Siglato il contratto specifico tra azienda e sindacati tranne che dalla Fiom. Prevista una una tantum da 400 euro
I lavoratori di Stellantis, Cnh Industrial, Iveco e Ferrari avranno nel biennio aumenti salariali mensili di 207 euro. Per il 2023 ¨¨ prevista una una tantum di 400 euro in due tranche e, da maggio, 200 euro netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnh, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. In tutto nel biennio incasseranno oltre 4.300 euro medi. Dopo un confronto di quattro mesi, ¨¨ stato siglato l'accordo tra Stellantis, Iveco, Cnh Industrial e Ferrari con le organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr per il rinnovo del contratto collettivo specifico di lavoro, scaduto lo scorso dicembre. La firma, avvenuta all'Unione Industriali di Torino, d¨¤ vita al nuovo contratto con durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica. Complessivamente nel biennio i minimi saranno aumentati di 11,3 punti percentuali per un totale, come detto, di oltre 207 euro mensili. Verr¨¤ inoltre erogato un una-tantum di 400 euro, in due tranche di pari valore, una nel mese di aprile 2023 e una nel mese di luglio 2023, e, a partire da maggio, 200 euro netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnhi, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. In tutto, nel biennio, si parla di oltre 4.300 euro medi.?
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impegno
¡ª ?Sar¨¤ inoltre creato un Osservatorio nazionale delle politiche industriali e organizzative per monitorare la trasformazione aziendale dovuta alla transizione ecologica, il perfezionamento del sistema di partecipazione basato sulle Commissioni, il miglioramento delle norme contrattuali sul lavoro agile con l'introduzione di un rimborso forfettario per l'acquisto da parte dei dipendenti di attrezzature necessarie al suo svolgimento da remoto in linea con il modello di organizzazione del lavoro degli uffici (Nea, New Era of Agility) applicato in tutto il gruppo nel mondo. L'intesa tra societ¨¤ e sindacati ha "alla base uno sforzo aziendale e una condivisione sindacale maturata in continuit¨¤ con il passato che, con la firma di oggi, si consolida ulteriormente", sottolinea il gruppo nato dalla fusione Fca-Psa. "Entrambe le parti - dice Giuseppe Manca, responsabile risorse umane per Stellantis Italia - hanno dimostrato un uguale impegno per raggiungere l'intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno gi¨¤ contraddistinto i tre precedenti quadrienni di applicazione del Ccsl. Con il contesto nazionale e internazionale che stiamo vivendo, ricco di difficolt¨¤ e di sfide, abbiamo trovato insieme le soluzioni che potranno proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori e dell'Azienda sul fronte della competitivit¨¤ delle realt¨¤ italiane".?
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potere di acquisto
¡ª ?Per il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano, si tratta del "primo contratto di questa portata per la difesa del potere di acquisto dei salari", inoltre "tutela i lavoratori dentro la transizione automotive e fa da apripista per i prossimi rinnovi". Soddisfatta anche la Fismic che evidenzia come il rinnovo porti l'impianto del Ccsl "al raggiungimento della maggiore et¨¤", smentendo "tutti gli uccellacci del malaugurio che avevano pronosticato la sua morte fin dalla nascita", mentre l'Ugl parla di "passo importante in termini di tutela salario". Di avviso opposto la Fiom, che lamenta l'esclusione dalla firma del Ccsl: "? una ferita ancora aperta nel nostro Paese", evidenzia Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil. Si ¨¨ di fronte "ad un momento cruciale di cambiamento del settore e - ribadisce - invece di unire le lavoratrici e i lavoratori si continua a percorrere la strada della divisione. Un indebolimento dell'intero sistema industriale che deve essere superato se si vuole affrontare e superare la sfida della transizione",
Gazzetta dello Sport
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