l'appello
"Bene le auto elettriche ma poche le colonnine". L'allarme di costruttori europei
Le auto elettriche, nonostante il mercato in calo, hanno guadagnato quote e oggi un'auto nuova su cinque vendute in Europa ¨¨ elettrica. C'¨¨ per¨° un grave ritardo nel ritmo di sviluppo delle infrastrutture di ricarica. A lanciare l'allarme ¨¨ l'Acea, l'associazione dei costruttori europei, che esorta il Parlamento e il Consiglio Europeo ad accelerare su questo versante. "Se la situazione delle infrastrutture per l'elettrico non viene affrontata con urgenza introducendo obiettivi ambiziosi per tutti gli Stati membri dell'Ue, incontreremo molto presto un ostacolo", spiega Oliver Zipse, presidente e amministratore delegato di Acea.
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Crescita diseguale
¡ª ?La crescita delle vendite di auto elettriche "¨¨ una buona notizia, ma il mercato ¨¨ ancora fragile, dipende fortemente da misure di sostegno come gli incentivi e c'¨¨ un grave ritardo nel ritmo di sviluppo delle infrastrutture di ricarica", spiega Zipse. "Il ritmo attuale di crescita delle infrastrutture ¨¨ in ritardo rispetto alla domanda dei consumatori di auto a ricarica elettrica. Infatti, negli ultimi cinque anni, le vendite di auto elettriche sono cresciute quattro volte pi¨´ velocemente rispetto all'accumulo di punti di ricarica. Le vendite di auto elettriche sono aumentate di oltre 10 volte tra il 2017 e il 2021, mentre il numero di punti di ricarica pubblici nell'Ue ¨¨ cresciuto di meno di 2,5 volte nello stesso periodo" afferma Zipse.
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la previsione del mercato 2022
¡ª ?Per quanto riguarda la previsione delle vendite di auto nuove nel 2022 nell'Unione europea l'associazione stima una crescita del 7,9%. "Con la previsione di una stabilizzazione delle forniture di chip nel 2022, l'Acea prevede ora che le immatricolazioni di autovetture nell'Ue torneranno a crescere quest'anno, aumentando del 7,9% per raggiungere 10,5 milioni di unit¨¤".
L'Europa spinge sui chip
¡ª ?Proprio in tema di semiconduttori l'Europa ha affrontato la questione della carenza e delle forniture con il varo dello European Chips Act, un piano da 43 miliardi di euro in denaro pubblico e privato per spingere la produzione passando dal 10% della quota di mercato mondiale di oggi al 20% entro il 2030. Per centrare l'obiettivo per¨° servir¨¤ quadruplicare gli sforzi di produzione attuali, cos¨¬ come serviranno investimenti, nuove fabbriche e nuove regole commerciali. Per fare un confronto Washington mette sul tavolo 52 miliardi di dollari solo in finanziamenti federali, la Cina dovrebbe aver investito 150 miliardi di dollari nel settore tra il 2015 e il 2025, e la Corea del Sud dovrebbe sbloccare 450 miliardi di dollari di finanziamenti privati entro il 2030. In Italia mercoled¨¬ il governo vede Federauto e sindacati dei metalmeccanici per discutere della crisi della filiera dell'auto.
Gazzetta dello Sport
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