YOUNGTIMER
Volkswagen Golf Gti, un¡¯icona della velocit¨¤
Si fa presto a dire ¡°iconica¡± ma, quando un¡¯automobile riesce a scrivere interi capitoli di storia come la Volkswagen Golf, questo aggettivo ¨¨ decisamente appropriato. E regina tra le regine, senza alcun dubbio, ¨¨ il modello Gti, che ha fatto sognare dai baby boomers ai millennials. Ben 44 anni ai vertici delle vendite a livello internazionale, e sette generazioni di Golf, che hanno prodotto altrettanti modelli Gti, migliorati di continuo come la vettura base dalla quale derivano, in un crescendo fino all¡¯ottava generazione che ha debuttato quest¡¯anno. La Golf Gti ¨¨ la pi¨´ elitaria e pi¨´ famosa tra le Golf e ha avuto il merito di dare vita e portare al successo l¡¯archetipo della sportiva compatta derivata dalla grande serie. Globalmente ne sono state vendute ben oltre due milioni di unit¨¤ e di queste almeno il 10% in Italia. Alcune sono diventate delle autentiche instant classic, vetture da collezione ambite dagli amatori e con uno stuolo di appassionati che hanno formato una grande comunit¨¤.
Volkswagen Golf, una leggenda dalla genesi straordinaria
¡ª ?L¡¯avventura della Golf parte da lontano. Era il 1974 quando ebbe il suo esordio la berlina media compatta che doveva andare a sostituire un¡¯altra auto iconica del marchio Volkswagen, la VW Maggiolino, prodotta fino a quel momento in oltre 26 milioni di esemplari. Un traguardo indubbiamente difficile da superare. Per lo stile venne chiamato il geniale Giorgetto Giugiaro della Italdesign, il quale interpret¨° a suo modo il capitolato dei tedeschi, disegnando una vettura che avrebbe aperto la strada alle future due volumi, a tre o cinque porte, che sarebbero diventate le protagoniste della motorizzazione di massa in tutta Europa. Con lo stile inconfondibile che segn¨° la prima serie, solo due anni dopo era pronto al debutto il modello Gti. In quegli anni non era prevista una Golf sportiva, gli investimenti della VW erano tutti finalizzati alla realizzazione della Golf ¡°classica¡± e inoltre si temeva potesse incoraggiare comportamenti pericolosi al volante. Cos¨¬ la Gti fu progettata quasi abusivamente, tanto da vantare una storia insolita che sfiora la leggenda.
Anton Konrad, l¡¯artefice della Golf GTI
¡ª ?Un ruolo chiave lo ricopr¨¬ Anton Konrad, allora responsabile ufficio stampa e pr della Volkswagen; egli desiderava costruire un¡¯auto per l¡¯uso quotidiano che si trovasse a suo agio anche in pista. Il progetto non era ufficiale e richiedeva professionalit¨¤ ma anche tanta segretezza. Lo stesso Konrad organizz¨° a casa sua un aperitivo con quattro esperti della Volkswagen che iniziarono a collaborare al progetto oltre l¡¯orario d¡¯ufficio e nei weekend: erano il responsabile del progetto Golf Hermann Hablitzel, l¡¯esperto di telai Herbert Horntrich, l¡¯ingegnere dello sviluppo Alfons L?wenberg e Horst-Dieter Schwittlinsky del marketing. Si aggiunsero poi lo specialista d'interni J¨¹rgen Adler, Gunther K¨¹hl del motorsport ed Herbert Schuster, responsabile per lo sviluppo. Quando part¨¬ il progetto il geniale ¡°gruppetto¡± non poteva immaginare le dimensioni che il ¡°fenomeno¡± Gti avrebbe raggiunto. Una volta pronta l¡¯auto e deciso anche il nome (Gti, of course!), arriv¨° il via libera del consiglio d¡¯amministrazione, sorpreso per le prestazioni inaspettate nonostante fossero state utilizzate molte parti comuni e gi¨¤ collaudate. Il mese di giugno del 1976 part¨¬ la sua produzione in serie, programmata per sole 5.000 unit¨¤, cos¨¬, tanto per sondare il terreno delle vendite. Oggi con ben oltre due milioni di esemplari e otto generazioni prodotte, la Golf Gti non accenna ad abdicare e per molti rappresenta ancora un sogno possibile.
VW Golf GTI III serie: necessario rimettersi in gioco
¡ª ?Dopo lo straordinario successo delle prime due serie, per la Gti era giunto il momento di rinnovarsi completamente, innanzitutto per fronteggiare le rivali sportive e principalmente l¡¯Opel Astra, la concorrente di sempre. Il design della Golf III? serie del 1991, quindi, abbandona gli apprezzati stilemi spigolosi introdotti da Giugiaro, orientandosi verso linee pi¨´ curve, per ottenere uno stile morbido e sinuoso, che segnasse un passo avanti verso una forma pi¨´ ¡°aerodinamica¡± e che potesse raggiungere un Cx di 0.30. Senza tradire l¡¯originale, l¡¯aspetto esteriore della terza serie ¨¨ stato fondamentale per lo sviluppo delle generazioni successive. Segni distintivi si trovano nella scalfatura delle fiancate, alquanto pronunciate, e nel montante posteriore, piuttosto evidente, che comunicano all'istante una sensazione di grande stabilit¨¤. Il frontale, pi¨´ aggressivo, ¨¨ contraddistinto da proiettori pi¨´ potenti dal nuovo disegno allungato e tondeggiante, che incastonano una mascherina pi¨´ piccola. Ad esaltare la grinta della Gti ci pensa poi, la modanatura laterale che prosegue anche sui paraurti, collegata dai codolini che ampliano i vani passaruota.
