Non lasciano indifferenti le elaborazioni del noto preparatore californiano sull'icona sportiva. ? arte automobilistica pura, basata sulla serie 964, prodotte tra il 1989 e il 1994
Quando si mette mano all'icona sportiva per eccellenza, la Porsche 911, c'¨¨ sempre il pericolo di prendersi contumelie per operazioni non brillanti dal punto di vista stilistico. Singer, preparatore specializzato statunitense, affronta il tema da tempo, potendo contare sul lavoro del Dls (Dynamics & Lightweighting Study) che sa come muoversi sulle vetture sportive del passato. Fermo restando che i primi ispiratori dei progetti sono gli appassionati clienti che si recano nell'atelier californiano per esprimere i loro desideri di avere una restomod. Gli ultimi 'amatori' hanno chiesto?un modello che celebrasse le Porsche 934/5 da endurance che nel 1977 dominarono la serie Scca Trans American, vincendo sei delle otto gare in programma e di conseguenza il campionato.
TELAIO E MOTORE
¡ª ?Il punto di partenza dei restomod?¨¨ stata la Porsche 911 serie 964, quella prodotta tra il 1989 e il 1994: molto fedele al progetto originale, con l'immortale boxer raffreddato ad aria. Il lavoro per arrivare al restomod ¨¨ lungo e complicato: in pratica, della vettura di partenza resta solo il telaio che poi viene accuratamente valutato, pulito, rinforzato e preparato per le successive fasi del restauro. La carrozzeria viene poi modificata con ampio uso di fibra di carbonio, per ridurre il peso e aumentare la rigidit¨¤, ottimizzando nel contempo l'aerodinamica attraverso un'analisi elaborata al computer con software di fluidodinamica. Quanto al propulsore, Singer evolve in maniera radicale l'architettura originale. Il flat six, che in origine ha una cilindrata di 3,6 litri passa a 3,8 litri (come le versioni da corsa Rsr dell'epoca), con testata a 4 valvole e attrezzato con due turbocompressori. Questa evoluzione per i restauri Dls consente al boxer di erogare potenze superiori a 700 Cv a pi¨´ di 9.000 giri/min. Un cambio manuale a 6 marce trasmette potenza alle ruote posteriori.
DOPPIA INTERPRETAZIONE
¡ª ?I due restomod sono diversi in base ai desideri dei proprietari. Chi voleva una versione molto sportiva, praticamente da gara,? ha scelto un'auto nel colore Blood Orange, con un'ala posteriore ad alto carico regolabile e uno splitter maggiorato all'anteriore. L'esemplare verniciato in colore Moet Blanc, invece ¨¨ stata chiesta da chi cercava l'interpretazione pi¨´ stradale:? spoiler posteriore a coda d'anatra abbinato a un fascione anteriore che riduce la resistenza aerodinamica. La fascia anteriore e il gruppo del cofano posteriore possono essere rimossi e scambiati, per la massima libert¨¤ nella personalizzazione. In ogni caso, impossibile non restare ammirati dal lavoro di Singer che per le gommature ha scelto i pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 o Cup 2R sono montati su ruote in magnesio forgiato, con dado di bloccaggio centrale: da 19¡± all'anteriore e da 20¡± al posteriore.
PEZZI UNICI
¡ª ?Per capolavori del genere, la domanda scontata ¨¨ quanto costino. Interessante la nota di Singer sul tema, per quanto altrettanto scontata: "Ogni restauro ¨¨ unico: i prezzi per i servizi di restauro dipendono dalle richieste del proprietario di ogni auto''. Tenendo presente l'ampia possibilit¨¤ di personalizzare a piacimento materiali e finiture, si pu¨° comunque ipotizzare una cifra almeno di 500 mila euro. La certezza ¨¨ invece sul debutto di entrambi i veicoli:?il primo appuntamento nel Vecchio Continente ¨¨ il prossimo Goodwood Festival of Speed nel Regno Unito dal 13 al 16 luglio. Il vernissage dall'altra parte dell'Oceano ¨¨ fissato per la Car Week di Monterey, in agosto.?
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