Grazie al Recovery Fund, la nascita della prima Gigafactory in Molise pu¨° essere legittimamente sostenuta dalle istituzioni come sta avvenendo a Kaiserslautern in Germania e a Douvrin in Francia, mentre l'efficienza dello stabilimento in Basilicata ¨¨ stata premiata dall'arrivo della piattaforma elettrica Stla Medium
La data dell'8 luglio verr¨¤ ricordata per essere stata un EV Day 2021 in cui Stellantis ¨¨ andata ben oltre le poche indiscrezioni trapelate nelle ore precedenti. Resta fermo l'appuntamento in autunno per il piano industriale complessivo con cui Carlos Tavares disegner¨¤ i termini di sinergia ed efficienza all'interno di un gruppo, che contiene 14 marchi, ma gi¨¤ ora disponiamo delle risposte che riguardano l'Italia e le linee strategiche dell'auto italiana. Due gli stabilimenti protagonisti, Termoli in Molise e Melfi in Basilicata, con un piano di interventi che pu¨° chiamare in causa anche le disponibilit¨¤ del Recovery Fund e del relativo Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza.
Operazione Gigafactory
¡ª ?Durante l'evento EV Day 2021, proprio il Ceo di Stellantis Carlos Tavares ha anticipato gli oltre 30 miliardi di euro di investimenti preventivati dal gruppo entro il 2025, destinati all'elettrificazione e al software. Una cifra che va naturalmente proiettata nella attuale situazione di sostegno alle finanze dei diversi Paesi derivante dal programma Recovery Fund. Stellantis, come maggiore operatore automobilistico, ¨¨ arrivata dunque alla scelta di Termoli in Molise come sede della prima Gigafactory italiana, con una riqualificazione totale dello stabilimento che attualmente ¨¨ destinato alla produzione di motori, che verr¨¤ sostituita dalla fabbricazione e dall'assemblaggio finale di batterie per auto elettriche. Destino in tutto analogo a quello previsto per gli stabilimenti Stellantis di Kaiserslautern in Germania e Douvrin in Francia, che non a caso sfruttano la partecipazione delle istituzioni al processo di trasformazione. A riguardo, l' azienda ¨¨ destinata a ricevere un finanziamento di 437 milioni dalle autorit¨¤ tedesche e di 846 milioni da parte di quelle francesi. Per Termoli, organi di stampa riferiscono di un investimento necessario complessivo pari a 1,5 miliardi di euro, ma conta soprattutto il fatto che un simile intervento di riqualificazione industriale rientra a pieno negli obiettivi previsti e finanziati dal Recovery Fund per elevare il tasso tecnologico del nostro Paese. Circa la gestione, aiuta ricordare la partnership tra Stellantis e Total per la fabbricazione di batterie, denominata Automotive Cells Company, ma possono essere lasciate aperte anche le ipotesi sulla nascita di una nuova azienda, a cui faccia capo Gigafactory Termoli, con l'intervento eventuale di Cassa Depositi e Prestiti. Soprattutto, l'intera operazione pu¨° legittimamente accedere ai 600 milioni di euro stanziati dal governo italiano per la nascita di una Gigafactory in Italia, ai quali possono essere aggiunti ulteriori fondi derivanti dai capitoli del Recovery Fund dedicati all'innovazione nel campo delle motorizzazioni ad idrogeno e a batteria.
Un premio a Melfi
¡ª ?L'esistenza di norme comunitarie che disciplinano il sostegno pubblico alle imprese ¨¨ stato di fatto scavalcato almeno temporaneamente dall'applicazione del Recovery Fund, che inevitabilmente orienta i finanziamenti alla crescita di livello delle diverse industrie nelle singole nazioni. Oggi, come dimostra non solo l'auto, si ¨¨ innescata una competizione tra Stati. Stellantis, cos¨¬ come tutti gli altri gruppi concorrenti, deve cogliere le opportunit¨¤ con i tempi di reazione pi¨´ rapidi. Ecco la scelta di Melfi in Basilicata come primo Hub dell'auto elettrica in Italia. Lo stabilimento gi¨¤ occupa 7.200 persone e nel 2020 ha prodotto la met¨¤ delle vetture di Fca, ovvero 229.848 unit¨¤ su un totale di 460.610 macchine costruite nel nostro Paese. Ad oggi, ospita le linee di Fiat 500X, Jeep Compass e Renegade, ma secondo quanto anticipato da Stellantis, presto sar¨¤ interessato da una vera svolta. A Melfi, come ricorda anche la Fim Cisl, ¨¨ stata assegnata la piattaforma modulare elettrica Stla Medium, destinata a fare da base ad una intera famiglia di vetture con autonomia fino a 700 km ad emissioni zero. Dal 2024 verranno sviluppati quattro nuovi modelli completamente elettrici di diversi marchi, le cui linee non sostituiranno ma affiancheranno le attuali produzioni, tanto da portare la capacit¨¤ totale intorno alle 400 mila unit¨¤ l'anno.
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