Gli interni della Golf GTI III: Tutto ¨¨ nuovo, nulla ¨¨ cambiato
¡ª ?L¡¯abitacolo dimostra un salto di qualit¨¤ ragguardevole, sia per lo stile, sia per i materiali utilizzati. ? abbastanza spazioso e confortevole, nonostante le misure dell¡¯auto siano piuttosto contenute. La Golf III?, infatti ¨¨ lunga 4.020 mm, larga 1.695 mm, alta 1.405 mm, con un passo di 2.475 mm. Mantiene pressappoco la stessa disposizione degli elementi presenti sulle serie precedenti. Gli strumenti sono raccolti davanti al guidatore protetti da una palpebra integrata nel cruscotto, e sono piuttosto scarni: tachimetro e contagiri troneggiano al centro, affiancati a sinistra dal termometro dell¡¯acqua e a destra dall¡¯indicatore del livello della benzina; ma ben visibili attraverso lo sterzo a tre razze. Come d¡¯uso nelle Golf e in altre auto tedesche, l¡¯interruttore multiplo delle luci ¨¨ facilmente raggiungibile sul lato sinistro. Nella consolle centrale, che arriva fino alla linea del cruscotto, sono comprese le bocchette dell¡¯aria centrali, sotto c¡¯¨¨ il vano dell¡¯autoradio e i comandi del riscaldamento/climatizzatore. La terza serie ¨¨ abbastanza equipaggiata: ha vetri elettrici anteriori, specchietti retrovisori riscaldabili e regolabili elettricamente, tergilunotto, volante regolabile in altezza, chiusura centralizzata, fari fendinebbia integrati nel paraurti e cerchi in lega. Completano la lista i sistemi di sicurezza, quali Abs e Airbag lato guida, e di comfort, come il servosterzo e il divano posteriore sdoppiato. Il resto ¨¨ tutto a pagamento, a partire dal secondo airbag per il passeggero al climatizzatore manuale o automatico (¨¨ sulla Golf 3 che debutt¨° il famoso Climatronic), dal controllo elettronico della trazione (Eds) al tettuccio apribile elettricamente, dalla predisposizione per l¡¯autoradio agli interni in pelle, dalla vernice metallizzata, addirittura, agli appoggiatesta posteriori.
Motore Golf GTI: il cuore si ingrossa
¡ª ?Il motore della Gti terza serie sale di cilindrata fino a 2 litri. ? un quattro cilindri di 1.984 cc 8 valvole ad iniezione Digifant (ovvero con la centralina, realizzata in collaborazione con Bosch, che comanda l¡¯iniezione del carburante e il sistema di accensione tramite lettura digitale), il quale eroga 115 Cv a 5.400 giri ed ha una coppia massima di 170 Nm a 3.200 giri. Successivamente nel 1996 per festeggiare i 20 anni del modello Gti, venne introdotta la testata doppio albero con le 16 valvole, che port¨° la potenza a 150 cv a 6.000 giri e la coppia a 180 Nm a 4.800 giri. Naturalmente anche le prestazioni fondamentali ricevettero un proporzionale incremento: la velocit¨¤ massima dai 196 km/h dell¡¯8V sal¨¬ a 215 km/h per la versione 16V e l¡¯accelerazione da 0-100 km/h scese da 10.1 sec a 8.7 sec. La meccanica parallelamente si ¨¨ evoluta negli anni, lasciandosi alle spalle le soluzioni pi¨´ spartane della prima serie. Furono adottati freni a disco autoventilanti anteriori del diametro di 285 mm e pieni posteriori da 226 mm, sospensioni a ruote indipendenti con bracci trasversali sull¡¯avantreno, a ruote interconnesse e braccio longitudinale, e molle elicoidali sul retrotreno, con barra stabilizzatrice per entrambi gli assi. Per una sportiva dell¡¯epoca il cambio non poteva che essere manuale a 5 rapporti.
La VW Golf GTI era piuttosto costosa
¡ª ?La Golf III? serie al lancio aveva carrozzeria a 3 e 5 porte e un range di prezzo, a seconda degli allestimenti e della motorizzazione a 8 o 16V, compreso fra 16.000 e 22.000 euro. La versione speciale 2.0 16V Gti 20 Years Edition, lanciata nel 1996 per festeggiare i 20 anni di GTI era quotata sui 19/20mila euro ed era dotata di serie di airbag, Abs, cerchi in lega Bbs e tre tipi di motorizzazione: il 2.0 115 cv, il 2.0 16V 150 cv e, per la prima volta, un 1.9 TDI da 110 cv, che ha inaugurato la sigla GTD, che sarebbe diventata altrettanto famosa.
Volkswagen Golf GTI Youngtimer: Quale comprare?
¡ª ?La Gti III? serie ¨¨ certamente un¡¯icona, tuttavia si pu¨° acquistare ancora ad un prezzo accettabile dai 2.000 ai 3.500 euro. Per la 20 Years Edition, piuttosto rara, ne occorrono un po¡¯ di pi¨´. Ma col tempo ¨¨ destinata a vedere innalzare le proprie quotazioni.
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