fede, sottoscrivono polizze con sedicenti operatori low cost che, alla fine, non si rivelano autorizzati a svolgere questo tipo di servizio. Ogni polizza contratta con un operatore non autorizzato ¨¨ infatti carta straccia, ed equivale a circolare senza polizza. La multa prevista dall'art. 193 comma 2 del Codice della strada ¨¨ sempre e comunque da 868 a 3.471 euro, indipendentemente dal fatto che si sia contratta questa polizza in buona fede oppure no.
indizi
¡ª ?Sul proprio sito web, l¡¯Ivass ha stilato un vademecum per capire al volo se il broker online che ci troviamo davanti ¨¨ attendibile oppure no. Il suo nome deve comunque essere iscritto nel Registro unico degli intermediari assicurativi (il Rui, sempre aggiornato sul sito dell¡¯authority di controllo di settore). Dal punto di vista pratico, tra gli indizi che devono farci insospettire, la richiesta di pagamento del premio su una carta di credito o su una carta ricaricabile.
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