COME ¨¨ fatta
Ferrari 488 Challenge Evo: i segreti del rossa da pista
La nuova 488 Challenge Evo debutter¨¤ nel fine settimana del 5 marzo 2020 in Bahrain in occasione della serie Asia Pacific del campionato monomarca del Cavallino. In Italia? La prima apparizione nel weekend del 5 aprile al Mugello per il Ferrari Challenge Europe. Oltre un anno e mezzo di lavoro a Maranello per mettere a punto il nuovo kit Evo e ottenere l¡¯aggiornamento della 488 Challenge. Il pi¨´ recente modello in una storia nata nel 1993, prima stagione del Ferrari Challenge, che ai tempi schierava in griglia la 348 Challenge. ¡°La ¡®mamma¡¯ stradale di questa vettura ¨¨ la F8 Tributo, non tanto la 488, infatti una parte dello stile, sia all¡¯anteriore sia al posteriore, la ricorda¡± spiega Raffaele De Simone, responsabile dei collaudatori Ferrari per l¡¯area Gran Turismo.
FERRARI 488 CHALLENGE EVO, GLI OBIETTIVI
¡ª ?Bellezza e velocit¨¤. Tre gli obiettivi principali alla base del progetto della 488 Challenge Evo: massima performance in circuito; un maggior grado di confidenza assicurato al pilota; un arco di performance maggiore nell¡¯intero arco della gara. ¡°Era importante portare avanti l¡¯inconfondibile fascino Ferrari, trasportandolo in pista con tutte le pi¨´ avanzate componenti racing - spiega Raffaele De Simone, che ha seguito l¡¯intero progetto di sviluppo -. Abbiamo ottenuto una vettura con maggior carico aerodinamico, grazie alla possibilit¨¤ di settare l¡¯ala posteriore e l¡¯aggiunta di due flap anteriori. Quindi pi¨´ margine per effettuare il setup in pista e pi¨´ facilit¨¤ di guida¡±.
FERRARI 488 CHALLENGE EVO: DIFFERENZE CON LA F8 TRIBUTO
¡ª ?Quali sono le caratteristiche peculiari di questa rossa da corsa? ¡°Il termine di paragone ¨¨ la F8 Tributo - continua De Simone - con una serie di modifiche per ottenere una vettura racing di alto livello¡±. Interventi che fanno rima con un alleggerimento complessivo dell¡¯auto, l¡¯utilizzo di un roll-bar, volante che deriva da quello della 488 Gte e dall¡¯esperienza nel Mondiale GT e pedaliera specifichi da corsa, oltre alla modifica sostanziale dei settaggi (con i ¡°manettini¡± sul tunnel centrale) con l¡¯obiettivo di poter omologare la macchina per le corse, rendendola al contempo pi¨´ pratica per il pilota.
IL MOTORE DELLA FERRARI 488 CHALLENGE EVO
¡ª ?Il ¡°cuore¡± della 488 Challenge Evo rimane il V8 biturbo da 670 cavalli abbinato al cambio a 7 rapporti; anche il telaio principale (strutturale) rimane lo stesso. ¡°Di fatto la 488 Challenge Evo eredita il powertrain della F8 Tributo, gi¨¤ abbondante in cavalleria, e abbiamo lavorato per far s¨¬ che l¡¯auto sia performante a lungo e risenta meno dell¡¯effetto-scia agli intercooler, ovvero la vettura che segue in scia va forte tanto quanto quella che precede¡± - prosegue il responsabile dei collaudatori Ferrari GT - ¡°L¡¯alleggerimento si vede, per esempio, sul comparto motore, dove nella messa a punto siamo riusciti a ridurre il peso di 20 kg, e di quasi 9 kg sugli scarichi; quindi quasi 30 kg in meno solo sul fronte motore. A questo va aggiunto il lavoro sull¡¯aerodinamica e il corpo della vettura, con abbondante impiego di carbonio¡±. Sulla nuova sportiva da corsa, inoltre, ¨¨ stato completamente rivisto il software che regola controllo motore e turbine; mentre il serbatoio ¨¨ stato maggiorato e sono stati montati gli attacchi per il rifornimento rapido.
488 CHALLENGE EVO, L¡¯AERODINAMICA
¡ª ?Osservando gli specchietti retrovisori laterali della 488 Challenge Evo si notano delle piccole appendici (ali). A cosa servono? Non per aver maggiore carico, quanto per una migliore gestione del raffreddamento. ¡°Lo sfogo d¡¯aria dei radiatori non ¨¨ pi¨´ effettuato nel vano ruota, come succedeva sulla 488 Challenge, ma sotto la scocca della vettura - prosegue Raffaele De Simone - Il flusso del radiatore butta aria calda sul fondo, e parzialmente sui paraurti laterali sotto l¡¯arco della ruota: ecco quindi che l¡¯aria calda viene allontanata dalla vettura proprio grazie a queste pinne aerodinamiche sotto gli specchietti, introdotte con il kit Evo¡±. Aumenta la possibilit¨¤ di effettuare settaggi diversi a seconda della pista e delle condizioni meteo. Sulla F8 Tributo (stradale) c¡¯¨¨ un singolo manettino, che sulla 488 Challenge Evo viene triplicato. Sulla plancia quello per gestire i freni e l¡¯Abs. Per la dinamica del veicolo altri due manettini: uno a sinistra, per regolare il grado d¡¯intensit¨¤ del traction control, e uno a destra, per stabilire il punto di funzionamento del traction ovvero il livello di stabilit¨¤ che si desidera. Due impostazioni che quindi vanno a ¡°braccetto¡± ottimizzando la possibilit¨¤ di personalizzazione del pilota.
TRAVASO DALLA SERIE
¡ª ?Dietro la 488 Challenge Evo anni d¡¯esperienza in pista con il campionato monomarca e un diretto travaso tra la produzione stradale e i progetti nati ad hoc per la pista. ¡°La piattaforma di partenza ¨¨ il motore della 488 GTB (V8 da 3,9 litri e 670 Cv, ndr) che ha vinto il premio Best Engine of the Year nel 2016 e si ¨¨ confermato negli ultimi quattro anni - prosegue De Simone - e poi ¨¨ stato evoluto in termini di motore e di linea di aspirazione e raffreddamento sfruttando la 488 Challenge, il cui sistema ¨¨ andato direttamente sulla 488 Pista e sulla F8 Tributo, contribuendo ad affermare un¡¯eccellenza dell¡¯automotive internazionale¡±. Una stagione 2020 da record. Saranno infatti 190 i partecipanti, a livello globale, alle corse Ferrari Challenge (giunta all¡¯edizione numero 28), divisi in quattro serie (Europe, Nord America, Asia Pacific, e Gran Bretagna, quest¡¯ultima nata nel 2019). Piloti suddivisi in quattro classi con l¡¯obiettivo di portare in scena una spettacolo il pi¨´ possibile equilibrato: Trofeo Pirelli (al top) e Trofeo Pirelli-AM (riservate a equipaggi Pro-AM, under 50 anni), Coppa Shell e Coppa Shell-AM (amatori, over 50).
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