Lo storico locale, dove Enzo Ferrari pranzava ogni giorno, ¨¨ stato rimesso interamente a nuovo e dal 15 giugno aprir¨¤ al pubblico
Il Cavallino nero ¨¨ quello rampante che tutto il mondo identifica con la casa automobilistica fondata da Enzo Ferrari. Ma ¨¨ anche il nome del ristorante, di fronte allo storico stabilimento di via Abetone Inferiore, che ha rinnovato gli spazi dove lo stesso patron, sin dagli Anni 50, riceveva a pranzo i collaboratori, i clienti e gli amici pi¨´ stretti, nella sala privata. L¨¬ amava guardare il Gran Premio della domenica e parlava di tutto, tra filetti e tagliatelle. Interessato da un restyling profondo, affidato all¡¯architetto franco-iraniano India Mahdavi, ora il locale del Cavallino incrocia la strada di un altro ambasciatore dell¡¯Emilia nel mondo, Massimo Bottura che si era interessato al tema dai tempi in cui lo scomparso Sergio Marchionne e John Elkann pensavano a come rilanciarlo. Le porte al pubblico si apriranno il 15 giugno.
70 ANNI DI STORIA
¡ª ?A Maranello, India Mahdavi, che ¨¨ designer e scenografa, ha immaginato di valorizzare lo stile di vita italiano a partire dall¡¯identit¨¤ storica del luogo, una vecchia casa colonica della Pianura Padana che ora si annuncia ¨C oltre il cancello col Cavallino nero ¨C con la sua nuova facciata rossa. All¡¯interno, tra le sale e il giardino, l¡¯architetto ha riletto gli stilemi della tradizionale trattoria italiana, fondendoli con l¡¯immaginario del mondo Ferrari. Il risultato ¨¨ un ambiente dalle linee pulite, giocoso quanto basta, audace in certi dettagli. In tavola, invece, arriveranno piatti che omaggiano la famiglia Ferrari, come l¡¯idea ¨C in fase di studio ¨C che ricorda i maccheroncini in salsa rosa che Lina Lardi, moglie di Enzo, era solita preparare per i pranzi della domenica in famiglia. Le sale, per quanto riviste, sono costellate di cimeli di ogni tipo, praticamente una collezione di memorabilia all¡¯interno di un ristorante.
UN LAVORO CERTOSINO
¡ª ?Massimo Bottura arriva a Maranello per fare ci¨° che gli riesce meglio: esaltare le proprie origini, la modenesit¨¤ che lo lega alla scuderia e la grande cucina italiana; per¨° col guizzo creativo che ¨¨ benzina del suo lavoro incessante di interpretazione della realt¨¤, del territorio e di chi lo vive. Il nuovo Cavallino accoglier¨¤ gli ospiti con la freschezza di uno spazio moderno, dando loro al contempo l¡¯opportunit¨¤ di respirare le atmosfere che hanno caratterizzato quasi 75 anni di Ferrari sin qui. E l¡¯obiettivo del team dell¡¯Osteria Francescana ¨¨ quello di rendere questo processo coerente con la storia del brand e piacevole per chi si siede a tavola. Lo chef tristellato e la sua squadra si confrontano con le un grande marchio del made in Italy, dopo la fortunata collaborazione con Gucci, che procede spedita tra l¡¯Italia e il mondo, terzo ristorante del gruppo dopo Firenze e Los Angeles.
TRADIZIONE RIVISITATA
¡ª ?A tavola ci saranno i capisaldi della cucina italiana e emiliana in prima fila: il filetto alla Rossini ispira un cotechino alla Rossini, con tartufo e salsa all¡¯amarena di Modena; lo gnocco fritto, accompagnato da salumi, ¨¨ un must del territorio, qui alleggerito grazie alla tecnica dello chef; il bollito misto ¨¨ cotto a bassa temperatura, mentre i tortellini sono prodotti nel laboratorio del Tortellante cotti in brodo di cappone e serviti con l¡¯iconica crema di parmigiano di Bottura. A guidare la cucina di Maranello sar¨¤ Riccardo Forapani, da 13 anni in squadra alla Francescana. ¡°Guardiamo al passato con enorme rispetto per una storia come quella della Ferrari. ? una cucina profondamente tradizionale. Ma critica, senza essere mai nostalgica. Proietteremo il meglio del passato nel futuro. E la gente verr¨¤ a Maranello, come sempre, e scoprir¨¤ tutte le eccellenze culinarie di questa terra meravigliosa¡± sottolinea Bottura.
? RIPRODUZIONE RISERVATA