Gli inizi da motociclista, l¡®amore per la 2CV e poi la passione per le auto veloci, la corsa in Maserati a Roma per incontrare Fellini, in viaggi in camper verso Pakistan, India e Nepal. Il maestro celebre nel mondo per il disegno sensuale si racconta tra motori e incontri inattesi
Milo Manara ¨¨ una delle pi¨´ autorevoli figure nel panorama del fumetto. La sua carriera, iniziata a fine anni ¡¯60, ha spaziato su infinite testate, fino a renderlo oggi probabilmente il vignettista pi¨´ famoso al mondo. Celebrato soprattutto per le sue sensuali tavole, l¡¯artista veronese ha portato il fumetto fuori dai tradizionali ambiti, collaborando con molti personaggi famosi, tra cui Valentino Rossi, per il quale ha realizzato il racconto ¡°Quarantasei¡±.
Il contatto con il pilota non ¨¨ stato comunque dei pi¨´ facili.
¡°Un giorno trovo nel mio sito una mail di un certo Valentino Rossi, che mi diceva avrebbe avuto piacere progettassi un racconto per lui. Ovviamente, pensai ad uno scherzo e non risposi. Dopo poco, me ne arriv¨° un¡¯altra ribadendo il concetto. Fissammo l¡¯incontro in un bar a Rimini, dove arrivai molto circospetto, pensando ancora potesse trattarsi di uno scherzo. Invece lo trovai li, assieme al suo manager. Rimasi un po' perplesso quando, chiedendogli che tipo di fumetto gli piacesse, mi rispose che erano I Simpson. Insomma, non era proprio il mio genere di tratto. Ci mettemmo d¡¯accordo che avrebbero dovuto esserci i suoi idoli, Steve McQueen, Jim Morrison, Enzo Ferrari. Fui io a suggerirgli che l¡¯antagonista non doveva essere un altro pilota, dato che sono tutti simpatici, ma una giornalista televisiva¡±.
Maestro, lei ¨¨ stato in giovent¨´ un motociclista?
¡°Io ho avuto tre moto: la prima era un Motom 160, la seconda una moto cecoslovacca, una Java 350 bicilindrica due tempi che andava come una freccia. Con questa ho avuto un brutto incidente, quando un tipo mi ha attraversato la strada di notte con una bicicletta. Io immagino che lui, vedendo un fanale lontano, abbia pensato di farcela a passare, senza sapere che stava arrivando un bolide! Sono riuscito a schivarlo, ma cadendo. Per fortuna, nonostante non fosse obbligatorio, avevo il casco integrale, che mi salv¨° la vita, visto che centrai un palo con la testa. Mi sono comunque rotto la mandibola, per cui sono stato 50 giorni con dei ferri in bocca, alimentandomi solo con la cannuccia. L¡¯ultima moto ¨¨ stata la BMW R80¡±.
La sua prima auto se la rammenta?
¡°Come faccio a dimenticarla? Era una Citroen 2 CV, che pi¨´ che usata definirei antica, proveniente dalla Francia, con i fari gialli. Aveva la caratteristica di avere il tergicristallo che funzionava solo con la macchina in movimento, mentre quando era ferma c¡¯era una manopola da girare a mano. Aveva anche la frizione centrifuga, stando in coda era quasi come avere il cambio automatico. Questo per¨° voleva dire che quando la batteria era scarica non potevi spingerla in folle, di conseguenza andava avviata con la manovella in dotazione. Per me era una macchina meravigliosa, anche perch¨¦ rispetto alla nostra 500 era molto pi¨´ spaziosa, pi¨´ comoda. Ho firmato molte cambiali per averla, avevo 20 anni e stavo iniziando la professione, non ¨¨ che girassero tanti soldi¡±.
Qual ¨¨ l¡¯auto pi¨´ bella che ha avuto?
¡°Sono stato innamorato della mia Maserati Biturbo, una vettura che, come si suol dire, dava soddisfazione. Una volta avevo appuntamento con Federico Fellini alle 12.30 a Cinecitt¨¤, a Roma. Ero partito alle 8 da Verona. Per¨° l¡¯auto aveva dei problemi con la pompa di iniezione di carburante, e dovetti fermarmi in officina, ripartendo quasi alle 9. Beh, alle 12.35 ero quasi puntuale a Cinecitt¨¤, toccando spesso i 200 orari di velocit¨¤, ma soprattutto mai scendendo sotto i 160/170. All¡¯epoca ero pazzo anche io, ed avevo in mano una macchina veramente straordinaria. Non ho mai pi¨´ fatto gli appennini cos¨¬ velocemente!¡±
Da un punto di vista del design, quale ¨¨ l¡¯auto che l¡¯ha affascinata di pi¨´?
¡°Mi ricordo che sono stato innamorato della Lamborghini Miura. Una volta ero a Milano con due colleghi come me, in via Larga, e in piena notte ne vedemmo una parcheggiata. Ho messo la mano sulla maniglia e¡.si apr¨¬, non era chiusa a chiave. Mi sono seduto al posto guida e l¡¯ho trovata fantascientifica, con la strumentazione sul tetto come un aereo. Avrei dato qualsiasi cosa per poterla guidare¡±.
Maestro, lei ¨¨ anche un grande camperista¡
¡°Io ho avuto la fortuna di avere un meraviglioso camper, un Saviem - Renault 3600 con la trazione anteriore inseribile, il classico veicolo della legione straniera, equipaggiato da Schiappatti, che era una ditta che faceva queste trasformazioni. Le vacanze in camper erano motivate dal fatto che non ho mai potuto permettermi di non disegnare per due/tre giorni di fila, per cui mi portavo via il lavoro e con questo camper viaggiavo e lavoravo. Con il Saviem ho fatto dei viaggi meravigliosi: un paio di volte il giro di tutto il Mediterraneo, mi sono inoltrato nel deserto del Sahara, ma il viaggio forse pi¨´ straordinario e importante ¨¨ stato quello che mi ha portato per cinque mesi in Pakistan, India e Nepal.
LEGGI ANCHE
Come fa a disegnare i veicoli nei suoi racconti?
Mi ispiro il pi¨´ possibile alla realt¨¤ e spesso l¡¯aspetto tecnico mi porta via pi¨´ tempo che realizzare un personaggio umano. La moto pi¨´ bella che ho disegnato ¨¨ stata la Ducati Diavel per il calendario della Texa, quando ho finito avevo l¡¯impressione che se avessi girato la chiave sarebbe partita davvero. Purtroppo non ho pi¨´ l¡¯et¨¤ per acquistare una maximoto, ma la Ducati mi ¨¨ sempre piaciuta per la sua personalit¨¤, e ci ho messo il massimo impegno e passione per riprodurla. Quando ero giovane di maximoto italiana c¡¯era solo la Guzzi 750 V7, se no erano tutte straniere come Norton, Triumph, BSA¡±.
Quale macchina ¨¨ la pi¨´ famosa nei fumetti?
¡°Non c¡¯¨¨ dubbio, la Jaguar E-Type di Diabolik, per¨° ricordo anche il Maggiolino cabrio di Valentina, disegnata da Crepax, la macchina snob degli intellettuali, perfetta per questa fotografa elegante e sofisticata¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA