I Paesi Opec, insieme a Stati Uniti e Russia hanno raggiunto un accordo per tagliare la produzione di petrolio e riportare il costo del barile ad un livello accettabile per i produttori
Alla fine, l¡¯accordo sui tagli alla produzione di petrolio ¨¨ arrivato. Come era ipotizzabile, l¡¯Opec, l¡¯organizzazione dei Paesi produttori capeggiati dall¡¯Arabia Saudita, ha raggiunto un¡¯intesa con Russia e Stati Uniti (i due Paesi estrattori che non aderiscono al gruppo) per tagliare complessivamente 9,7 milioni di barili al giorno, il 10% della produzione mondiale. La ragione ¨¨ semplice: il crollo del prezzo del petrolio, sceso da inizio marzo tra i 20 e i 30 dollari al barile a seguito del mancato accordo tra russi e sauditi su quanto tagliare l¡¯output di greggio. Una situazione che per molti Paesi ha reso antieconomico estrarre petrolio, mandando in crisi settori come quello dello shale oil americano, molto costoso da estrarre. Ecco perch¨¦ gli Stati Uniti hanno deciso di prendere parte direttamente nella trattativa, con Trump impegnato in un triangolare con Putin e il principe saudita Bin Salman per raggiungere un accordo e salvare l¡¯industria nazionale.
MENO PETROLIO, MA POTREBBE NON BASTARE
¡ª ?L¡¯accordo ¨¨ frutto di un lavoro durato settimane durante le quali la diplomazia economica dei Paesi coinvolti ha dovuto tessere una tela che tenesse in conto le esigenze degli attori principali. E che ha portato la trattativa sull¡¯orlo del fallimento, come quando il Messico si ¨¨ impuntato nel voler tagliare meno del previsto e solo l¡¯intervento di Trump ¨C con gli Usa che si sono fatti carico di parte dei tagli in capo ai messicani ¨C coordinato con Putin e Bin Salman ha risolto l¡¯impasse. Uno sforzo che per¨° potrebbe non bastare a riportare il prezzo del barile di greggio ai livelli precedenti al braccio di ferro tra Mosca e Riyad. Nei pochi mercati delle materie prime aperti nella giornata di Pasquetta (le borse europee sono tutte chiuse) le quotazioni del petrolio sono schizzate con incrementi a doppia cifra, per poi stabilizzarsi con segno positivo.
COSA SUCCEDE AI CARBURANTI?
¡ª ?Quali sono i risvolti pratici ed immediati dell¡¯accordo sui tagli alla produzione di petrolio? Al netto di speculazioni, molto probabilmente non assisteremo a variazioni significative dei prezzi di benzina, diesel e Gpl, che rimarranno ai livelli attuali per diverse settimane. Sono ancora ingenti, infatti, le scorte accumulate nei giorni scorsi, quando i principali Paesi produttori hanno pompato all¡¯inverosimile finendo per inondare i mercati con una quantit¨¤ di greggio impossibile da smaltire, anche a causa della ridotta attivit¨¤ delle filiere industriali per i lockdown necessari a contenere l¡¯epidemia di Covid-19.Con tutti i depositi pieni, e il greggio stoccato anche nelle petroliere all¡¯ancora, trasformate in serbatori temporanei, ci vorr¨¤ del tempo affinch¨¦ il flusso torni alla normalit¨¤. Nel frattempo la drastica riduzione agli spostamenti ha ridotto il volume d¡¯affari della filiera dei carburanti, dalla raffinazione alla distribuzione nei benzinai. Vedremo nei prossimi giorni a quale livello di prezzo si stabilizzer¨¤ il petrolio e come questo influir¨¤ su benzina e gasolio.
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