Incontro ravvicinato con il primo modello realizzato sulla nuova piattaforma Meb-Small, destinato ad una intera famiglia di vetture cittadine a batteria. Stile aggressivo, 403 cm di lunghezza, 226 Cv di potenza e accelerazione 0-100 km/h in 6,9 sec. Autonomia massima dichiarata di 440 km. In arrivo fra tre anni
La ribelle che anticipa uno dei progetti pi¨´ importanti per Volkswagen. Urban Rebel ¨¨ l'anteprima della nuova generazione di vetture elettriche cittadine su cui il gruppo tedesco punta per accelerare con decisione la diffusione delle motorizzazioni ad emissioni zero in Europa. Una responsabilit¨¤ affidata alla divisione spagnola Seat S.A., che curer¨¤ lo sviluppo dell'intero ecosistema tecnologico, destinato anche a due modelli rispettivamente a marchio Skoda e Volkswagen, quest'ultima con il nome previsto di ID. 2. Tocca per¨° al brand Cupra, creato quattro anni fa, presentare per prima le sfumature pi¨´ esclusive del progetto. Gazzetta Motori ha avvicinato Urban Rebel in anteprima a Barcellona, ma soprattutto ne ha valutato i pochi elementi da concept car e invece molti indizi che ne fanno una vettura assai vicina alla produzione in serie. L'appuntamento con le concessionarie ¨¨ fissato per il 2025, ma nel frattempo possiamo gi¨¤ capire come cambier¨¤ il segmento B delle citycar del prossimo futuro.
Operazione Hub
¡ª ?Il gruppo Volkswagen, in collaborazione con il governo spagnolo, ha previsto un investimento di 10 miliardi di euro per realizzare una piattaforma industriale del tutto parallela rispetto a quella che nel resto d'Europa gi¨¤ dedica alla mobilit¨¤ elettrica. Gli obiettivi sono chiari e ambiziosi, con la nascita di una gigafactory a Sagunto che avr¨¤ una capacit¨¤ produttiva annuale di 40 GWh e avvier¨¤ la produzione nel 2026. I fondi sono destinati anche agli stabilimenti di Pamplona e Martorell, dove dal 2025 Seat diventer¨¤ il produttore principale di auto elettriche di piccole dimensioni per tutto il gruppo VW. Non a caso. La strategia del polo tedesco, annunciata nel 2021, prevede infatti la nascita di una piattaforma unica per tutti i veicoli a batteria, battezzata Ssp (Scalable systems platform), che progressivamente sostituir¨¤ le attuali Mqb, Mlb, Meb e Ppe e sar¨¤ in grado di ospitare modelli con potenze comprese tra gli 85 e gli 850 kW. La produzione di veicoli 100% elettrici del gruppo su base Ssp inizier¨¤ dal 2026. Evidente allora la necessit¨¤ di realizzare una ulteriore architettura, destinata esclusivamente al settore delle citycar cos¨¬ strategiche nel mercato europeo, e dunque di distaccare la responsabilit¨¤ ad un Hub proprio in Spagna. Cupra Urban Rebel ¨¨ dunque la prima della specie.
Pianale evoluto
¡ª ?I piani per il marchio Cupra sono ambiziosi, perch¨¦ nel prossimo triennio lancer¨¤ quattro nuovi modelli. Nel 2024, accanto al Suv elettrico Tavascan da 4,5 metri, arriver¨¤ un Suv ibrido, proposto sia in versione mild che plug-in, quest'ultima capace di un'autonomia in modalit¨¤ solo elettrica fino a 100 km. Verr¨¤ costruito nella fabbrica ungherese di G?or, dove viene prodotto il Suv Audi Q3. Nel 2025 sar¨¤ il turno di Urban Rebel, che oltretutto nasce sulla piattaforma Meb Small, ovvero derivata dalla Meb utilizzata attualmente da una ampia famiglia di modelli tra cui la stessa Cupra Born e Volkswagen ID. 3. A cambiare sono naturalmente le specifiche tecniche delle carreggiate e della distanza tra le ruote anteriori e posteriori, ora 2.600 mm, modificate in modo da ottenere una vettura lunga 4.036 mm, larga 1.975 e alta 1.576. Rispetto alla piattaforma Meb originale cambia poi il posizionamento tipico del motore, che qui non ¨¨ posteriore ma solo anteriore, con una potenza erogata di 166 kW (226 Cv) per una accelerazione 0-100 km/h in 6,9 secondi. L'autonomia massima dichiarata, per quella che formalmente ¨¨ ancora una concept car, corrisponde a 440 km. Dunque si potrebbe gi¨¤ ragionare di una vettura che promette di guadagnarsi interesse, ma un contatto ravvicinato con il primo esemplare di Urban Rebel racconta altro. Il vero lavoro di sviluppo ancora in corso ¨¨ quello sul piano estetico, mentre sul piano meccanico la piattaforma Meb Small sembra gi¨¤ completa.
Vera al tatto
¡ª ?Il mestiere di una show car, di una concept o di un dimostratore, come la si voglia chiamare, resta quello di suggerire una visione estetica destinata successivamente a guadagnare un telaio, e comunque una base ingegneristica che ancora non c'¨¨, e che arrivando pu¨° poi modificare perfino le proporzioni finali. Tutto questo non ¨¨ Cupra Urban Rebel, e basta insinuare la mano nello spazio tra parabrezza anteriore e cofano motore per avvertire distintamente al tatto il tessuto fonoassorbente interno, da vettura vera gi¨¤ equipaggiata nella meccanica. Alcuni dettagli presumibilmente sono destinati alla coreografia del momento, come il logo Cupra illuminato o gli specchietti laterali con una forma fin troppo spigolosa per essere compatibili con le normative a tutela dei pedoni in caso di impatto. Ben altri sono invece i fatti, con il frontale disegnato prolungando le prese d'aria laterali sull'intero frontale, il cofano molto orizzontale con vistose bombature e soprattutto l'andamento dei montanti, definiti in tutto, con quelli anteriori anneriti a suggerire una vetratura unica. Urban Rebel ha tetto spiovente e coda dal design molto deciso, anche per merito di un estrattore posteriore che richiama le sportive di categorie endurance, ma appare chiaro che l'assenza di maniglie, sostituite da comandi a sfioramento, tradisce quali pannelli della carrozzeria sono da considerare ¡°concept¡±, anche che un passaggio alla serie ¨¨ piuttosto veloce, come dimostrano le portiere, senza cornice ma con un telaio definitivo in tutto.
Videogame e stampa 3D
¡ª ?Commentando il successo in Europa del "suo" marchio Cupra, il presidente della Seat S.A. Wayne Griffiths ha utilizzato sempre una espressione chiara: ¡°No Heritage¡±. Cupra non ha una tradizione che lo vincola, ma pu¨° giocare la partita di una sportivit¨¤ slegata dai canoni del passato, andando a cercare le suggestioni che piacciono anche in mondi diversi e pi¨´ moderni dell'auto. Salendo a bordo ¨¨ impossibile non notare il volante ispirato al gamepad di una consolle, gli schermi supplementari che si aprono e affiancano la strumentazione principale, e poi naturalmente la grande attenzione alla riduzione del peso, ovvero l'esigenza tecnica di ogni vettura elettrica, che per¨° qui passa dall'utilizzo di pochi pannelli in plastica, stampati in 3D come il tessuto che riveste alcune porzioni dei sedili. La strada del minimalismo tecnologico gi¨¤ funziona.
? RIPRODUZIONE RISERVATA