I dazi promessi dal presidente eletto spaventano i grandi gruppi dell'automotive: il bersaglio principale dovrebbe rimanere la Cina, ma potrebbe non essere sola
Al Ces di Las Vegas non si ¨¨ parlato solo di tecnologia, ma anche di economia e di politica. Al centro delle preoccupazioni dei dirigenti dei pi¨´ grandi gruppi automobilistici, secondo quanto riportato dalla Reuters, ci sarebbero i dazi promessi dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Il suo obiettivo dichiarato ¨¨ quello di incentivare la produzione, di auto e non solo, sul suolo americano. Se nella sua prima presidenza (2017-2021) le minacce e i dazi realmente imposti erano destinati soprattutto alla Cina, in questo suo secondo mandato Trump sembra voler colpire anche i Paesi a lui confinanti, ovvero il Canada e il Messico.?
trump e i dazi
¡ª ?A onor del vero, negli ultimi otto anni i dazi e in generale le misure protezionistiche non sono state appannaggio esclusivo di Trump o dei repubblicani. Anche l'amministrazione Biden, infatti, ha imposto dazi nei confronti della Cina, proponendo anche di vietare componenti di provenienza cinese su auto circolanti negli Usa. Inoltre, l'attuale presidente in carica ha cercato di stimolare la produzione interna tramite l'Ira, ovvero l'Inflaction Reduction Act. Ci¨° che potrebbe cambiare con Trump alla casa bianca sono i bersagli dei dazi. Il presidente eletto ha promesso innanzitutto di imporre una tassa del 10% per le importazioni da tutto il mondo, imposta che salirebbe vertiginosamente al 60% per quanto riguarda i prodotti provenienti dalla Cina. La novit¨¤ pi¨´ importante promessa dal tycoon in materia riguarda per¨° Canada e Messico: Trump vorrebbe imporre un dazio del 25% per i prodotti importati dai due Paesi confinanti. L'obiettivo di tale misura? Disincentivare le aziende a produrre "dai vicini", dove i costi sono mediamente inferiori, i prodotti destinati agli Stati Uniti. Tradotto: portare le aziende a produrre nel Paese a stelle e strisce. Non possono che essere coinvolte da questo discorso le case automobilistiche, che hanno negli Usa uno dei loro pi¨´ grandi mercati. Le prime decisioni significative si avranno solo dal momento in cui Trump si insedier¨¤ ufficialmente a Washington, ovvero dal 20 gennaio in poi. I vertici dei colossi automotive, che stanno gi¨¤ attraversando un periodo tutt'altro che semplice, dovranno farsi trovare pronti.?
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