Ces 2023, l’auto cambia rotta: più tecnologia e meno promesse

Il Consumer Electronic Show ha scelto Las Vegas nel 1967 perché sembrava la strada più ovvia, celebrare con le luci dell’azzardo la nascita dell’industria elettronica statunitense proprio qui, al confine esatto tra mondo dello spettacolo e cercatori d’oro. Allora c’era Elvis Presley osannato nei teatri dei Casinò, ma adesso no. Quella che si apre il 5 gennaio 2023 è una 56esima edizione dove regna un pragmatismo che in Nevada vale quanto un congiuntivo. In pochi lo sanno maneggiare. I grandi o grandissimi nomi dell’ hi-tech si sono dati appuntamento al Las Vegas Convention Center, ben consapevoli che raccontare e vendere entusiasmo ormai non basta più. Il settore avrebbe bruciato nel 2022 la cifra inimmaginabile di settemila miliardi di dollari a livello mondiale, questa l’analisi di Cnbc, complice una serie infinita di crolli in Borsa per i titoli più in vista, ma anche il calo drammatico nelle vendite di smartphone nei mercati asiatici, che hanno letteralmente incagliato aziende già piegate dalla mancanza di microchip, che durerà anche nel 2023. Nella tempesta perfetta ci arriva pure l’auto, con ben 275 aziende legate alla mobilità e tanti occhi aperti, impegnati a non deludere ancora. Nell’ultimo decennio il Consumer Electronic Show è stato il palcoscenico delle promesse sull’arrivo della guida autonoma su larga scala in tempi rapidi, della possibilità di trasportare in auto l’intelligenza artificiale e di generare miliardi di dollari di business con servizi e contenuti di intrattenimento destinati a passeggeri ormai liberati dall’obbligo di guidare. Era la “Passenger Economy”, profetizzata qui al Ces nel 2016, per un giro di affari allora previsto per 800 miliardi di dollari entro il 2035. Ora canta con Elvis.