Il paese dal quale ¨¨ partita sembra essersi lasciato alle spalle la pandemia di coronavirus. Non fa eccezione il mercato automobilistico: i dati mostrano una decisa ripresa delle immatricolazioni, supportata dalle ambiziose strategie del governo. Con i costruttori cinesi che scommettono sulle esportazioni Pechino punta a diventare un player strategico
Il mercato auto in Cina ¨¨ tornato a crescere gi¨¤ da diversi mesi e non accenna a rallentare. Anzi, gli analisti dicono che la ripresa dovrebbe proseguire anche negli ultimi mesi del 2020 e nel 2021 accelerare con incrementi a doppia cifra, tutto questo mentre nel resto del mondo ¨C Europa in testa ¨C le immatricolazioni si mantengono fiacche e ben al di sotto di quelle di un anno fa. Che Pechino fosse uscita prima di molti altri Paesi dallĄŻemergenza provocata dalla pandemia di coronavirus ¨¨ un argomento trattato e ripetuto spesso negli ultimi mesi. Il Paese da quale ¨¨ partito lo tsunami sanitario che ha travolto il globo sembra aver reagito meglio e ora coglie i frutti di questo margine: nel secondo trimestre il Pil ha rimbalzato crescendo del 3,2% rispetto al 2019 e nel terzo ha fatto anche meglio con un +4,9%. A trainare la ripresa, almeno nella fase iniziale sono state le esportazioni. Curiosamente, ma neanche tanto, quelle di materiale sanitario e attrezzature mediche destinate ai Paesi in lotta con il Covid-19. Gradualmente poi ¨¨ tornata a crescere la domanda interna e i consumi hanno ripreso vigore, forti dellĄŻeliminazione delle restrizioni imposte in precedenza per contenere lĄŻepidemia. Un trend che ha interessato anche il mercato automobilistico.
IMMATRICOLAZIONI IN FORTE RIPRESA
ĄŞ ?Il 2020 non era iniziato bene per le immatricolazioni di auto nuove in Cina, che a gennaio avevano perso il 20% rispetto al 2019, flessione che ha toccato il fondo a febbraio quando con lĄŻesplosione della pandemia e il lockdown imposto dalle autorit¨¤ ha segnato -81,7%. Marzo e aprile sono rimasti negativi ma con perdite gradualmente pi¨´ contenute (-48,8 e -5,2 percento), poi da aprile ¨¨ iniziata una ripresa inarrestabile, capace di assorbire anche lo shock provocato dallĄŻimposizione di norme antinquinamento pi¨´ rigide e dal taglio agli incentivi destinati alle auto elettriche e ibride. Da agosto in poi la crescita ¨¨ tornata robusta, con valori compresi tra il 7% di settembre e lĄŻ11% di novembre. Secondo le elaborazioni della China Association of Automobiles Manifacturers (Caam) tra gennaio e ottobre sono state immatricolate 19,7 milioni di autovetture nuove, con un calo di appena il 4,7% rispetto al 2019. Un risultato di tutto rispetto considerato che mancano ancora i volumi di novembre e di dicembre e che nel primo trimestre il passivo aveva toccato complessivamente il 42%.
PI? MERCATO INTERNO, SPAZIO ALLE ESPORTAZIONI
ĄŞ ?A suffragare le tesi degli analisti ci pensano le mosse del governo cinese, deciso a promuovere non solo le vendite di auto ma lĄŻintera industria nazionale del settore, chiamata a motorizzare le vaste zone rurali nei quali i trasporti sono effettuati con mezzi a trazione animale o con veicoli antiquati ed inquinanti. Vanno in questo senso le rimozioni delle limitazioni imposte dalle autorit¨¤ locali e gli incentivi rivolti a chi rottama vecchi veicoli a fronte dellĄŻacquisto di nuovi. A livello nazionale si punta ad avere entro il 2030 il 25% di nuove immatricolazioni costituite da veicoli elettrici, un milione dei quali dovr¨¤ essere composto da veicoli elettrici alimentati da celle di combustibile. Entro il 2035, poi, la quota di veicoli a zero emissioni dovr¨¤ essere maggioritaria, mentre quelli destinati al trasporto pubblico non potranno avere motore termico. A Pechino non basta essere il primo mercato mondiale di auto, si punta a diventare anche uno dei principali player del settore. I costruttori cinesi gi¨¤ durante la crisi pandemica hanno rafforzato le esportazioni per compensare il calo del mercato interno e ora pensano in grande. Secondo i dati diffusi dalla Caam le spedizioni di veicoli prodotti in Cina verso mercati esteri sono aumentate del 26% nel solo mese di ottobre, anche se dallĄŻinizio dellĄŻanno le 819.000 unit¨¤ segnano una flessione del 2%, dati che non includono i veicoli di marchi cinesi prodotti allĄŻestero. I prossimi mesi diranno quanto forte ¨¨ il mercato auto cinese, gi¨¤ adesso ¨¨ possibile affermare che la Cina ¨¨ un paese strategico per il settore automotive.
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