Erede della 288 Gto, la F40 fu una delle supercar pi¨´ ardite della casa di Maranello. Ne furono prodotti 1311 esemplari e fu la prima Ferrari a gareggiare nelle corse Gran Turismo dopo quasi venti anni di assenza

Dopo il successo della 288 Gto, la Ferrari volle proseguire la tradizione delle Gran Turismo fuoriserie incaricando i tecnici di Pininfarina di realizzare una supercar capace di richiamare, nelle forme, le monoposto di Formula Uno del tempo. Il lavoro della squadra capitanata da Nicola Materazzi port¨° nel 1987 alla nascita della F40, una sportiva davvero rivoluzionaria sotto tutti i punti di vista. Questa vettura fu di fatto l¡¯ultima vera Gruppo B della storia, dato che fu realizzata secondo i dettami tecnici che negli anni precedenti avevano fatto nel bene e nel male la storia del Mondiale Rally. Una vettura che ancora oggi ¨¨ apprezzatissima dagli amanti della guida sportiva per esperienze ad alto tasso di adrenalina che non sempre finiscono bene come dimostra il recente incidente di cui ¨¨ stata protagonista la F40 di Lando Norris?sulle strade di Montecarlo che fortunatamente ha prodotto solo danni materiali.

BOLIDE AVVENIRISTICO
¡ª ?Presentata ufficialmente alla stampa il 21 luglio del 1987, la F40 fu l¡¯ultima vettura Ferrari concepita sotto la supervisione di?Enzo Ferrari e ruppe molte delle consuetudini della casa di Maranello. Fu la prima Ferrari ad adottare per la sua struttura materiali diversi dal metallo, con il telaio in kevlar, la carrozzeria in fibra di vetro ed i finestrini laterali in plexiglass. La F40 era lunga?4.358 mm, larga?1.970 mm, alta?1.124 mm e con un passo di 2450 millimetri. Tuttavia l¡¯impiego dei nuovi materiali permise di mantenere la massa assai contenuta: solo 1.100 kg. Il motore era uno spettacolare 8 cilindri a V con lubrificazione a carter secco ¡°sostenuto¡± da due turbocompressori ad intercooler, mentre l¡¯alimentazione era ad iniezione elettronica Weber-Marelli con doppio iniettore per cilindro. La F40 fu l¡¯ultima vettura Turbo della Ferrari per ben ventisette anni, prima del lancio della California T?nel 2014. Il cambio era a cinque marce con differenziale autobloccante, ispirato a quello delle vetture di Formula Uno, mentre la frizione era bidisco a secco. Lo sterzo era a cremagliera, mentre le sospensioni sia anteriori che posteriori erano a ruote indipendenti con bracci trasversali, barra antirollio ed ammortizzatori idraulici, assicurando una tenuta di strada unica del suo genere. Uniforme tra anteriore e posteriore anche la composizione dei freni, a disco con diametro di 300 mm autoventilanti con pinze a quattro pistoncini.

PRESTAZIONI ¡°MONSTRE¡±
¡ª ?Le forme della vettura erano basate su quelle della Ferrari 288 Gto Evoluzione, con forme squadrate ed un grande impiego di prese d¡¯aria. Degna di nota l¡¯apertura a conchiglia sia del cofano anteriore che di quello posteriore. Rimase nell¡¯immaginario collettivo dei fans Ferrari il grande spoiler posteriore, destinato ad essere ripreso ed omaggiato anche dai modelli successivi come la F50. Altro particolare esteriore notevole era quello dei fari supplementari a scomparsa, che assicuravano ulteriore visibilit¨¤ in caso di guida in condizioni difficili. L¡¯abitacolo era biposto, quasi a volere ribadire la sua vocazione sportiva; escludendo i raffinatissimi sedili di fattura racing ed un impianto di climatizzazione all¡¯avanguardia le dotazioni erano veramente tirate all¡¯osso. Capitolo?prestazioni ovviamente da record per l'epoca: il motore da 2.936,25 centimetri cubi assicurava infatti una potenza di 478 Cv a settemila giri al minuto ed una coppia massima di 577 Nm a quattromila giri al minuto. La F40 divenne la vettura stradale pi¨´ veloce in assoluto, infrangendo spesso il muro dei 340 km/h. Solo nel 1991 il record fu battuto dalla?Bugatti EB 110.

