L'Unione Europea conferma l'apertura di un'indagine antisovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina. L'inchiesta avr¨¤ una durata massima di tredici mesi, con alcuni dazi che possono essere imposti gi¨¤ dopo nove mesi. Dura reazione di Pechino
Il passaggio dalle parole ai fatti si ¨¨ concretizzato in meno di un mese, visto che l'iniziativa annunciata il 13 settembre 2023 da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel corso di un discorso solenne sullo stato dell'Unione pronunciato nella sede dell'Europarlamento di Strasburgo, ¨¨ stata messa nero su bianco il 4 ottobre 2023, con l'apertura formale di un'indagine antisovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina. Dopo aver sottolineato come "l'Europa ¨¨ aperta alla concorrenza, non per una corsa al ribasso: dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali", Bruxelles non esclude di alzare un muro per difendersi da quei colossi cinesi dell'automotive accusati di mantenere i prezzi bassi grazie a sussidi statali che possono causare un danno economico ai costruttori continentali.
regole e potenzialit¨¤
¡ª ?"Il settore dei veicoli elettrici racchiude un enorme potenziale per la futura competitivit¨¤ dell'Europa e per la leadership industriale verde - ha spiegato Von der Leyen - I produttori automobilistici dell'Ue e i settori correlati stanno gi¨¤ investendo e innovando per sviluppare appieno questo potenziale. Ovunque troveremo prove che i loro sforzi sono ostacolati da distorsioni del mercato e concorrenza sleale, agiremo con decisione. E lo faremo nel pieno rispetto dei nostri obblighi comunitari e internazionali, perch¨¦ l'Europa rispetta le regole, all'interno dei suoi confini e a livello globale. Questa indagine antisovvenzioni sar¨¤ approfondita, equa e basata sui fatti". Oltre ad aver confermato, attraverso le parole di Olof Gill, portavoce della Commissione responsabile per Commercio e Agricoltura, di avere prove sufficienti per giustificare questa decisione, Bruxelles punta a verificare l'effettiva presenza, o meno, di sovvenzioni illegali alle grandi catene cinesi finalizzate?alla produzione di veicoli elettrici in grado di causare un danno economico ai costruttori europei. L'indagine avr¨¤ una durata massima di tredici mesi, con alcuni "dazi provvisori anti-sussidi che possono essere imposti gi¨¤ dopo nove mesi, per essere poi confermati quattro mesi dopo" ha sottolineato Gill.
pechino accusa di protezionismo
¡ª ?La prima reazione ufficiale di Pechino non si ¨¨ fatta attendere, con la "forte insoddisfazione per un comportamento protezionistico" che ¨¨ gi¨¤ stata comunicata attraverso una dichiarazione del Ministero del Commercio. "Si tratta di un palese comportamento protezionistico che interromper¨¤ e distorcer¨¤ gravemente la catena di approvvigionamento dell'industria automobilistica globale, compresa l'Ue - si legge nella nota - La parte europea ha chiesto alla parte cinese di condurre consultazioni in un periodo di tempo molto breve e non ha fornito materiale di consultazione efficace, il che ha messo seriamente a repentaglio i diritti della parte cinese". Anche Wang Luton, direttore generale per gli Affari europei del Ministero degli Esterni cinese, ha fatto sentire la propria voce attraverso un messaggio postato su X, l'ex Twitter. "La Commissione Europea ha avviato un'indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici cinesi. La mossa viola le regole dell'Omc e danneggia gravemente gli interessi della Cina e le relazioni Cina-UE. La storia dimostra che coloro che si impegnano nel protezionismo finiranno per vedere danneggiati i propri interessi".
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