In attesa della nuova generazione appena presentata, il mercato premia la Dacia Duster,? 4x4 dal prezzo giusto, essenziale, ma con tutto quello che serve veramente. Compagna per esperienze non convenzionali come una salita a 1.830 metri per dormire in un bivacco usato oltre mezzo secolo fa dagli esploratori delle spedizioni polari
L¡¯arrivo della nuova generazione di un¡¯auto non pu¨° cancellare quanto fatto fino a quel momento, soprattutto se in 13 anni di vita ne sono state prodotte e vendute in 60 Paesi oltre 2.200.000 di unit¨¤, 310.000 delle quali in Italia. Numeri che la Dacia Duster ha raggiunto a sorpresa, ma nemmeno troppo, grazie a una formula che riesce a coniugare un aspetto avventuroso quanto basta, senza eccessi, con il prezzo giusto. Un mix che ¨¨ ormai lontano dai tempi in cui la parola d¡¯ordine era low cost, e le Dacia delle origini attingevano a piene mani dai magazzini Renault per dare vita a modelli con listini in grado di contrastare le auto coreane.
c'era una volta il low cost
¡ª ?Oggi non si pu¨° pi¨´ parlare di low cost, e la Duster della terza generazione presentata di recente lo conferma. La parola d¡¯ordine oggi ¨¨ essenzialit¨¤, vale a dire avere tutto quello che ¨¨ irrinunciabile a bordo in termini di comfort e di sicurezza. Non a caso, Essential ¨¨ il termine che definisce l¡¯allestimento di accesso alla gamma dei vari modelli Dacia, che combinano una dotazione che non impone rinunce, e un prezzo che non pu¨° essere definito basso in assoluto, ma giusto s¨¬. Riconosciuto talmente giusto che la maggior parte di chi compra una Dacia riesce a permettersi le versioni pi¨´ ricche, che offrono di pi¨´ a meno di quanto richiesto per veicoli comparabili in termini di segmento.
ci¨° che serve
¡ª ?La cosiddetta essenzialit¨¤ non rappresenta un ostacolo, pu¨° perfino arrivare a rappresentare un piccolo lusso, poich¨¦ non pone limiti all¡¯utilizzo, anche quando si tratta di muoversi in fuoristrada, per lavoro o per divertimento. Pu¨° cos¨¬ capitare che una Duster 4x4 (i cui ultimi prezzi, in attesa di quelli della nuova serie, partono dai 22.900 euro dell¡¯allestimento Expression, fino ai 25.050 dell¡¯Extreme) diventi a tutti gli effetti una compagna di avventura. Un¡¯avventura che non impone necessariamente la trasferta in un continente pi¨´ esotico, ma che si pu¨° trovare dietro l¡¯angolo. Sulle Alpi francesi della Savoia, giusto per fare un esempio.
lass¨´ sulla montagna
¡ª ?L¡¯idea per un paio di giorni all¡¯insegna dell¡¯avventura essenziale si pu¨° trovare appena oltre il confine. Basta raggiungere Ginevra, scegliendo l¡¯itinerario preferito in funzione del tempo a disposizione e proseguire verso sud, in direzione Albertville. Da qui si segue la strada che sale fino a Col de la Forclaz, e procede tra continui saliscendi fino al piazzale di partenza degli impianti di risalita di La Sambuy. A 1.150 metri di quota pu¨° arrivare chiunque, con ogni tipo di veicolo, ma per salire a 1.830 metri le alternative non sono molte: a piedi, in mountain bike o con una 4x4, visto che da qualche settimana la seggiovia ha smesso di funzionare, e presto potrebbe essere smantellata definitivamente per riconsegnare la montagna alla natura.
due comandi preziosi
¡ª ?La strada che supera i quasi 700 metri di dislivello non ¨¨ solo una mulattiera sterrata, in molti tratti i sassi smossi possono complicare la marcia anche se si ¨¨ al volante di un¡¯auto dotata di una semplice trazione integrale. Ma ci¨° non significa che per avanzare in sicurezza siano necessarie le marce ridotte e altre dotazioni di auto molto pi¨´ costose. Bastano due comandi che fanno parte della dotazione "essenziale" della Duster nella versione 4x4: uno blocca il differenziale centrale, il secondo esclude il controllo della trazione per prendere quota senza incertezze. Naturalmente ¨¨ sempre consigliabile non utilizzare pneumatici stradali al 100 per cento, ma preferire gomme invernali o comunque con marcatura M+S.
alla scoperta degli shelter
¡ª ?Tornante dopo tornante il panorama si apre, fino a scollinare e raggiungere il rifugio L¨¤ Haute, che ¨¨ veramente lass¨´ sulle montagne, nel rispetto della definizione francese, aperto tutto l¡¯anno. Questa ¨¨ la meta ideale per chi ¨¨ alla ricerca dell¡¯essenzialit¨¤, visto che qui si pu¨° dormire nelle camerate della struttura principale del rifugio. Ma la "specialit¨¤ della casa" sono gli shelter, moduli in metallo simili a container pi¨´ compatti, che nel secolo scorso erano utilizzati come bivacchi nelle spedizioni polari. Si trovano sparsi intorno all¡¯edificio principale, e dentro non c¡¯¨¨ molto: non c¡¯¨¨ la toilette, ci sono un letto singolo o matrimoniale e poco altro. Ma pu¨° capitare che, con un pizzico di fortuna, venga assegnato lo shelter pi¨´ esclusivo, quello con la parete panoramica che garantisce un¡¯alba indimenticabile con vista sul Monte Bianco.
molto pi¨´ che 5 stelle
¡ª ?La cena non pu¨° che essere a tema, zuppa del giorno, salsicce nostrane patate e birra artigianale, per¨° c¡¯¨¨ anche spazio per piccoli lussi sempre all¡¯insegna dell¡¯essenzialit¨¤, senza sfarzo, che qui hanno un sapore speciale: la sauna, anch¡¯essa panoramica, ma soprattutto l¡¯hot pot norvegese, la grande tinozza in legno con acqua a 40 gradi per godersi uno spettacolo molto pi¨´ che a cinque stelle: basta alzare lo sguardo verso il cielo e di stelle se ne contano a migliaia. Cos¨¬, rigenerati dall¡¯immersione nell¡¯essenzialit¨¤, il giorno seguente si pu¨° tornare a valle sfruttando un altro piccolo ma prezioso trucco¡±da 4x4, il dispositivo elettronico che controlla la velocit¨¤ sulle discese pi¨´ ripide e con meno aderenza, senza richiedere l¡¯uso dei freni.
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