SUCCESSO STREPITOSO
¡ª ?Con queste credenziali la F40 fin¨¬ per surclassare a livello commerciale l¡¯unica rivale, la Porsche 959, che pure disponeva di molti pi¨´ optional. Il prezzo di vendita, che a livello ufficiale fu fissato a 374 milioni di lire, crebbe rapidamente sui mercati paralleli toccando i due miliardi e mezzo di lire. Anche l¡¯introduzione sul mercato di una nuova rivale diretta, la Jaguar XJ220, non scalf¨¬ il successo della F40. Verso la conclusione del suo ciclo di vita?la supercar di Maranello venne omologata anche per il mercato statunitense e la Ferrari dovette realizzare 311 esemplari in pi¨´ rispetto alla quota massima di mille vetture inizialmente prevista, per rispettare gli accordi con l¡¯importatore locale: il ventidue per cento di ogni modello stradale Ferrari doveva essere destinato al mercato nordamericano. A confermare il successo commerciale della F40, le cifre da capogiro raggiunte dagli esemplari battuti all'asta come la "Minty Forty", verniciata dagli esperti della Amalgam Collection?in un caratteristico verde menta che omaggiava la Ferrari 250 Gto dello stesso colore di Stirling Moss.

LE F40 DA CORSA
¡ª ?Le eccezionali prestazioni della F40 spinsero i vertici Ferrari a tentare l¡¯avventura delle gare Gran Turismo, dalle quali la casa di Maranello mancava da diversi anni. Nel 1989 il preparatore Michelotto allest¨¬ due esemplari della F40 in specifica Endurance con la sigla LM. L¡¯esordio fu eccellente con un terzo posto a Laguna Seca conquistato dal futuro pilota Ferrari F1 Jean Alesi. Seguirono poi altri quattro podi nel 1990 sempre in Imsa. Dal 1989 al 1984 furono poi costruite otto Ferrari F40 Competizione anche per gare ¡°nazionali¡± Gran Turismo. Queste vetture si distinguevano per turbocompressori e intercooler pi¨´ potenti, una elettronica del motore pi¨´ sofisticata e una pressione di sovralimentazione portata a 2,6 bar. La potenza di queste vetture sal¨¬ addirittura a 900 Cv, con una velocit¨¤ massima di 370 km/h ed una accelerazione da 0 a 100 km/h in appena tre secondi. Tra il 1994 ed il 1996, quindi due anni dopo la fine della produzione stradale della F40, vennero prodotti per la serie Bpr sei esemplari con la sigla Gte. Per motivi regolamentari il motore da 3,5 litri fu flangiato con potenza ridotta a 660 Cv; il cambio sequenziale a sei rapporti mutuava alcune caratteristiche di quello della 333 SP e si adottarono dischi freno in carboceramica. Dopo alcuni successi iniziali, le F40 Gte furono spesso sconfitte da modelli pi¨´ ¡°freschi¡± come le McLaren F1 Gtr e le Porsche 911 GT1. Tuttavia, l¡¯esperienza spinse la Ferrari ad investire sempre maggiori risorse nelle gare GT ed Endurance, portando a numerosi successi nei decenni a venire. La F40 si difese molto bene anche nelle gare GT italiane, in particolare nel Criterium Supercar GT di met¨¤ anni Novanta con alcuni esemplari rimasti nell¡¯immaginario collettivo come quello in livrea Totip pilotato dall¡¯ex-pilota di F1 Oscar Larrauri. Degne di nota, in tempi pi¨´ recenti ed a livello privato, anche la F40 della britannica Simpson Motorsport, guidata anche dall¡¯italiano ¡°Stingbrace¡± Sebastiani e dotata di un potentissimo motore V12 in luogo del classico V8- e la F40 del pilota e collezionista belga Louis Machiels.

UNA F40 PER L¡¯AVVOCATO
¡ª ?Una decina di F40 rientrano nella ristretta cerchia dei prototipi, che si distinguevano dalla gamma regolare per un maggiore uso di prese d¡¯aria e particolari aerodinamici. Tra queste spicca l¡¯auto con telaio numero 79883, realizzata espressamente per l¡¯avvocato Gianni Agnelli. Si distingue per l¡¯assenza del tradizionale pedale della frizione, sostituito da un sistema elettronico concepito dalla Valeo e gi¨¤ adottato dalle potentissime Lancia Delta Integrale del Mondiale Rally. Attivando un dispositivo collocato sulla leva del cambio, la frizione partiva in meno di 100 millisecondi. Un sofisticato sistema di sicurezza impediva l¡¯avvio a marcia innestata o la possibilit¨¤ di pericolosi fuorigiri. Da notare anche due piccoli particolari per gli interni: il pomello del cambio in alluminio con incise le iniziali dell¡¯avvocato e gli interni in tessuto neri. Da notare infine che ancora in tempi recenti la F40 ¨¨ oggetto di raffinate elaborazioni meccaniche, come dimostra il lavoro di "restomod" compiuto di recente? dalla Officine Fioravanti con la F40 Alte Prestazioni.

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