MEZZI SPECIALI
Il Riva di Ferruccio Lamborghini, l'unico Aquarama con due motori V12
Un mese fa ¨¨ scesa in acqua Tecnomar for Lamborghini 63: una supercar del mare da 3 milioni di euro. Parliamo della barca pi¨´ veloce di un cantiere illustre che fa parte di The Italian Sea Group. Il 63 ha vari significati: 1963 ¨¨ lĄŻanno di nascita di Automobili Lamborghini, ma anche quello del fondatore & Ceo di The Italian Sea Group, Giovanni Costantino. Come 63 sono i piedi di lunghezza dello yacht- circa 20 metri, e i nodi di velocit¨¤, garantiti dai due motori Man V12, con 4.000 Cv di potenza complessiva. Se la casa di SantĄŻAgata Bolognese pu¨° andare fiera del risultato, va detto che siamo lontani da una barca iconica, che fa parte della storia Lamborghini e del suo nume Ferruccio Lamborghini, padano purissimo che non disdegnava i motoscafi. Fu lui, a fine Anni 60, ad innamorarsi dellĄŻAquarama del cantiere Riva, entrato in produzione nel 1962 e diventato rapidamente cult internazionale, grazie soprattutto ai Vip che lo usavano per le vacanze nei luoghi pi¨´ glamour del Mediterraneo. Lamborghini acquist¨° lĄŻesemplare numero 278, tra i 7o costruiti dal cantiere di Sarnico, guidato da un altro imprenditore straordinario quale Carlo Riva.
LA SCELTA DIVERSA
ĄŞ ?Nel maggio 1968, Ferruccio Lamborghini si reca direttamente sullĄŻIseo, resta conquistato dallĄŻAquarama ma perplesso dalla motorizzazione V8 di serie. Leggenda vuole che, a pranzo con Riva, gli disse: "Lo prendo. Ma ai motori ci penso io, grazie". La prima telefonata fu con Bob Wallace, collaudatore della casa. "Ho bisogno che metti a punto due motori giusti, poi ti spiegoĄ". LĄŻidea era di montare una coppia di V12 Lamborghini da 4.0 litri e 350 Cv ciascuno, prelevati dalla linea della 350 GT: Wallace si mise a studiare come marinizzarli, insieme a Lino Morosini, allĄŻepoca capo della divisione motori di Riva e responsabile del progetto. Dopo la messa a punto, il regime di utilizzo dei V12 andava dai 700 ai 5.000 giri/min e vantava una coppia formidabile che, grazie a numerose modifiche, consentiva all'Aquarama di sfiorare i 50 nodi di velocit¨¤ massima.
TRE ANNI DI RESTAURO
ĄŞ ?Non ¨¨ leggenda, invece, lĄŻimpegno giorno e notte dei tecnici e degli operai, guidati da Carlo Riva in persona, per consegnare il motoscafo entro la scadenza prevista allĄŻillustre cliente. Ne andava della fama del cantiere. Il risultato fu lĄŻAquarama pi¨´ potente della storia e anche il pi¨´ rumoroso, come da volont¨¤ dellĄŻarmatore emiliano Lamborghini: gi¨¤ allĄŻavviamento, il ĄŽruggitoĄŻ in stile Lambo riempiva la banchina e in navigazione si avvertiva a grande distanza. Il fondatore della casa ¨¨ stato proprietario di questo gioiello sino a luglio 1988 per poi venderlo a un caro amico, Angelo Merli, gi¨¤ con i motori V8 originali. Fu trasportata a fine Anni 90 dal porto di Cervia a quello di Punta Ala dove ha sempre navigato fino al 2008, anche dopo la morte di Merli. Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio, prov¨° a comprarlo dagli eredi ma non trov¨° lĄŻaccordo. Nel 2010 il motoscafo viene rintracciato da Davide Messina, un collezionista dĄŻauto di Imola. Adrian De Vries, lo compra e per tre anni fu sottoposta a un meticoloso restauro (curato da Riva World di Uithoorn, di Sandro Zani in Olanda). Facendolo tornare al suo splendore originario in ogni elemento, con i V8 (giustamente) sostituiti da una coppia di V12 Lamborghini come da progetto originale. Tonino Lamborghini si rende disponibile a collaborare nel restauro dei motori V12, mettendo a disposizione i motori originali conservati al Museo Ferruccio Lamborghini per adattare i due motori Lamborghini V12 ritrovati provenienti da automobili demolite. Terminati i lavori, grazie anche alla collaborazione di Davide Messina e dellĄŻolandese Franco Vosse, lĄŻimbarcazione fu esposta per circa un anno al Museo di Funo di Argelato nei primi mesi del 2016, meritando molti appassionati e visitatori. NellĄŻopera furono di aiuto anche i gi¨¤ citati Morosini e Wallace. Ora questo Aquarama unico al mondo ¨¨ di propriet¨¤ di un armatore italiano e fa parte della fantastica collezione di Bellini Nautica, a Clusane dĄŻIseo. Per fortuna.
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